Rimini: aumentano gli italiani “poveri”

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Anche nella città che molti considerano una delle capitali del divertimento – Rimini – non mancano le situazioni di disagio sociale. A fornire le cifre il Rapporto sulle povertà presentato all’inizio di aprile dalla Caritas diocesana.

I centri di ascolto, in verità, segnalano un calo di assistiti. Ciò è dovuto – afferma Isabella Mancino, responsabile dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse – al fatto che molti stranieri (800 in meno in un anno) o sono tornati in patria o sono partiti per altre città europee.

Di contro, sono aumentati gli italiani che si rivolgono alla Caritas. E non si tratta – conferma la Mancino – di italiani “di passaggio”, bensì di persone «che vivono da tempo nel territorio o, addirittura, vi sono nate». Si potrebbe pensare a persone anziane, ma il Rapporto dice che si tratta di utenti fra i 44 e i 55 anni.

Il disagio raggiunge in particolare le famiglie. Un utente su due, infatti, ha problemi familiari. Un dato che conferma come siano le famiglie a pagare maggiormente gli effetti della crisi.

Anche i senza dimora sono in aumento. Uno su tre vive in strada da più di tre anni. Anche se gli utenti Caritas vivono tutti in una casa di proprietà (l’83% sono famiglie italiane), molti di loro non riescono a far fronte alle rate del mutuo o non pagano il canone di affitto da diversi mesi (91 le ingiunzioni di sfratto).

Aumentano i senzalavoro, i pensionati in difficoltà e le persone inabili al lavoro.

Le cifre testimoniano la crescita del disagio sociale. I pacchi viveri per famiglia sono aumentati, dallo scorso anno, da 5 a 7. È aumentata la media dei ricoveri notturni. Anche il numero dei pasti offerti dalla Caritas diocesana è aumentato, per un totale di 97.055 pasti nel 2015; mentre i sussidi economici elargiti dalle Caritas ammonta a oltre 190.000 euro.

Dal momento che un certo numero di utenti dichiara problemi di salute, l’Osservatorio delle povertà e delle risorse ha costituito un tavolo di lavoro con enti pubblici e privati per poter aprire un poliambulatorio per persone indigenti.

Oltre al monitoraggio delle situazioni di povertà, la Caritas si dimostra capace di risposte puntuali e di fattive collaborazioni con le istituzioni locali.

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