È giunto finalmente il sospirato decreto della Segreteria di stato del Vaticano, in data 3 novembre, a firma del card. Pietro Parolin, che pone fine alla stressante e poco edificante diatriba tra l’arcivescovo di Lima, Juan Luis Cipriani Thorne, e l’università.
Sconfitti il cardinale, membro dell’Opus Dei, e l’ala conservatrice dell’episcopato peruviano che vi aderisce. L’università è autorizzata nuovamente a usare i titoli di «pontificia» e di «cattolica».
Fondata il 1° marzo 1917 da p. Jorge Dintilhac e da un gruppo di laici impegnati, approvata dall’arcivescovo di Lima Pedro Manuel Garcia y Naranjo, venne riconosciuta dallo stato peruviano il 24 marzo 1917 e il 30 settembre 1942 papa Pio XII la eresse come persona giuridica. Il 15 agosto 1990, viene pubblicata da Giovanni Paolo II la costituzione apostolica Ex corde Ecclesiae, con la quale si disponeva che tutte le università sottoposte alla legislazione canonica dovessero adeguare i loro statuti alle norme vaticane.
Passarono diversi anni senza che lo statuto dell’università peruviana recepisse tale indicazione, tanto che nel 2012 le furono ritirati i titoli di «pontificia» e «cattolica». Fu questo un evento che fece andare su tutte le furie il rettorato, gran parte del corpo docente e degli studenti, compresa la parte dell’episcopato non vicina all’Opus Dei.
Versaldi nominato Gran Cancelliere
Papa Francesco ha voluto rinnovare i legami tra la Santa Sede e l’Università, tenendo conto dell’origine, della storia e della missione di un’istituzione così importante per la vita non solo religiosa, ma anche politica e sociale del paese. Per tale ragione, ha convocato in Vaticano un gruppo di lavoro con la partecipazione delle autorità accademiche per trovare il modo di adeguare lo statuto alla costituzione apostolica Ex corde Ecclesiae.
Lo scorso 14 ottobre 2016 si sono conclusi i lavori di questo gruppo e l’assemblea dell’Università ha adottato una serie di emendamenti allo statuto in conformità con le disposizioni della costituzione apostolica.
Il 3 novembre la Congregazione per l’educazione cattolica, presieduta dal card. Giuseppe Versaldi, al quale si deve riconoscenza per aver portato a termine la spinosa questione, ha approvato ad experimentum per cinque anni lo statuto dell’università, tenendo conto del desiderio dell’istituzione di riaffermare la propria identità cattolica in quanto comunità di studiosi che si dedicano alla formazione accademica, professionale, umana e cristiana alla luce del messaggio rivelato e del magistero della Chiesa, e al servizio del popolo di Dio.
Punto di grande rilievo nel decreto è che il prefetto della Congregazione vaticana, il card. Giuseppe Versaldi, viene nominato per cinque anni Gran Cancelliere dell’Università, titolo finora riservato all’arcivescovo di Lima, card. Cipriani, che – secondo fonti locali – trasuda grande amarezza. Il decreto è già in vigore, ed è stato ovviamente bene accolto da vasti settori del cattolicesimo peruviano, sempre più stanchi e insofferenti della presenza e dell’influenza del card. Cipriani e dell’Opus Dei.