Si fa un gran parlare di due opposte fazioni che si contendono la scena ecclesiale. Come due tifoserie o due tribù l’una contro l’altra armata. Tradizionalisti contro progressisti. Io reputo fittizia e artificiosa tale contrapposizione. È stata inventata apposta per paralizzare lo sviluppo riformatore della Chiesa.
Non ci sono due tribù che si contendono la Chiesa. La realtà è che il clericalismo ha pervertito il messaggio cristiano ed ha instaurato un sistema di potere basato sul sacro. E ci stanno i cristiani che si oppongono al clericalismo in nome del Vangelo. I «progressisti» non esistono, come nel XIX secolo non esistevano i modernisti. È un termine inventato per fuorviare il discorso e mascherare la vera posta in gioco che è la lotta al clericalismo e l’avvio delle necessarie riforme ecclesiali.
Quanti si adoperano per una Chiesa diversa e più evangelica non sono i «progressisti» di oggi o i «modernisti» di ieri, sono testimoni di Cristo che amano la Chiesa e proprio per questo sono impegnati a riformarla. Chi vuole mantenere l’attuale sistema di potere crea artificiosi fronti contrapposti per bloccare ogni rinnovamento. Crea un clima di tensione, alimenta il «chiacchiericcio», sparge veleni, diffonde fake news, aizza gli animi, fomenta confusione ecc.
Il termine progressismo (come pure modernismo, buonismo e simili), è stato coniato dai tradizionalisti al fine di distorcere la realtà e incolpare quanti si impegnano per incarnare la fede nella storia. Trattasi di una mistificazione. La vera opposizione non è tra progressisti e tradizionalisti, ma è tra chi vuole lealmente riformare la Chiesa e chi non vuole alcun rinnovamento serio e strutturale. E questo vale sia per Valdo, che per Lutero, sia per Erasmo da Rotterdam che per Rosmini, sia per Hans Küng che per papa Francesco.
Faccio un esempio concreto. Se Francesco abolisce Summorum Pontificum (che apriva le porte ai tradizionalisti anticonciliari) non può essere accusato di progressismo o di modernismo (come è accaduto da parte dei circoli conservatori). Il papa ha corretto una falsa contrapposizione ed ha agito nel rispetto dello spirito conciliare che è quello di riformare la Chiesa dalle pastoie di una tradizione usata come uno strumento per lasciare tutto immutato. Non si è trattato pertanto di una lotta tra due estremismi, ma di una giusta correzione di rotta.
L’opposizione non è tra tradizionalismo e progressismo, ma tra chi vuole che tutto nella Chiesa rimanga com’è e chi vuole rendere la Chiesa aderente al messaggio evangelico. I progressisti non esistono, esistono i discepoli di Cristo che sognano una Chiesa declericalizzata e si impegnano a realizzarla.
Al sig. o alla sig.ra che si firma “Anima errante”, dico solo una cosa. Manifesti la sua identità invece di camuffarsi dietro uno pseudonimo. Perchè ricorre all’anonimato: ha qualcosa da nascondere ? Quando si renderà riconoscibile, potremo dialogare alla luce del sole.
uso uno pseudonimo perchè voglio essere giudicato per le stupidate che dico, non per la mia brutta faccia o le mie fallimentari esperienze passate
comunque: Simion Gabriele, della parrocchia di San Nicola in Peseggia, Diocesi di Treviso. vado alla messa del sabato sera e sono nel primo banco a sinistra, vicino alla porta.
basta questo perchè mi si risponda nel merito o devo mettere anche domicilio, codice fiscale, titoli di studio e riassumere il mio curriculum?
Anima Errante, questo è il mio profilo Facebook (https://www.facebook.com/salvo.coco.1), dove può trovare parecchie immagini della mia faccia e le mie generalità, compreso il n. di telefono). Questo è il gruppo che gestisco dove possiamo confrontarci liberamente (https://www.facebook.com/groups/362901437828692/?ref=bookmarks). Adesso mi indichi il suo profilo Facebook (con tanto di foto e generalità) così possiamo iniziare a dialogare alla luce del sole e nelle sedi opportune.
Comica questa richiesta di generalità, financo digitali! A questo punto è il dialogo fra i cattolici? Temo che si finirà con le barbe strappate dei vecchi concili ecumenici
1) io ho disattivato il profilo facebook anni fa, e non ho l’obbligo di averlo.
2) io ho indicato chiaramente le mie generalità e mi sono reso rintracciabile. se non le basta o crede non siano vere è un suo problema.
3) sinceramente non mi interessa sapere chi è lei, io stavo criticando il suo articolo non la sua persona.
Sinceramente l’equivalenza di “tradizionalismo” con “clericalismo” è deboluccia, e non tiene conto della diffusa ostilità di molti esponenti di questa tendenza verso la gerarchia ufficiale (insultata e considerata traditrice) e il favore dimostrato verso leader carismatici, “guerrieri” e trascina folle. E non considera anche il fatto che molti “progressisti”, quando possono, si trasformano in clericali al 100%, e rifiutano il confronto. Poi non vuole ammettere che a un “tradizionalismo” che rifiuta il presente come totalmente negativo e vuole riproporre modelli sociali passati, autoritari e improponibili (e spesso mitizzati) si contrappone un progressismo senza radici, per il quale i 2000 anni di vita passata della Chiesa e delle comunità cristiane sono cosa di poco valore o addirittura negativi. Queste due fazioni si odiano e stanno distruggendo la Chiesa nella loro lotta, alleandosi entrambe con attori esterni per giungere ai loro scopi. E questo articolo ne è un esempio.
A mio modo di vedere la sostanza è che questa Chiesa non è rappresentativa del Vangelo e del suo messaggio, così come non è rappresentativa del messaggero. Questo, peraltro, non è che sia fatto di questi ultimi decenni, ma più facilmente è la storia di sempre, ovvero di duemila anni. Da qui si originano le, odierne, ben descritte quanto vere faziosità che sostanno per la maggior parte a convenienze eonomiche e speculazioni politiche, ma che nulla hanno a che vedere con l’anima. Mi sono fatto la personalissima idea che sia ormai improbabile una riforma della Chiesa in senso cosiddetto progressista, ovvero credendo questa sia orientata ad incarnarla nell’attualità affrontandone i temi portati, così come tantomeno in direzione restauratrice della tradizione, laddove è evidente che questa non ha risolto in passato. In ambedue i casi ci troveremmo di fronte ad un qualcosa di vecchio, stantio, corrotto, incoerente, nonché menzoniero, che tenta di correggere il tiro per riguadagnare consenso, quasi che fosse un’azienda in calo di fatturato che cerca disperatamente il marketer che risolverà. Il problema è il prodotto; è invendibile. Nessun marketer lo potrà piazzare con un maquillage e qualche intuizione comunicativa. Sempre a mio personalissimo modo di vedere la “malattia” è profonda e non può essere curata; meglio andare oltre. I cristiani dovranno forse entrare nella mentalità che è necessario inziare a ragionare su altre vie ed altri modi per esprimere e condividere la sostanza del Cristo e del Vangelo. La Chiesa non ci rappresenta, la Chiesa non è l’unico modo per tramite del quale si può essere prosecutori di Cristo e del suo messaggio, anzi talvolta fa pensare il contrario.
Altroché.
Proprio questo articolo prova che esiste una contrapposizione netta e, forse, insanabile.
Se una delle due parti accusa l’altra, molto misericordiosamente, di essere lontana da Cristo e dal Vangelo quali margini di mediazione ci sono?
Sig. Li Cauzi, con tutto il rispetto: “altrochè” cosa ? Ho fatto un esempio della vera contrapposizione in atto, quella che oppone i sostenitori del clericalismo a chi sinceramente si fa testimone del vangelo per riformare la chiesa. L’ esempio è quello di “Traditiones custodes” che abroga “Summorum pontificum”. Ma potrei fare innumerevoli altri esempi di come le genuine istanze di riforma vengono rifiutate dai tradizionalisti che giungono persino ad accusare papa Francesco di ogni malefatta. A loro dire Francesco è un eretico, un massone, un buonista, un comunista, un progressista ed un modernista. La vera contrapposizione è tra chi è fedele al Vangelo e con buona volontà vuole riformare la chiesa e chi ha rifiutato il concilio, insulta papa Francesco e vuole che tutto rimanga immutato. Quindi, le ripeto la domanda, sig. Li Cauzi, “altrochè” cosa ?
se ‘traditiones custodes’ è testimonianza del Vangelo allora SP era controtestimonianza?
guardi, io amo tantissimo la liturgia antica, anche se non la frequento più da anni, e TC mi ha molto ferito, perchè più che essere un’accusa verso il tradizionalismo scismatico era un’accusa contro il Rito Antico.
è un documento che è fondamentalmente stupido, perchè è sembrato ai tradizionalisti una punizione collettiva, e si sa che vivono con la sindrome del ‘piccolo resto eternamente perseguitato’
inoltre gli ha permesso di mostrarsi come i veri ribelli contro il ‘papa comunista’ e riuscire così a fare campagna acquisti
Altroché.
Scusi se chi non è d’accordo con Lei è uno che non ha capito nulla del Vangelo come pretende di avviare un confronto costruttivo?
Secondo me il suo atteggiamento non rende possibile nessun tipo di arricchimento reciproco.
Questo secondo me.
Ovviamente posso sbagliare.
Diciamo che comunicare con chi è clericale è molto difficile.
è questo un buono motivo per mantenere le bolle autoreferenziali?
Gesù non discuteva con farisei, sadducei ed erodiani?
Adelmo Li Cauzi, sono d’accordo con lei quanto dice che può sbagliare.
Lei invece non sbaglia mai.
Analisi alquanto rozza ed apodittica. La verità è che nella Chiesa non esiste una contrapposizione “binaria” – come usa dire oggi – tra bene e male, fautori “evangelici” del cambiamento e difensori luciferini dello status quo. Le sfumature sono tante. Certo esistono potentati clericali che si nascondono dietro le tradizioni per difendere le loro rendite di posizione come esistono altri potentati anticlericalisti e progressisti che fanno altrettanto. Di mezzo vi sono tanti che vedono i tanti mali della Chiesa odierna e che vorrebbero una sua purificazione ed un suo aggiornamento che non comporti l’allontanamento e la contraddizione di quanto il Signore stesso ha affermato sul matrimonio, sull’uomo e sul suo destino. Così come vi sono tanti altri che vorrebbero una Chiesa che in nome della misericordia avallasse la contemporanea visione dell’uomo. Chi è più evangelico? Non saprei. Intanto eviterei – soprattutto tra laici – ogni linguaggio manicheo e inizierei ad aprire il cuore alla preghiera, perché lo Spirito Santo indichi la strada da percorrere alla sua Chiesa.
Sig. Tobia, nel “ringraziarla” per le sue “lusinghiere” parole (“analisi alquanto rozza ed apodittica), che sinceramente non ho “ben compreso”, mi preme invitarla ad esplicitare quali sarebbero i “potentati progressisti”, rei di avallare “la contemporanea visione dell’uomo”. Ce li può indicare cortesemente ? Grazie
beh, un’analisi più seria avrebbe iniziato esponendo chiaramente le ragioni della parte avversa e ammettendo che magari qualche ragione buono spunto possono anche averlo, pur avendo nel complesso torto
invece affibbia etichette a prescindere e non tenta neanche di motivare i propri argomenti con prove, non so, dichiarazioni di leader tradizionalisti
Ma perché ci tenete tanto al clericalismo? Forse vi piace?
i tradizionalisti non sono clericalisti, o almeno non lo sono come pensate voi.
basterebbe leggere quello che scrivono per capirlo: non seguono la gerarchia, ma leader carismatici e guerrieri, che possono anche essere laici.
e se un chierico dice qualcosa che non gli va bene non si fanno remore a insultarlo e minarne l’autorità
Ne ha un edificante esempio nelle gerarchie progressiste tedesche spalleggiate dal Comitato Centrale (brividi) dei cattolici tedeschi che stanno conducendo la Chiesa tedesca allo sfascio. Senza parlare dei presumibilmente belgi ed olandesi. Si tratta di una chiesa, cone amano definirla i progressisti, costantiniana che, sconvolta dalla sua progressiva perdita di presa sociale, farebbe qualsiasi cosa pur di conservare i propri scranni d’onore in un Aeropago sempre più antievangelico ed anticristiano.
Secondo il sig. Tobia (senza cognome) i “progressisti” sarebbero i cattolici tedeschi che starebbero sfasciando la chiesa. Dinanzi a tale opinione, non rimane che evitare i fare da sponda al fine di evitare ulteriori farneticazioni.
In quanto al Comitato Centrale (di nuovo brividi) dei cattolici tedeschi ed ai presuli loro sodali costituiscono la punta di diamante del (ultra)progressismo cattolico con tutti i vecchi vizi che lo contraddistingue. Ma – rendendomi conto di avere a che fare con un rappresentante della forza pubblica – declino per intero le mie generalità (senza capire in cosa possano giovare al dibattito): di cognome faccio Cioce. Anche se temo le dica poco perché in nessun modo mangio di pane chiesastico. Ad ogni modo credo che il suo accusare gli altri di farneticare – oltre ad essere gratuito e non argomentato – ben deponga sulla sua personale “evangelicità” che temo sia esigua. Scusandomi per l’ulteriore farneticazione la lascio al suo soliloquio.
Egregio signor Coco, sinceramente cosa le importa sapere chi siamo, cosa facciamo e quanto brutti siamo? poteva tranquillamente confutare le nostre critiche se queste erano deboli e inappropriate. Noi non abbiamo rifiutato il confronto con lei
Ma se non si capisce che Gesù sceglieva i suoi tra i quelli che la società di allora definiva i peggiori non si capisce il vangelo e quindi si è lontani da Gesù. I traditori sono quelli che pensano che Dio cerchi tra i sani… Peccato sia venuto a salvare (dai sani) i ritenuti malati.
Ma aborto, contraccezione, eutanasia, matronio omosessuale sono davvero più vicini al Vangelo? O sono un tradimento di Cristo e del Vangelo ? Non basta proclamare che i “progressisti” sono più vicini al Vangelo dei “tradizionalisti”: anche Giuda di proclamava discepolo di Gesù e poi lo ha tradito. I semplici fedeli sono attirati dal messaggio autentico di Gesù non dalla distorsione e parodia che ne fanno alcuni oggi. I progressisti non sono meno lontani dal Vangelo dei clericali, come Lutero, col suo “servo arbrutio”, la sua salvezza per sola fede, non fu meno lontano dal Vangelo dei clericali del suo tempo. La chiesa luterana non attira più fedeli.
Sig. Gian Piero, nel mio intervento dove avrei parlato di “aborto, contraccezione, eutanasia, matronio omosessuale” ? E cosa c’entra il tradimento di Giuda con il tema che ho trattato ? Quando usa il termine “progressista”, lei esattamente a cosa fa riferimento ? Papa Francesco è accusato di progressismo dai circoli tradizionalisti e conservatori. Il concilio vaticano Ii è stato accusato di svendere la tradizione cristiana dagli stessi circoli che hanno fondato una chiesa scismatica. Duecento anni fa Antonio Rosimi era accusato di modernismo dalle gerarchie vaticane che rifiutavano le riforme. Lei sig. Gian Piero, quando parla di “progressismo” a cosa si riferisce ? A papa Francesco che denuncia il clericalismo ? Al concilio che ha avviato un timido rinnovamento ? Ad Antonio Rosmini che ha scritto “Le cinque piaghe della chiesa” ed è stato posto all’Indice ed oggi viene beatificato ?