Un recente articolo pubblicato su The Gospel Coalition, intitolato «The ‘Quiet Revival’ Breaks Spiritual Stillness in the United Kingdom» (11 aprile 2025), descrive un fenomeno incoraggiante: un risveglio spirituale «silenzioso» che sta prendendo piede nel Regno Unito. Basandosi su un rapporto della Bible Society, l’articolo esplora come le chiese evangeliche stiano vivendo una crescita significativa, con un aumento di presenze, conversioni e battesimi, specialmente tra i giovani della Generazione Z (seconda metà degli anni Novanta-prima metà degli anni 2010). Questo movimento, definito «low-level revival» dai membri della Fellowship of Independent Evangelical Churches (FIEC), rappresenta una svolta in un Paese considerato da tempo secolare e post-cristiano.
Il rapporto della Bible Society, intitolato «The Quiet Revival: Gen Z leads rise in church attendance», si basa su un sondaggio condotto su oltre 13.000 persone, che ha ripetuto una ricerca simile del 2018. I dati mostrano un aumento del 56% nella frequentazione delle chiese tra il 2018 e il 2024, con un balzo particolarmente significativo tra i 18-24enni: la percentuale di giovani che frequentano la chiesa almeno mensilmente è passata dal 4% al 16%, con gli uomini in questa fascia d’età che raggiungono il 21%. Il dato smentisce l’idea che ogni generazione sia meno religiosa della precedente, indicando che è la Generazione X, anziché la Z, a risultare la meno religiosa.
L’articolo sottolinea che molte persone cercano Dio di loro iniziativa, spesso dopo aver letto la Bibbia o essersi confrontate con il Vangelo online. Le chiese evangeliche, in particolare, segnalano un incremento di conversioni, con alcune congregazioni (assemblee − ndr) che si arricchiscono di nuove storie di fede. L’autore del testo, John Stevens, un pastore della FIEC, descrive questo tempo come il più incoraggiante degli ultimi vent’anni per il ministero evangelico nel Regno Unito.
L’articolo invita tuttavia a una lettura prudente dei dati. Parte della crescita è attribuita alla migrazione: con un tasso netto di 728.000 migranti all’anno, molte comunità cattoliche e pentecostali si ritrovano rafforzate dall’arrivo di cristiani dall’Africa e da altre regioni. La crescita non si limita però soltanto a questi gruppi, poiché anche le chiese evangeliche indipendenti riportano un aumento di partecipanti tra la popolazione locale. Questo suggerisce che il risveglio non sia solo un fenomeno di carattere demografico, ma un movimento spirituale più ampio.
Aspetto rilevante appare la spontaneità del fenomeno. A differenza di movimenti del passato, non ci sono state campagne o figure carismatiche a suscitarlo e guidarlo. Le persone sembrano piuttosto attratte dalla semplicità del messaggio del Vangelo, spesso incontrato attraverso canali digitali o rapporti personali. L’articolo racconta di congregazioni che hanno visto nuovi membri presentarsi senza invito, spinti da una ricerca interiore di significato.
L’autore sottolinea che il «quiet revival» è un’opportunità. La Chiesa, scrive, non deve puntare a preservare una cultura cristiana attraverso il sostegno della politica, ma concentrarsi sulla conversione delle persone al regno di Dio. Il rapporto incoraggia a un rinnovato impegno di formazione delle guide e dei predicatori, ricordando che la crescita numerica non equivale automaticamente a un movimento spirituale profondo. La sfida rimane quella di raggiungere anche la popolazione britannica bianca e le minoranze etniche presenti da più lunga data.
L’articolo si conclude invitando alla preghiera, affinché tale risveglio silenzioso diventi un movimento più ampio che trasformi non solo le chiese, ma l’intera nazione. Con speranza, l’autore fa un possibile parallelo con le grandi riforme evangeliche del XVIII secolo, che cambiarono la società britannica attraverso una fede viva e operosa.
Il report inglese offre una testimonianza potente di come Dio stia operando nel Regno Unito, in un contesto secolare. Anche per le Chiese in Italia è un invito a non considerare il declino come inevitabile, dato che la fede può rifiorire in modi del tutto inattesi. L’apertura spirituale della Generazione Z rappresenta una speranza per il futuro. Spetta alle chiese rispondervi con autenticità e dedizione. Il compito dei cristiani non è quello di controllare tale risveglio, ma essere fedeli nel proclamare il Vangelo. Lasciando a Dio il compito di fare il resto.
Articolo originale in inglese al link https://www.thegospelcoalition.org/article/quiet-revival-united-kingdom/
Mi sembra una buona notizia a prescindere da ogni considerazione (anche mia). Interessante che l’autore affermi quasi con meraviglia che “a differenza di movimenti del passato, non ci sono state campagne o figure carismatiche a suscitarlo e guidarlo (il fenomeno). Le persone sembrano piuttosto attratte dalla semplicità del messaggio del Vangelo”, Mi piacerebbe conoscere se e quanto il fenomeno interessi in Inghilterra la Chiesa Cattolica. So infatti che questo trend si manifesta anche altrove in Europa (vedi i nuovi battesimi in Francia e Germania). Ne deduco una necessità per tutti noi a riconvertirci alla semplicità del messaggio evangelico.
L’importante è che l’adesione a un credo religioso e la frequentazione dei luoghi di culto sia frutto della scelta libera e consapevole dell’individuo adulto. Sì alla libera volontà delle persone, no a battesimi (o altre iniziazioni) di neoanati.
Però allora impediamo che i minori vengano iniziati a qualsiasi concetto filosofico e religioso… come se fosse possibile!
E’ sacramento della Cresima o Confermazione che dovrebbe essere dato in eta’ adulta .Il Battesimo ricevuto alla nascita dovrebbe essere confermato a venti anni , riconfermata la propria fede , riconfermata la promessa battesimale.