Disinvolte ordinazioni episcopali e crescenti denunce di abusi sessuali interessano l’area del tradizionalismo cattolico di mons. Lefebvre che, oltre alla Fraternità sacerdotale San Pio X fondata dal vescovo anticonciliare francese (1905-1991), è ornata da molti «satelliti» di minor consistenza con reciproche trasmigrazioni di preti e religiosi.
Proliferazione di ordinazioni
Uno dei quattro vescovi ordinati da mons. Lefebvre nel 1988, il britannico Richard Williamson, espulso dalla Fraternità nel 2012 per la sua opposizione ad ogni apertura verso la curia vaticana e il papa, ha provveduto a ordinare, per iniziativa propria, un quarto vescovo a garanzia del futuro della sua Comunità sacerdotale Marcel Lefebvre (una sessantina di preti). Ne ha dato notizia su Eleison Comment del 31 dicembre 2022.
Si tratta dell’italiano Giacomo Ballini, consacrato vescovo in segreto due anni fa (gennaio 2021) e ordinato prete nella Fraternità San Pio X nel 2011. Prima di consacrare Ballini, Williamson ha ordinato vescovi Jean-Michel Faure (2015), Miguel Ferreira da Costa (2016) e Gerardo Zendejas (2017).
La scelta, che colloca gli interessati nella situazione di scomunica, viene giustificata da Williamson in ragione della “sopravvivenza” della Chiesa e per la necessità della pastorale. La questione della «sopravvivenza» è una citazione diretta della giustificazione esibita da Lefebvre nel momento in cui decise di procedere alla consacrazione episcopale del 1988.
Così scrive su Eleison Comment: «Quello è stato il momento decisivo per l’arcivescovo per capire che la “verità cattolica” non sarebbe mai stata adeguatamente difesa dai modernisti al potere a Roma, e così ha proceduto a consacrare quattro dei suoi sacerdoti per garantire “l’operazione sopravvivenza”, la sopravvivenza stessa della tradizione cattolica».
Un preteso stato di necessità che si sta moltiplicando nei satelliti viciniori. Per esempio nella Fraternità San Pio V sorta nel 1983 negli USA che ha visto l’ordinazione di quattro vescovi: Clarence Kelly, Donald J. Sanborn, Daniel L. Dolan e Rodrigo Henrique da Silva. Così, nell’istituto «Mater boni consilii» dopo il fondatore, Michel Guérard des Lauriers, sono stati consacrati vescovi Franco Munari, Gunter Storck e Robert McKenna.
Un insensato scialo di ordinazioni che trova resistenza nella stessa Fraternità San Pio X e che richiama il caso grottesco del vescovo vietnamita P.-M. Ngô-Dinh Thuc (1897-1984) che ordinò vescovi oltre un centinaio di preti in ogni latitudine, per poi pentirsi e morire in comunione con Roma.
La necessità pastorale è la seconda giustificazione e risponde alla convinzione di «fortino assediato» di queste comunità marginali, spaventate dalla modernità, lontane dalla pratica della Scrittura e della teologia, politicamente orientate a destra (monarchica e autoritaria), spesso antisemite e travolte dall’ideologia complottista.
Dopo aver accusato le élites occidentali della pandemia (Covid) e annunciato il «collasso della civiltà», Williamson imputa loro la guerra russo-ucraina: «I leader occidentali hanno praticamente dichiarato guerra alla Russia… Le sanzioni erano progettate per ferire il popolo russo e per rovesciare il governo del Cremlino». L’eroica resistenza di Putin, a suo avviso, metterà in ginocchio l’Occidente.
Gli abusi
Il secondo capitolo è quello degli abusi. Coperti in ogni modo dai tradizionalisti cominciano, ad esplodere (cf. qui su SettimanaNews). Molte testimonianze hanno inchiodato Patrick Greche, della Fraternità San Pio X per violenze sessuali su bambini e adolescenti in Gabon, una delle loro missioni. Abusi in cui è coinvolto anche Damian C. sia in Gabon e in Nuova Zelanda.
In Francia è nata un’associazione delle vittime all’interno del mondo tradizionalista. Philippe Peignot è stato accusato di violenza su bambini e rilasciato per la prescrizione dei reati. 19 anni di reclusione per Christophe Roisnel per violenza su ragazzi all’interno di una scuola. Incarcerato anche Pierre de Maillard nell’ottobre del 2020. F. Abbet è stato condannato il Belgio a cinque anni di carcere e l’ex seminarista K. Sloniker ha subìto una condanna a vita per violenze su minori.
Scandali sono esplosi nelle Filippine e in diversi paesi dell’America Latina. Ripetuti scandali anche negli USA. Recentemente in Kansas. La Fraternità San Pio X si è rifiutata di aprire i propri archivi all’indagine della Commissione francese guidata da Jean-Marc Sauvé (CIASE).
La rigidità della dottrina e il rigore del tradizionalismo formativo non sono garanzie sufficienti di buona condotta.
La Chiesa deve essere in movimento, non statica legata ad un passato che la fossilizzerebbe. La tradizione deve essere inclusa in questo movimento, tradizione teologica più che linguistica e di forma. Consiglio a tutti di studiare con i Domenicani ed applicare ciò che loro fanno: contemplazione e predicare, spiegare quello che hanno contemplato.
I lefebvriani si sono arroccati in roccaforti e hanno prodotto preti estremisti, che non danno neanche una rappresentazione fedele della Chiesa pre- Vaticano II. Penso a San Giovanni XXIII, che da nunzio in Turchia ha salvato tra 20.000 e 30.000 ebrei; penso al beato August Clemens Von Galen, vescovo di Munster e fiero oppositore del Nazismo; penso a Santa Teresa Benedetta della Croce e a San Massimiliano Maria Kolbe, martiri a Auschwitz. La FSSPX è l’esempio di una chiesa settaria, che produce abberrazioni e spero, prego e agisco che mai diventi così la Chiesa cattolica. La Chiesa cattolica può ridursi nei numeri, ma non deve chiudersi e deve diventare umile, aperta, misericordiosa, inclusiva e sinodale.
Esiste però un futuro, distopico ma possibile, in cui la Chiesa Cattolica si riduce nei numeri ma diventa come la FSSPX
Ed è possibile perché stanno facendo acquisti tra i nostri co-parrocchiani, loro e altri gruppi come i minutelliani
All’inizio del cristianesimo le comunità cristiane erano all’interno dell’ebraismo e San Paolo e con molte titubanze San Pietro compresero che il Vangelo non poteva rimanere rinchiuso nel recinto dell’ebraismo. Se questo passaggio non fosse stato fatto le comunità cristiane si sarebbero estinte come si sono estinte le comunità essene.
Ma invece di citare casi passati perché non guardiamo la cruda realtà: i gruppi tradizionalisti stanno drenando fedeli alle parrocchie e prendendo sempre più il controllo del dibattito nel mondo cattolico. I danni possono essere giganteschi, anche se alla fine questo gruppi sparissero
Notevole articolo per acrimonia. “Se Atene piange, Sparta non ride” si dice in questi casi e l’autore dell’articolo ci tiene proprio a dire tutta la verità visto che c’è un intero paragrafo che cita casi senza dare dettagli, ne un nome, ne un luogo, ne una data, niente per controllare su internet se fosse vero quello che afferma. Mah… E su tutto la chiusa finale che sembra rivendicare una certa superiorità visto che le favoleggiate caratteristiche dei tradizionalisti non sembrano proteggerli dai mali contemporanei, o forse presenti da sempre. Suggerisco all’autore di parlare anche di scandali finanziari e magari anche di più tanto che c’è. Da tutte le parti (sia qui che là) trasuda “misericordia”, “perdono”, “compassione”, “amore per il fratello”. Veramente una vergogna.
Quel paragrafo è tra l’altro quello che cita il Kansas, ovvero la città di St Mary’s, che di fatto ora è una cittadina controllata dalla FSSPX, e qui di è interessante da studiare per capire cosa vogliono veramente
Grazie per questo articolo e queste notizie. Era ovvio ma sono notizie sconosciute. Lo “linko” alla mia famiglia in Francia, in particolare in Bretagna dove ci sono forti gruppi lefebvriani “lontani dalla pratica della Scrittura e della teologia” se non proprio ignoranti come mi dice mia sorella.
Papa Francesco ha puntato con immensa ragione sul clericalismo che isola umanamente i preti e consacrati non donando loro legami comunitari che possono servire anche di fraterna sorveglianza. La pace dei riti voluta da Papa Benedetto con Summorum Pontificum cristallizzava questa situazione. Non mi sorprende nemmeno il frantumarsi della galassia tradizionalista. È tipico dell’atteggiamento “protestante” contro il Papa.
“lontani dalla pratica della Scrittura e della teologia”
potrei essere d’accordo fino a un certo punto, ma in realtà molti tradizionalisti irregolari hanno figure capaci di argomentare bene le loro ragioni e che hanno una discreta erudizione
non sottovalutiamoli, ma prendiamoli sul serio
articolo su una questione importante e ignorata ma con molte inesattezze
soprattutto nella parte dei vescovi sedevacantisti, che ha informazioni imprecise tipo che mons Thuc ha ordinato un centinaio di vescovi (lui no, ma alcuni di quelli che ha ordinato si), ho che mcKenna e Storck fanno parte dell’IMBC, o nel nominare come membri della FSSPV persone che non lo sono
anche l’ultima parte è veramente buttata là. per esempio sul caso del Kansas si poteva linkare l’articolo del The Atlantic sulla comunità di St Mary’s, che pur non parlando della questione abusi (ancora sotto indagine, difficile per scarsa collaborazione) aiuta a inquadrare la comunità
I casi di abusi tra lefebvriani dimostra che il ritorno al sacerdozio tridentino non è una garanzia contro gli abusi. Da ricordare che già il Codice di Diritto Canonico del 1917 aveva posto pene severissime contro i preti abusatori ma non è servito a nulla e il male è dilagato ugualmente.
concentrarci sui preti tradizionalisti abusatori è fuorviante, in quanto non permette di vedere un problema più esteso: la FSSPX e altri gruppi hanno un problema nello scremare persone ‘problematiche’ dai loro seminari.
faccio qualche esempio relativo all’Italia:
– don Floriano Abramowicz, noto per negare l’Olocausto e aver onorato Priebke
– don Curzio Nitoglia, che ha scritto semi-apologie del pittore austriaco e vere apologie di altri dittatori, oltre a diffondere complottismo antiebraico
– don Franco Munari, ordinato anche vescovo sedevacantista, che ha lasciato il sacerdozio e probabilmente anche la fede
– don Giulio Tam, affetto da ducelatria (andate a cercarlo su internet per rendervi conto di quanto è suonato, e notate che lui dice che era così anche prima di entrare in seminario)
quindi l’eccellenza quantitativa spesso non corrisponde a quella qualitativa
PS non nego comunque che nella FSSPX ci siano bravi preti tipo don Luigi Moncalero