Tutto pronto a Panama per la 34ª Giornata mondiale della gioventù, più di mille i giovani italiani presenti, carichi del desiderio di incontrarsi, di scoprire, fare festa insieme a papa Francesco, ascoltare la sua parola, lasciarsi incontrare dalla parola di Dio fatta carne nel grembo di Maria e di imparare a dire con lei: «Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38).
Questo il tema che guiderà i prossimi giorni in questa terra, punto d’incontro tra oceani e continenti, nodo di intrecci commerciali e di forti contrasti di grattacieli e baracche, tra ricchezza e povertà, abitato da uomini e donne accoglienti, desiderosi di incontro e carichi – come tutti – del desiderio di vita.
Intrecci che risplendono anche nel motto di questo raduno mondiale. «Mi casa es tu casa!» dice la disponibilità delle famiglie e della parrocchia di Nuestra Señora de Guadalupe che hanno accolto i giovani italiani qui a Panama, aprendo i loro cuori e le loro mani prima ancora delle loro case e la disponibilità della scuola Enrico Fermi che accoglie Casa Italia, punto di riferimento per i pellegrini italiani.
“Mi casa es tu casa” dice la bellezza di incontrarsi come Chiesa universale, raccolti nella comunione di popoli, lingue, nazioni: uomini e donne che fanno risplendere la direzione del Cielo, verso il quale tutti siamo diretti e per il quale possiamo tutti metterci all’opera, contemplando la destinazione del nostro pellegrinaggio, perché anche la storia divenga simile, come ci insegna la preghiera di Gesù: «come in cielo, così in terra».
“Mi casa es tu casa” dice l’accoglienza delle braccia del Padre, il cuore misericordioso della Trinità che accoglie ogni pellegrino, ogni viandante di questa vita, ogni uomo e donna segnati dalla fatica, dal dolore, dal peccato; come umanità incappata nei briganti, bisognosa di essere consolata, custodita, guarita, rialzata dalla cura del Figlio, dalla forza dello Spirito.
“Mi casa es tu casa” è la parola che speriamo possa sorgere nel cuore di ogni giovane presente a questa GMG di Panama e quella che possa nascere anche nel cuore di ogni adulto che parteciperà all’evento anche soltanto leggendo le righe di un racconto, le pagine di un quotidiano, guardando le immagini trasmesse in TV.
La mia casa, Signore è casa tua! Vieni ad abitare, voglio aprire la porta del mio cuore perché tu possa venire a cena da me (Ap 3,20). Bussa forte, Signore perché io possa sentire la tua voce e lasciarti entrare, bussa alle porte della mia famiglia, entra ancora con forza nella nostra comunità, nelle nostre parrocchie perché, fecondate dalla tua Parola, si gonfino di vita nuova.
“Mi casa es tu casa”. E il seme ricevuto diventi, come per Maria, apertura del cuore a riconoscere la propria vocazione: «Eccomi, si compia in me la tua Parola».