Sabato 12 ottobre mons. Heiner Wilmer, ex superiore generale dei dehoniani e attuale vescovo di Hildesheim, è stato eletto presidente della Commissione «Justitia et Pax» della Conferenza episcopale tedesca.
Due i fuochi principali intorno ai quali immagina di poter far perno in questo suo nuovo incarico: quello della giustizia sociale e quello della questione ecologia – riprendendo, con quest’ultimo, un potenziale non ancora pienamente percepito della Laudato si’ di papa Francesco.
Da un lato, una ripresa all’interno del ministero episcopale della migliore tradizione spirituale di padre Dehon per il quale la questione sociale, a cavallo tra XIX e XX secolo, rappresentava la vera sfida della storia per la fede cattolica. Dall’altro, una innovativa rideclinazione della medesima tradizione spirituale dehoniana, questa volta sul versante politico, che mette a tema, con franchezza e coraggio evangelico, la custodia del creato come comandamento della signoria di Dio quale dimensione pratica in cui si sta (già) decidendo in via definitiva della qualità e dell’eventuale forma democratica della coesistenza umana nel prossimo decennio.
Con questa nomina, la Conferenza episcopale tedesca affida al suo membro che ha saputo generare il più fecondo impatto con i giovani della sua diocesi la guida di una Commissione a cui fanno capo tutta una serie di temi verso i quali le generazioni più giovani sono altamente sensibili. E verso i quali esse sono ben disposte a investire il loro impegno e la loro responsabilità, anche in progetti di lunga durata.
Una scelta strategica che potrebbe andare oltre la semplice dimensione «burocratica» di una Commissione episcopale. Infatti, sul solco della Laudato si’, si apre per la Chiesa tutta in generale, e per quella tedesca in particolare, la possibilità di dare forma a un’interlocuzione nuova e all’altezza dei tempi con tutti gli attori principali della società civile, del mondo dell’imprenditoria e della finanza, con i rappresentanti delle forze politiche e, cosa più importante, con i giovani che attendono di trovare una Chiesa capace di ospitare i loro slanci e desideri in materia.