La Chiesa birmana si appresta ad accogliere il viaggio apostolico di papa Francesco che, dal 27 al 30 novembre 2017, visiterà le città di Yangon e Nay Pyi Taw. «Siamo pronti, è tutto organizzato», dichiara ad AsiaNews p. Mariano Soe Naing, portavoce della Conferenza episcopale del Myanmar (Cbcm) e direttore dell’Ufficio per la comunicazione sociale (Cbcm Osc).
L’aereo papale atterrerà all’aeroporto internazionale di Yangon alle 13.30 del 27 novembre. «Poiché la città non è più la capitale dello Stato – afferma il sacerdote – la cerimonia di accoglienza sarà sobria ma i cattolici vorranno comunque dare il proprio caloroso benvenuto al santo padre».
Culmine della visita papale sarà la solenne messa che papa Francesco celebrerà al Kyaikkasan Ground di Yangon, la mattina del 29 novembre. «Vi prenderanno parte circa 200.000 persone [circa un terzo dei cattolici birmani, ndr], provenienti da ogni parte del Paese. Abbiamo provveduto ad ogni aspetto del loro soggiorno e fornito loro alloggi e mezzi di trasporto per raggiungere il luogo dove si terrà la celebrazione. La struttura è già stata allestita per ricevere i partecipanti e anche il palco papale è montato», racconta p. Mariano.
La prima visita di un pontefice in Myanmar rappresenta un evento storico per tutto il popolo birmano, la cui maggioranza è buddista. «La maggioranza della popolazione, in particolare i leader religiosi, esprimono grande gioia per l’arrivo del papa e vi sono grandi aspettative – aggiunge il portavoce della Cbcm –. A Yangon soprattutto, la gente è entusiasta, anche se in un primo momento non aveva una chiara idea sulla figura e sul ruolo del pontefice. Tuttavia, per permetter loro di comprendere appieno il significato del viaggio, da questa settimana, forse già da domani, trasmetteremo sulla televisione nazionale il videomessaggio di papa Francesco in vista del suo arrivo».
Numerose sono le iniziative intraprese anche dai fedeli. Nel remoto nord del Paese, dove le violazioni della libertà religiosa dei cristiani sono intrecciate con il conflitto in corso tra gruppi armati e forze governative, i cattolici Kachin hanno realizzato il pastorale in legno che papa Francesco utilizzerà durante la messa a Yangon. «Questi cattolici vivono da anni le conseguenze di una drammatica guerra civile, che li ha costretti ad abbandonare le proprie case e a vivere nei campi profughi», afferma p. Mariano.
Anche i giovani, che il 30 novembre saranno i protagonisti della messa nella cattedrale di St. Mary, sono molto attivi in questi giorni. «I ragazzi ricordano il santo padre in ogni loro preghiera. Essi hanno realizzato delle magliette che indosseranno nei prossimi giorni in suo onore e hanno composto anche la canzone ufficiale della visita», conclude il sacerdote.
Il testo è stato pubblicato su AsiaNews il 21 novembre con il titolo Yangon, i cattolici: ‘Pronti ad accogliere il Santo Padre’.