Francesco Lorenzi, leader della band vicentina «The Sun», e Andrea Marco Ricci, avvocato, presidente di «Note Legali» e docente di music business, hanno unito le loro esperienze e idee per creare una nuova etichetta discografica di ispirazione cristiana «La Gloria». Descrivono qui per i lettori di SettimanaNews il loro progetto e le intenzioni da cui sono stati animati.
«Il sole non è mai così bello
come il giorno che ci si mette in cammino»
(Jean Giono)
Tutto ciò che siamo è vibrazione ed energia. Ognuno di noi è potenzialmente musica, armonia, ritmo: la nostra vita e le nostre scelte compongono in ogni istante uno spartito non solo ideale, ma anche reale. Alcuni raccolgono e traducono con amore e audacia tale spartito: lo suonano, lo cantano, lo trasmettono. Tra questi, c’è chi decide di farlo non soltanto per se stesso, ma per il bene di molti fratelli, perché avverte in lui l’esigenza di dar lode con arte al primo vero Autore di ogni cosa.
Questo genere di creativi sente che musica e fede sono essenzialmente inscindibili. Si tratta di autori, compositori, musicisti, produttori e tecnici che, seppur molto diversi tra loro, sono accomunati dalla medesima vocazione: amare e servire i fratelli attraverso la musica, perché anche così si realizza il comandamento che ci ha lasciato Gesù: «Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi» (Gv 15,12).
I nostri interessi
Riprendendo una tradizione già esistente, che si basa sull’importante lavoro svolto in passato da figure come Gianni Rugginenti e da Casa Musicale Eco, abbiamo sentito la necessità di costruire una edizione musicale e casa discografica di ispirazione cristiana che dia adeguata rappresentanza a questo genere con strumenti e linguaggi moderni e la stessa professionalità richiesta per operare negli ambienti «mainstream» dai quali proveniamo.
L’idea intende anzitutto valorizzare quanto c’è già, ma con strumenti attuali: nel nostro catalogo, che è costituito già da oltre 1.000 brani, vi sono canti che fanno parte della nostra storia e della nostra cultura, che abbiamo vissuto e coi quali abbiamo pregato, tra cui l’intero repertorio discografico di Pierangelo Sequeri, ma anche brani di Marco Frisina, Guido Meregalli, Stefano Varnavà, Michele Bonfitto, Rino Farruggio, solo per citarne alcuni.
Il nostro interesse è molto vario: dai dischi di canto gregoriano al cantautorato di ispirazione cristiana degli anni Novanta, dai canti per la liturgia e per la catechesi al più attuale «christian pop» e «christian rock», fino alla musica per bambini e ragazzi.
Vorremmo accogliere ed essere al servizio anche della «scena» attuale, che è costituita da tanti cantautori che al momento «fanno da soli», con il desiderio di aiutarli a divulgare il proprio «sentire» e a creare un punto di riferimento per gli ascoltatori che vogliano soddisfare un diverso gusto musicale, per le comunità cristiane, per i ragazzi che sono alla ricerca di altro rispetto a ciò che i mass o i social media propongono loro.
Lo facciamo perché …
Per quanta esperienza si accumuli, non ci si sente mai pronti per far partire un simile progetto. Ciononostante, dopo un periodo di discernimento, ascolto e preghiera, e grazie alla presenza di vari fraterni colleghi al nostro fianco che credono insieme a noi in questo intento, finalmente ci siamo decisi a fare il passo e abbiamo dato vita alla nostra etichetta discografica, «La Gloria».
Lo abbiamo fatto perché consideriamo la musica uno strumento potente per portare a tutti i Suoi valori, per far sentire la Sua presenza, per dare testimonianza alla Verità, per consolare, per donare parole buone e belle, per accompagnare, per costruire comunità, per pregare, per fare festa, per favorire l’incontro con l’altro.
Lo facciamo per dare dignità a chi fa musica cristiana, esplicitamente o implicitamente, per radunare i dispersi, per tutelare e dare una collocazione di rilievo a molti artisti e a questa musica in un mondo sempre più globalizzato.
Lo facciamo perché non si disperda un patrimonio musicale che è parte della colonna sonora della nostra vita, ma anche storia delle nostre comunità, del nostro cammino di fede. Lo facciamo con la medesima professionalità e con gli stessi strumenti che abbiamo utilizzato a lungo per la musica leggera di largo consumo, ma con uno stile cristiano.
Lo facciamo perché numerosi «segni» ci hanno suggerito di procedere. Lo facciamo perché è la sintesi delle nostre esperienze di vita e professionali, di cammini diversi e complementari che ci portano ad affermare con convinzione che anche una piccola cosa come questa può̀ lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato e offrire una traccia tangibile che forse altri seguiranno.
Lo facciamo per la Sua gloria, non per la nostra, non per il profitto. Lui è sempre il centro. Che il Signore benedica i nostri buoni propositi e ci guidi.
Una bellissima iniziativa, complimenti e auguri, c’è bisogno di un servizio come questo.
“Lo facciamo per la Sua gloria, non per la nostra, non per il profitto”.
E’ una ottima dichiarazione di intenti. Se questo è vero lo potremo giudicare dal tipo dei contratti che proporrete agli artisti. Se saranno condizioni vamente vantaggiose per loro allora avrete realizzato lo scopo. Se i vostri contratti somiglieranno a quelli delle altre case discografiche, allora non mentite a voi stessi e agli altri.
Spero che sarà veramente una cosa diversa dal solito.