«Una proposta eterogenea e di valore supportata da una costante e attenta selezione di ogni singolo contenuto che non entra mai per caso sulla piattaforma, ma è sempre scelto sulla base di attente riflessioni da parte del gruppo editoriale». È questa VatiVision, la piattaforma di ispirazione cristiana disponibile su ogni device tramite app o sul sito vativision.com. A raccontare quali le novità di un progetto ambizioso sono gli amministratori delegati Nicola Salvi ed Elisabetta Sola (Agenzia SIR, 10 luglio 2020).
- Netflix, Amazon Prime, Rakuten… La proposta delle piattaforme on demand è in continua espansione. Perché l’esigenza di dare vita a una realtà ispirata ai valori cristiani?
VatiVision nasce con l’intento di affiancarsi alle piattaforme già presenti proponendo nel proprio catalogo prodotti audiovisivi dedicati alla diffusione di cultura, arte e fede, ispirandosi al messaggio cristiano. Si tratta di film e documentari spesso inediti e che vogliono contribuire alla richiesta di approfondimento da parte del pubblico di tematiche forti e centrali nella vita di ogni persona.
La volontà di creare una piattaforma dedicata in maniera specifica a queste tematiche nasce anche dalla volontà di poter divulgare e raccontare la «bellezza» che si trova attorno a noi, nell’arte, nel racconto di vite straordinarie o di momenti importanti della storia, in particolare della storia della Chiesa ma non solo.
La nostra esperienza professionale nel settore della produzione audiovisiva di prodotti artistici, culturali e religiosi ci ha aperto una prospettiva nuova e inedita sulla quantità di meravigliosi prodotti realizzati e poco valorizzati. L’unione con Vetrya Spa, leader nel settore della tecnologia digitale, ha permesso di creare uno strategico legame tra contenuto e contenitore. Anche da questa presa di coscienza è nata la volontà di creare VatiVision.
- Non si corre il rischio di perdere una potenziale fetta di pubblico che non si riconosce nell’identità cristiana?
È stato condotto un serio processo di studio e attenta osservazione delle necessità. Tra gli esiti abbiamo evidenziato il forte bisogno delle persone di approfondire attraverso internet le importanti tematiche che stanno alla base della nostra esistenza.
- Un lavoro editoriale molto attento cerca quotidianamente di guidare il nostro pubblico nelle scelte, nell’approfondimento, nello stimolo ad approfondire tematiche di interesse.
VatiVision si rivolge a tutti coloro che hanno voglia e necessità di vedere film e documentari di altissima qualità per intrattenimento, studio, approfondimento, condivisione. Si rivolge agli adulti ma anche ai giovani e alle famiglie che vogliono proporre ai figli contenuti di qualità sui quali riflettere. È una piattaforma per tutti, complementare all’offerta che viene proposta da tutti gli altri soggetti digitali.
- Una piattaforma come VatiVision può rafforzare anche il senso di comunità. Si può pensare ad una visione di gruppo – nelle sale della comunità, nelle parrocchie, nelle comunità religiose – di un servizio originariamente nato per la fruizione individuale?
Il concetto di «comunità» è uno dei valori fondanti di VatiVision; divulgando prodotti audiovisivi dedicati a tematiche universalmente riconosciute,
- VatiVision vuole collaborare alla creazione di una comunità “virtuale” che, magari dopo la visione di un film o documentario, possa condividere pensieri, emozioni e riflessioni.
Questo già accade sulle pagine social di VatiVision ed è molto bello perché si vede che già lì nascono delle piccole comunità che si vogliono incontrare attorno a un contenuto. Per la visione di gruppo la piattaforma si attiene chiaramente alle normative e regole vigenti.
- Che genere di prodotti sono disponibili su VatiVision?
Tanti documentari di carattere religioso, valoriale e culturale oltre che una ricca selezione di film e documentari d’arte di altissimo livello. Film che hanno vinto premi importantissimi, come «Loving Vincent», o documentari bellissimi come «Lourdes» dei registi Thierry Demaiziere e Alban Teurlai, uscito in anteprima assoluta sulla piattaforma. E poi grandi biografie, racconti avvincenti di storie provenienti da tutto il mondo, piccoli documentari che potrebbero essere definiti dei gioielli nascosti come «Matares» o «Tommaso». E poi approfondimenti sull’attualità, sull’ambiente, sulla scoperta della bellezza.