Dal 17 giugno il Canada ha una legge che consente e regolamenta il suicidio assistito. SettimanaNews ha già illustrato il dibattito canadese quando, il 15 febbraio, «la Corte suprema federale aveva dichiarato incostituzionale il divieto del suicidio assistito», stabilito da una legge del 1993, «concedendo un anno di tempo ai legislatori per approvare una legge in merito».
Giovedì 16 la Camera aveva respinto il disegno di legge. Venerdì il disegno di legge ha ricevuto l’approvazione della regina dopo essere passato al Senato con 44 voti a favore e 28 contrari.
Non viene approvata l’eutanasia in senso lato, ma è ammesso soltanto il suicidio assistito, perché la morte può essere indotta soltanto con il consenso esplicito del paziente che si trovi affetto da male incurabile, provi «sofferenze insopportabili» (la qualifica è lasciata alla valutazione dell’interessato) e che – condizione richiesta dalla maggioranza liberale che ha approvato il provvedimento – la morte sia «ragionevolmente prevedibile».
I timori di chi è contrario al provvedimento, come gli ambienti cattolici, evidenziano soprattutto le possibili derive verso la morte programmata, “ragionevolmente prevedibili”.