Nota del Vicariato di Roma sulla conclusione della visita canonica al Centro Aletti
In seguito alle notizie diffuse da agenzie di stampa e dai comunicati a firma di p. Johan Verschueren, Delegato del p. Generale per le Case Interprovinciali di Roma, in merito ad alcune vicende riguardanti p. Marko Rupnik e collegate anche al Centro Aletti, il 16 gennaio 2023 il Cardinale Vicario ha disposto l’avvio di una Visita Canonica presso l’Associazione Pubblica di Fedeli della Diocesi di Roma «Centro Aletti», eretta in data 5 giugno 2019, al fine di indagare «sulle dinamiche associative e sulla reale consistenza degli interrogativi sollevati da alcune istanze». Dell’indagine è stato incaricato il rev.mo sac. Giacomo Incitti, Professore Ordinario di Diritto Canonico presso la Pontificia Università Urbaniana.
La Visita Canonica si è svolta avendo come obiettivo, in particolare, «l’accertamento delle modalità di conduzione dell’Associazione e dell’effettivo funzionamento dei suoi organi di governo; l’esame della vita associativa in tutti i suoi aspetti, compresi i rapporti dei membri con il Fondatore e con il gruppo dei responsabili, nonché le dinamiche relazionali tra i membri stessi, con riferimento… anche al periodo antecedente il 5 giugno 2019». L’indagine è stata condotta con diligenza e riservatezza, attraverso incontri comunitari e un rilevante numero di colloqui personali sia con gli attuali membri sia con molte persone che a vario titolo hanno avuto contatti con la vita e le attività del Centro. Il 23 giugno 2023 il Visitatore ha presentato la relazione finale.
Da tale relazione emerge con chiarezza che in seno al Centro Aletti è presente una vita comunitaria sana e priva di particolari criticità. Il Visitatore ha potuto appurare che i membri del Centro Aletti, benché amareggiati dalle accuse pervenute e dalle modalità con cui sono state gestite, hanno scelto di mantenere il silenzio – nonostante la veemenza dei media – per custodire il cuore e non rivendicare una qualche irreprensibilità con cui ergersi a giudici degli altri. Tutta la vicenda, a giudizio del Visitatore, ha aiutato le persone che vivono l’esperienza del Centro Aletti a rafforzare la fiducia nel Signore, nella consapevolezza che il dono della vita di Dio si fa spazio anche attraverso la prova.
Contemporaneamente, nuove esigenze, emerse e valutate anche alla luce della decisione della Compagnia di Gesù di uscire dalla compagine del Centro Aletti, hanno richiesto alcune prime necessarie modifiche allo Statuto che, tuttavia, hanno lasciato integre le finalità fondative.
Sulla base della relazione finale, il Cardinale Vicario, verificata la non sussistenza di alcun presupposto per ulteriori provvedimenti di propria competenza, ha decretato la chiusura della Visita Canonica.
Come da esplicita richiesta formulata nel decreto di nomina, tenuto conto delle ricadute sulla vita dell’Associazione, il Visitatore ha doverosamente esaminato anche le principali accuse che sono state mosse al p. Rupnik, soprattutto quella che ha portato alla richiesta di scomunica. In base al copioso materiale documentario studiato, il Visitatore ha potuto riscontrare e ha quindi segnalato procedure gravemente anomale il cui esame ha generato fondati dubbi anche sulla stessa richiesta di scomunica.
In considerazione della gravità di tali riscontri, il Cardinale Vicario ha rimesso la relazione alle Autorità competenti.
18 settembre 2023
Sono senza parole! E ho il cuore in gola! Mi dispiace di tutto, sono addolorata di tutto, davvero si deve SOLAMENTE GUARDARE IN ALTO! Attorno a me sento tanto parlare, specialmente del Papa che pure lui qualche volta non sa quel che dice….. che è molto superficiale, nonostante GESUITA …si torna facilmente alla profondità di PAPA RATZINGER BENEDETTO XVI°, CHE HA PREFERITO RINUNCIARE AL POTERE! Ed io? Sono come muta senza sapere come rispondere, purtroppo, avevo una bellissima immagine di PAPA FRANCESCO…ma ora pur essendo francescana quella bellissima immagine si è come offuscata…ed io? Sono confusa….non tiene più il discorso che la guida spirituale debba essere un prete o un religioso maschile, ma lo possono essere anche molte MAMME di FAMIGLIA come pure PAPA’ di FAMIGLIA…la guida spirituale può essere anche un BAMBINO quando ti guarda con i suoi OCCHI INNOCENTI e che arrivano nella profondità del cuore dove c’è il Signore Gesù Cristo che ti parla…non altri!
Vergogna, davvero vergogna! Tutta questa faccenda è stata accompagnata da complici silenzi, conferme e smentite (scomunica sì, scomunica no…). Solo adesso c’è la chiarezza in un comunicato con il quale ci si dice che il Centro Aletti è una specie di paradiso… E le vittime? E le vittime?
Provo un’immensa vergogna a fronte di questa presa di posizione. Gli abusatori e i suoi accoliti del Cemtro Aletti passano adesso per abusati e perseguitati. Un autentico sovvertimento della realtà fondato sulla totale mancanza di empatia per le vittime,peraltro delle religiose. Questa vicenda solleva seri dubbi sul modo in cui l’inchiesta del Vicariato è stata condotta, l’esito (sembra davvero preordinato) è di fatto un’autoassoluzione in primis per il cardinal vicario di Roma che il Centro Aletti e il suo guru ha sempre protetto a qualunque costo. Non ci sono parole. Il pensiero va solo alle vittime così umiliate da una gerarchia ecclesiastica (mi si consenta) davvero disumana
E’ stato cosi’ in tanti casi di abuso , tante volte la Chiesa ha dapprima negato e ridicolizzato le vittime, solo dopo processi dell’ autorità: civile e condanne basate di prove inoppugnabili ha dovuto ammettere . Ricordate il caso Zanchetta: dapprima difeso a spada tratta dal Vaticano , promosso a incarichi a Roma, difeso dallo stesso papa , poi infine hanno dovuto cedere di fronte al processo e alla condanna del tribunale civile. Quasi sempre la reazione della gerarchia ecclesiastica di fronte a denunce di abusi e’ stata: prima negare , negare tutto, screditare le vittime, trovare scusanti per il prete accusato, cercare di fare una vittima della stampa, poi ,se non ha funzionat, o cercare di insabbiare, non parlarne ,stendere un velo di silenzio , sperare nella prescrizione e nell’ oblio poi infine, se neppure questo funziona solo alla fine ,obtorto collo, ammettere e chiedere scusa.
Compassione per le vittime che godono comunque già solo per questo, di una beatitudine, che ha la sua risposta, come in cielo così in terra… Tempo, al tempo di Dio. E al tempo stesso, a noi resta di pregare per la salvezza dei nemici, secondo la volontà di Dio, che è giustizia infinita…. E Lui lo sa.
Al Centro Aletti va tutto bene madama la marchesa. Nessun problema. Nessun abuso, Nessuna scomunica .Non e’ vero niente . I gesuiti sono pazzi . L’ amico del papa, padre Rupnik, e’ la vittima , mentre le vere vittime non esistono .
E’ impressionante come la rimozione della realta’ e la fuga nella menzogna siano diventate lo stile preponderante di questo pontificato.
Comunque la si veda questa è una faccenda sempre più opaca.
La credibilità di gesuiti, CDF e molti altri su su fino ai massimi livelli sta pericolosamente vacillando.
In che mani…..
MA STIAMO SCHERZANDO?!?!?!?! E LE VITTIME?!?!?!?