Nel 2014, l’Alleanza Evangelica Mondiale (WEA) annullò la sua Assemblea Generale a causa di «divisioni interne nella comunità evangelica» in Corea del Sud. Quest’anno, mentre il ministero annunciava nuovamente la scelta di Seul per ospitare l’assemblea nell’ottobre 2025, sono emerse nuove divisioni nella Chiesa. Quattro giorni prima della firma del memorandum con il comitato organizzativo ufficiale, 1.000 leader evangelici coreani hanno pubblicato un annuncio su un giornale fondato dalla Yoido Full Gospel Church, spiegando perché, insieme alla denominazione presbiteriana Hapdong, non collaboreranno con la WEA.
Lo stesso giorno il Consiglio Cristiano di Corea (CCK), ex affiliato della WEA, ha chiesto il rinvio dell’assemblea finché le proprie preoccupazioni non vengano affrontate. I contestatori criticano la WEA per tre motivi principali: l’enfasi sulla responsabilità sociale, le sue interazioni con il Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC) e il Vaticano, e presunte «ambiguità teologiche».
Peirong Lin, vice segretario generale della WEA, ha dichiarato che l’organizzazione preferisce non commentare queste controversie e resta impegnata a lavorare con le chiese coreane per fare dell’assemblea un evento che unisca la Chiesa globale. Lin ha sottolineato che la WEA sta collaborando con la Federazione Evangelica Coreana (KEF), l’affiliata locale, che non solleva dubbi teologici.
La denominazione presbiteriana Hapdong, che conta circa 2,8 milioni di membri e 12.000 chiese, ha dichiarato di non poter collaborare con la WEA, accusandola di incoerenza con la dottrina evangelica conservatrice. Critica l’uso del termine «infallibilità» invece di «inerranza» nelle dichiarazioni della WEA sulle Scritture e condanna le interazioni ecumeniche con il Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC) e il Vaticano, citando l’approvazione della dichiarazione missionaria del WCC da parte dell’ex segretario Thomas Schirrmacher nel 2013.
Anche il Consiglio Cristiano di Corea (CCK) esprime critiche simili, accusando inoltre la WEA di promuovere il pluralismo religioso e di adottare posizioni liberali. Peirong Lin ha risposto che la WEA interagisce con altre comunità religiose per perseguire obiettivi comuni come il welfare sociale e la libertà religiosa, ribadendo che l’Alleanza afferma sempre che Gesù Cristo è l’unica via alla salvezza.
In un’analisi del 2014, Bong Rin Ro descrisse la Chiesa coreana come una delle più conservatrici al mondo, sensibile alle questioni teologiche e contraria ad ogni collaborazione con teologie liberali del Consiglio Mondiale delle Chiese.
Peirong Lin, ha ribadito che l’Alleanza Evangelica Mondiale pubblica regolarmente libri, riviste ad accesso libero e editoriali per chiarire la propria posizione teologica, sottolineando che il lavoro interreligioso è regolato da politiche approvate dal Consiglio Internazionale della WEA.