Iniziano oggi, fino all’8 settembre, a Karlsruhe i lavori della XI Assemblea del Consiglio ecumenico mondiale delle Chiese sul tema “L’amore di Cristo spinge il mondo alla riconciliazione e all’unità”.
L’Assemblea rappresenta il livello più alto di governo del CEC. Riunita ogni otto anni, ha dovuto subire uno slittamento di un anno a causa della pandemia che ha reso praticamente impossibile la celebrazione nella data prevista del 2021.
All’Assemblea partecipano 800 delegati delle Chiese cristiane che fanno parte del CEC, a cui si aggiunge la rappresentanza della Chiesa cattolica guidata dal card. Koch – che non è membro del CEC, ma collabora con esso quale partner.
Atteso il discorso del presidente federale tedesco, Steinmaier, che introdurrà ufficialmente i lavori dell’Assemblea.
Sarà anche un banco di prova della tenuta delle relazioni ecumeniche delle Chiese in un tempo che vede alcune di esse direttamente coinvolte in guerre e situazioni di conflitto – a Karlsruhe saranno infatti presenti sia rappresentanti delle Chiese ucraine sia di quella ortodossa russa.
Di norma, l’Assemblea lavora intorno a temi e questioni intorno alle quali impegnare l’ecumene delle Chiese negli anni successivi la sua celebrazione. Mai come per questa assemblea la linea fra questioni teologico-ecclesiali e socio-politiche si è fatta estremamente sottile e porosa.
Dalle migrazioni alle guerre, dalla crisi economica alla salvaguardia dell’ambiente, dalla giustizia sociale ai diritti umani – sono tutte linee di faglia che attraversano i corpi delle Chiese cristiane e ingiungono l’originalità di una risposta che viene dalla luce dell’Evangelo e dalle pratiche della fede.
In particolare, la questione ecologica e ambientale sta al centro dell’attenzione e delle preoccupazioni: “Se non cambiamo il nostro modo di vivere, il nostro pianeta sarà inabitabile nel giro di cinquant’anni. La custodia della natura è un tema teologico. I cristiani e le cristiane dovrebbero impegnarsi per la guarigine dell’intero creato” – ha ricordato il segretario generale ad interim del CEC Ioan Sauca.
La sua carica è stata prolungata fino a dicembre 2022 per garantire la continuità delle attività del CEC in vista dell’XI Assemblea. Con il 2023 entrerà in carica il sudafricano Jerry Pillay che è stato eletto a succedergli.