Per la prima volta, nel 2019, nella Chiesa anglicana sono state ordinate preti più donne che uomini. Lo ha reso noto in questo mese di giugno il Servizio statistico della Chiesa l’Inghilterra, secondo cui il 51% delle ordinazioni riguarda le donne. Complessivamente nell’anno preso in considerazione sono stati ordinati 570 chierici. Nell’insieme il numero delle donne ordinate sale al 32%, mentre quattro anni fa era del 28%. La tendenza verso un clero sempre più femminile è in crescita: tra le persone che hanno iniziato la loro formazione le donne rappresentano il 54%.
La partecipazione delle donne cresce anche nelle posizioni dirigenziali, benché per ora sia ancora inferiore a quella maschile. Secondo le statistiche, il 27% dei posti dirigenziali dal Capitolo della cattedrale in su, nel 2019, era occupato da donne, mentre quattro anni prima la partecipazione era ancora del 19%.
L’accesso delle donne al presbiterato nella Chiesa d’Inghilterra risale al 1994; nel 2015 fu ordinata anche la prima donna vescovo, dopo che il sinodo, a conclusione di annosi dibattiti, aveva dischiuso le porte anche all’episcopato anche alle donne.
Commentando le statistiche, il vescovo Chris Goldsmith, direttore dell’Ufficio spirituale della Chiesa d’Inghilterra ha dichiarato: «Complessivamente i numeri testimoniano una vera storia di progresso, dovuta a un coordinamento di azioni pianificate sul piano locale e nazionale». Particolarmente incoraggiante – ha affermato – è il fatto che il numero delle ordinazioni nel 2019 sia rimasto alto come nel 1991.
Per quanto riguarda il numero delle donne in posti dirigenziali, il vescovo ha affermato che le donne sono sottorappresentate in particolare nei capitoli delle cattedrali rispetto ai vertici della Chiesa.
Il 96% del clero è bianco
Il vescovo di Derby, Libby Lane, prima donna a ricevere l’ordinazione episcopale, commentando i dati ha affermato che «grazie a Dio, le donne hanno ora una presenza ampiamente visibile nel clero della Chiesa d’Inghilterra». Ci sono tuttavia dei gruppi che sono ancora sottorappresentati.
Guardando ai 25 anni del sacerdozio femminile, si è augurata che l’esperienza acquisita serva ad aiutare anche altri gruppi sottorappresentati a essere maggiormente integrati nella Chiesa così da riflettere «la grande diversità del nostro Paese».
La percentuale dei neri e degli asiatici e di altri membri delle minoranze è ancora relativamente bassa. Infatti, solo una percentuale inferiore al 4% degli ecclesiastici a tempo sono membri di una minoranza, e costituiscono soltanto il 7,8% di coloro che cominciano la loro formazione. «Negli ultimi anni – ha dichiarato Goldsmith – la molteplicità nel nostro clero è aumentata, ma non saremo soddisfatti finché i nostri pastori d’anime non saranno nel mondo un’immagine di tutta la Chiesa e delle persone che servono».
La Chiesa d’Inghilterra pubblica ogni anno le statistiche riguardanti il servizio ecclesiale. Complessivamente i chierici sono oltre 20.000. I sacerdoti a tempo pieno hanno un’età media di 52,5 anni. Il loro numero, dopo un calo negli anni precedenti, è rimasto pressoché costante rispetto al 2018. A fronte di 310 pensionamenti vi sono state 570 ordinazioni.
Da notare che, nella Chiesa d’Inghilterra, oltre al clero diocesano, vi sono anche 8.000 persone che vivono nelle diverse forme della vita religiosa.
A titolo informativo: si chiamano anglicane le Chiese che sono in comunione con l’arcivescovo di Canterbury in Gran Bretagna. L’arcivescovo è a capo di circa 70 milioni di fedeli sparsi in 164 paesi del mondo. La Chiesa d’Inghilterra rappresenta il punto di origine di tutte le chiese anglicane del sec. 16°. Fu fondata dal re Enrico VIII. Capo della Chiesa di Stato, la cosiddetta «Church of England, è il re o, rispettivamente, la regina d’Inghilterra. (KNA, 23 giugno 2020)
Accozzaglia di reazionari! Se aumentano le donne nella chiesa, è solo perché i maschi sono in gran parte votati a fare del male, altro che ruolo per i maschi… Vergognatevi! Le donne dovrebbero prevalere in ogni branca della società, solo così ci salveremo e salveremo il pianeta terra…
Parole molto ruvide ma condivisibili sino in fondo
É la decadenza dell’umanità, ecco perché ricorrono alle femmine.
Purtroppo questo é dovuto alla crisi della chiesa, la quale così é costretta a raschiare il fondo della società e trovare femmine perché rivestano quel ruolo, adatto solo agli uomini. Il cristianesimo in generale ha aperto le porte all’omosessualità e al buonismo e a tutti i deboli e disabili, comprese le donne: é un decadimento morale vedere esseri di bassa moralità processare rituali sacri. Ma che ci possiamo fare? La storia é ricorsiva, anche questa pagina verrà superata, e le femmine potranno finalmente tornare al loro posto sociale che più piace loro, intendo che moltissime sono le donne che vorrebbero stare a casa e fare figli, occuparsi dei bambini (perché hanno lo stesso livello mentale e morale) e servire la propria patria nell’obbedienza del proprio marito. Questi invece ha la propensione, ed é legittima, a scegliere molte donne che lo soddisfino (perché ha una volontà più forte di dominio). Purtroppo bisogna solo aspettare e tutto ritornerà bene per tutti, intanto già si vedono le insoddisfazioni per il malato femminismo che genera patologie mentali; a breve sarà ripristinata la natura.
Leggendo alcuni commenti mi sorgono queste domande: dunque secondo voi se 7 giovani su 10 dichiarano di non appartenere ad alcuna Chiesa, sarebbe “colpa” di una Chiesa anglicana troppo moderna, femminista, gay-friendly, appiattita sul mondo? Perché anche se non viene detto esplicitamente, il senso è questo… almeno io capisco così, mi si dica se sbaglio… E allora nel resto d’Europa? Belgio, Francia, ma anche Spagna, Austria e in altri Paesi di tradizione cattolica, la religiosità tra la popolazione, specialmente tra i giovani, non è in declino allo stesso modo? Certo, mi dirà qualcuno, perché la Chiesa Cattolica si è protestantizzata! Infatti immagino quanto appeal avrebbe sulla società una Chiesa a immagine e somiglianza di principi e principesse stile Pio XII, Siri, Ottaviani … Una Chiesa capace solo di ergersi a giudice e a mettere all’Indice praticamente tutto!
Immagino che non basterebbero le chiese a
contenere i fedeli!!!
In realtà se guardiamo le statistiche la Chiesa d’Inghilterra sarà pure in crisi, ma mai quanto la Chiesa Cattolica. Parlo dei Paesi europei. Guardiamo al numero delle ordinazioni sacerdotali: 570 nel 2019! In tutta la Francia se li sognano numeri del genere. E questo anche e soprattutto grazie alle donne che offrono la loro vita nel sacerdozio. E qualcuno ha il coraggio di chiamarla “lotta per il potere”. Perché un insulto così gratuito? Bah! Se uno oggigiorno, in un Paese come l’Inghilterra, volesse il potere dovrebbe proprio farsi prete? Ahahahha
Un prete anglicano, se diventa vescovo, può diventare un lord spirituale della Camera dei lord
Un vescovo cattolico no
Tanto per fare un esempio parlando di potere…
Comunque io mi riferivo al fatto che da questo articolo (più tanti altri) le ‘donne prete’ sembrano più interessate a cercare posizioni di potere che fare un servizio
E il confronto tra i numeri delle ordinazioni deve tenere conto che gli standard di ammissione all’ordine sacro presso la CofE sono molto più bassi di quelli nella Chiesa Cattolica e l’istruzione è ancora molto ‘in itinere’
A parte i numeri, una Chiesa dovrebbe più che fare i numeri essere fedele al deposito della fede, e la CofE con il sacerdozio femminile, l’ammissione della contraccezione artificiale, l’aver ammesso le benedizioni alle coppie omosessuali, l’aver molto clero che sparge eresie inenarrabili e l’essere sottomessa allo Stato non fa certo una bella figura. Senza tenere conto degli Articoli di Religione
1) per diventare membro di diritto della Camera dei lord bisogna essere arcivescovo di Canterbury, York, Londra e altre 2 sedi che non ricordo… da come dici tu sembra che tutti i vescovi anglicani possano far parte della Camera alta. In questo si vede che la Chiesa anglicana ha delle somiglianze con la vecchia Chiesa Cattolica i cui arcivescovi e vescovi riempivano i parlamenti di mezza Europa, come ad esempio il Senato del Regno d’Italia.
2) io sono stato per un bel po’ di tempo seminarista in un seminario cattolico e ti assicuro che prendono e ordinano cani e porci, lasciamo stare gli standard di ammissione, è meglio.
3)Quelle che tu chiami eresie inenarrabili sono davvero tali? La benedizione delle coppie omosessuali,la contraccezione…sono solo cose di buon senso, basta usare la ragione per capire che a Dio non gliene può fregar di meno! Nel Nuovo Testamento sta scritto di astenersi dal sangue, ma noi cattolici mangiamo carne al sangue e facciamo benone! Sta scritto: non chiamate nessuno Padre sulla terra, ma appena vediamo un frate: oh buongiorno padre ( è facciamo bene, perché siamo intelligenti da capire che la Bibbia non va presa alla lettera); sta scritto: non accumulate tesori sulla terra ma il Vaticano ha lo IOR, e in questo caso quanto faccia bene non lo so… insomma nella storia della Chiesa siamo stati sempre pronti a interpretare la Scrittura secondo i porci comodi umani, ma quando si tratta del tabù del sesso lì si prende tutto alla lettera. Mah
4) per quanto riguarda Pio XII, Siri Ottaviani etc non intendevo parlare della loro vita personale, son sicuramente dei santi, tantomeno mi riferivo al loro status sociale prima che diventassero chierici… cmq Pacelli era un principe romano per davvero, ma non c’è assolutamente nulla di male in questo! Mi riferivo a uno stile curiale e liturgico sfarzoso, principesco appunto, tipico della Chiesa Cattolica preconciliare che oggi come oggi sarebbe lontano anni luce dalla sensibilità dei nostri contemporanei che quindi sarebbero ancora più scoraggiati a praticare. Ciò non vuol dire che vada bene la sciatteria liturgica delle nostre parrocchie. È così difficile una via di mezzo?
Da cosa puoi dire che a Dio non gliene può fregar di meno di come una gestisce la propria sessualità? Non è anche la sessualità un’espressione della persona, e come tale può essere un’espressione disordinata?
Lo IOR poi dovresti sapere cosa è…
Poi lo ‘stile principesco’ nella liturgia era soltanto nella Messa Papale in San Pietro e nelle Messe Pontificali, che erano tra le forme liturgiche con molti elementi arcaici; nelle parrocchie si celebrava normalmente (abusivamente) quasi sempre la messa bassa con canti. Dopo il Concilio si sono eliminati i particolari arcaici ma la situazione è rimasta la stessa, di merda
Comunque, visto che ha tirato in ballo Pio XII, Siri e Ottaviani,le ricordo che la riforma liturgica è stata lanciata prima del Concilio proprio da Pacelli, con la nuova Settimana Santa, con il Sacramentum Ordinis, con il breviario sperimentale e la riforma del calendario
E ne Siri ne Ottaviani erano due principi, ma venivano da famiglie modeste e durante il loro ministero, in modo diverso, aiutarono i più bisognosi e i lavoratori
questo fissarsi sulle minoranze lo trovo un po’ ridicolo: le minoranze (neri ed asiatici) sono circa il 10% della popolazione dell’UK, e la maggioranza non appartiene alla Chiesa d’Inghilterra ma ad altre fedi
quindi la grandissima maggioranza dei membri della loro comunità ecclesiale è bianca, ergo è ovvio che i bianchi siano la maggioranza del clero
sul clero femminile l’articolo fa chiaramente capire che tutta la questione è una lotta per il potere
La religione sembra in via d’estinzione in Gran Bretagna, dove sempre meno persone aderiscono a una fede, e la Chiesa di Inghilterra potrebbe essere la prima a sparire. Secondo l’ultima ricerca di NatCen, sette persone su 10 sotto i 24 anni non hanno una religione e solo il 2 per cento dei giovani tra i 17 e i 22 anni si dice anglicano.
ANGLICANI IN CALO. La ricerca British Social Attitudes, che viene effettuata ogni anno, si basa sulle risposte di 3.000 persone di tutte le età sulle tematiche più differenti. Il 52 per cento degli intervistati ha dichiarato di non avere una religione, contro il 41% del 2002. In particolare, se nel 2002 il 31% degli intervistati dichiarava di essere anglicano, oggi i fedeli sono scesi al 14 per cento.
«VICINI ALL’ESTINZIONE». Se si considerano solo gli ultrasessantenni la quota di fedeli aumenta al 30 per cento, una diminuzione netta rispetto al 2002 (52 per cento). Nella fascia d’età 45-54 anni, gli anglicani dal 2002 sono passati dal 35 all’11 per cento. Mentre per quanto riguarda i ventenni, come detto, solo il due per cento si riconoscono nella Chiesa d’Inghilterra. Sembrano avverarsi le parole pronunciate nel 2013 dall’ex arcivescovo di Canterbury Rowan Williams: «Siamo a una generazione dall’estinzione».
Una volta aperto il vaso di Pandora…