I vescovi cattolici e quelli ortodossi di Germania hanno raccolto in un unico documento le principali feste liturgiche delle due tradizioni.
La Commissione congiunta della Conferenza episcopale tedesca e della Conferenza episcopale ortodossa in Germania, formata da vescovi e teologi, ha pubblicato, il 30 novembre scorso, i documenti elaborati in questi ultimi dieci anni sull’Anno liturgico nelle tradizioni dell’Oriente e dell’Occidente.
I documenti sono frutto di un intenso e regolare dialogo che si propone di promuovere e sviluppare ulteriormente le relazioni tra le due Chiese in Germania.
Nel periodo di dieci anni sono stati pubblicati quattro documenti che ora sono raccolti in un unico volume di oltre 180 pagine, allo scopo di far conoscere alle comunità cattoliche e ortodosse, ai rispettivi fedeli, e anche al pubblico interessato, la caratteristiche comuni e insieme le differenze tra le due tradizioni: in particolare la celebrazione della domenica, le feste del ciclo pasquale e natalizio, altre feste del Signore e quelle della Madre di Dio e dei Santi o altri aspetti importanti della fede cristiana.
La domenica. Il primo documento congiunto intitolato La domenica – Festa originaria dei cristiani, elaborato nel 2010, è il primo risultato del lavoro della commissione. La domenica è presentata come la prima originaria celebrazione della risurrezione e perciò è definita il giorno originario festivo dei cristiani. Un capitolo introduttivo propone alcune considerazioni riguardanti il rapporto tra la Chiesa e il tempo.
La Pasqua. Il secondo documento congiunto intitolato Pasqua – Festa principale della Chiesa in Oriente e Occidente (2012) presenta la celebrazione di questa festa nella tradizione dell’Oriente e dell’Occidente a partire dalla Quaresima e dal tempo di digiuno e di preparazione attraverso la celebrazione della “Grande Settimana” o “Settimana Santa”, e la celebrazione della Pasqua nella notte della veglia pasquale e il tempo pasquale fino alla Pentecoste. Vengono evidenziate oltre alle differenti caratteristiche e modalità di celebrazione, le fondamentali somiglianze presenti nelle due tradizioni. Infatti, in Oriente e in Occidente la Pasqua – ossia la passione-morte-risurrezione di Gesù – celebra insieme Colui che per tutti i cristiani è «la via, la verità e la vita (Gv 14,6).
Il Natale. Oltre alla Pasqua e alla Pentecoste, anche il Natale – la celebrazione dell’incarnazione di Dio in Gesù Cristo (2014) costituisce un’altra delle grandi feste della Chiesa. La commissione si è occupata intensamente nel terzo documento del problema di come questa festa si è formata nelle due tradizioni, dal periodo di preparazione, che in Occidente è chiamato Avvento in vista della nascita di Cristo il 25 dicembre, fino al tempo natalizio successivo in cui spicca l’Epifania o Teofania. Nella diversità di modalità, sia l’Oriente che l’Occidente esprimono la gioia del mistero di Dio, in cui questa festa è profondamente radicata.
Ma l’anno liturgico dell’Oriente e dell’Occidente comprende anche una varietà di altre feste che hanno un grande significato per la vita concreta di fede e nella devozione popolare. Queste feste sono dedicate a particolari avvenimenti delle vita di Cristo, e anche alle feste mariane e dei santi in cui, con particolari accentuazioni, si celebra l’azione salvifica di Dio in Gesù Cristo.
La stessa cosa vale per quelle feste che riguardano particolari aspetti della fede cristiana o particolari forme di devozione come, per esempio, la festa dell’esaltazione della croce. In tutte queste circostanze si tratta della manifestazione di Dio in Cristo Gesù.
La Madre di Dio e i santi. Celebrare Cristo con la Madre di Dio e con i santi (2017) è il titolo del quarto documento comune. I nostri documenti – sottolineano gli autori – fanno conoscere il profondo legame esistente nella teologia e nella pratica devozionale in Oriente e in Occidente. Molte feste sono radicate nelle due tradizioni e vengono spesso celebrate nel medesimo giorno. In particolare quelle della Madonna e dei santi, che toccano anche l’aspetto emotivo della persona. Spesso sono legate a consuetudini devozionali che hanno sovente forte carattere locale. Esse contribuiscono a dare ai fedeli un senso di appartenenza alle loro Chiese.
I singoli opuscoli, già pubblicati a se stanti, hanno certamente contribuito ad approfondire la percezione e la comprensione reciproca esistenti tra cattolici e ortodossi. Hanno incontrato una buona risonanza negli ambienti ortodossi e cattolici e anche al di fuori. Questo – scrivono i componenti della commissione – incoraggia il nostro lavoro. Perciò consegniamo ai cristiani e tutti i lettori e le lettrici interessati questa edizione completa dei quattro documenti L’anno liturgico nella tradizione dell’Oriente e dell’Occidente, con l’auspicio e l’augurio che abbia a trovare un’ampia accoglienza e così li aiuti a riscoprire e ad annunciare la forza trasformante del Vangelo.