Mentre in Europa occidentale si stanno vendendo migliaia di chiese, ormai inutilizzate, la chiesa ortodossa russa negli ultimi 30 anni – come riferisce la Fondazione viennese “Pro Oriente” – ha ristrutturato o costruito ex novo più di 30.000 chiese. Lo ha dichiarato nel corso della trasmissione televisiva “Chiesa e mondo” il metropolita Ilarion (Alfejev), responsabile degli affari esteri del Patriarcato di Mosca.
In Russia
«Noi – ha detto Ilarion – non ristrutturiamo o costruiamo nuove chiese per raggiungere un numero statisticamente impressionante di edifici, ma perché è la gente che lo vuole». Complessivamente, ha aggiunto, ci sono oggi 40.000 chiese ortodosse russe in 60 Stati. Se l’attività edilizia continuerà con questo ritmo, tra 25/30 anni il numero delle chiese ortodosse raddoppierà, raggiungendo nuovamente quello del 1914.
Non bisogna dimenticare – ha sottolineato Hilarion – che la costruzione o ristrutturazione della maggior parte delle chiese è finanziata dalla gente, «sia da quella semplice sia anche dagli imprenditori». «Le chiese – ha aggiunto – non vengono costruite per avere dei monumenti architettonici o artistici, ma per la gente che è là. In genere, all’inizio c’è una comunità che si riunisce in un garage o in un’officina per celebrare la liturgia. Da qui comincia la raccolta di denaro per la costruzione di una degna casa di Dio. Questo fatto dovrebbero ricordarselo quei critici che pensano che le nuove chiese o quelle ristrutturate rimarranno vuote.
Il patriarca Kirill, nella recente assemblea diocesana di Mosca, ha dichiarato che il numero delle chiese ortodosse nell’Eparchia moscovita, nel 2017, da 24 è salito a 1.154. Il clero è cresciuto da 23 a 1.711 membri, 26 sono i vescovi, 1.289 i preti e 396 i diaconi, Nel 2018, secondo i dati del patriarca, saranno ordinati per l’Eparchia di Mosca 33 nuovi preti. Kirill, sempre nella stessa circostanza, ha aggiunto che nella capitale russa ci sono attualmente 15 monasteri maschili con 1.029 monaci e 18 femminili con 970 monache.
In Ucraina
Passando all’Ucraina: a Kiev, il metropolita Onufrij (Berezovskij) durante l’assemblea diocesana ha affermato che nell’Eparchia ucraina della capitale ci sono attualmente 396 comunità parrocchiali, nella cura pastorale 777 preti e diaconi, e sono più di 1.000 i monaci e le monache in servizio. Il numero dei preti e dei diaconi nell’anno che sta per terminare è cresciuto di 19 unità e quello dei monaci e delle monache di 45. Delle 396 comunità parrocchiali, 163 si trovano nella capitale Kiev, 233 nelle regioni circostanti. Sempre secondo i dati del metropolita, nell’Eparchia di Kiev si trovano 13 monasteri maschili (compreso il famoso Pechersk Lavra o Monastero delle grotte) e 10 monasteri femminili. Inoltre, nove monasteri stauropegici, cioè direttamente dipendenti dal Patriarca.
Secondo i dati del ministero ucraino per il culto, la Chiesa ucraina-ortodossa autonoma del Patriarcato di Mosca ha complessivamente 12.653 comunità parrocchiali in tutto il Paese, mentre nei 208 monasteri vivono 4.807 monaci e monache. La Chiesa gestisce 3.986 scuole domenicali e 135 media (sia nel settore della stampa sia in quello elettronico).