“Non uno di meno. Per una scuola che include” è il titolo dell’iniziativa che si è svolta il 22 ottobre, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, per oltre 600 studenti delle scuole superiori milanesi, in occasione degli 80 anni dalle Leggi razziali (1938-2018). L’incontro si è svolto al Teatro Pime (via Mosé Bianchi 94, Milano).
Liliana Segre, espulsa dalla scuola elementare di via Ruffini a Milano «per la sola colpa di essere nata», ha portato la sua applauditissima testimonianza davanti ad un pubblico proveniente da diversi licei e istituti di Milano. «Un giorno del settembre 1938 – ha ricordato Liliana Segre, che aveva allora 8 anni – ho capito di essere ebrea. Io dovevo fare la terza elementare in via Ruffini e quel giorno di settembre eravamo a tavola e mio papà cercò di spiegarmi che c’erano delle nuove leggi per cui non avrei potuto tornare a scuola, ero stata espulsa. Così come ha detto Primo Levi: ci vollero le leggi razziste per farmi capire che ero ebrea».
Oltre alla senatrice, sono intervenuti Elisa Giunipero della Comunità di Sant’Egidio, lo storico Gadi Luzzato Voghera (Direttore del Centro di documentazione ebraica contemporanea), una studentessa del liceo classico Manzoni che ha letto i nomi degli studenti espulsi dalla sua scuola nel 1938. I canti del coro del Liceo classico Carducci hanno accompagnato lo svolgimento della mattinata.
Si è riflettuto anche sul presente, secondo l’insegnamento di Liliana Segre, che ha voluto che la parola indifferenza fosse scolpita a caratteri cubitali all’ingresso del Memoriale della Shoah di Milano.
Alcuni studenti hanno raccontato esperienze personali che li hanno portati a non essere indifferenti di fronte alle ingiustizie di oggi. In particolare, i giovani della Comunità di Sant’Egidio hanno raccontato l’impegno gratuito e volontario a favore dei bambini delle “Scuole della pace” e altri progetti per l’inclusione scolastica.
«Ne è emerso un quadro – commenta Elisa Giunipero della Comunità di sant’Egidio – in cui memoria, convivenza e solidarietà sono profondamente legate. I giovani possono oggi esprimere un senso nuovo e delle ragioni nuove del convivere ma per farlo c’è bisogno di conoscere la storia degli altri e sperimentare l’incontro con le vite degli altri».
La Comunità di Sant’Egidio è legata a Liliana Segre da un lungo rapporto di amicizia, da quando insieme hanno iniziato nel 1997 a fare memoria della deportazione degli ebrei da Milano, recandosi il 30 gennaio di ogni anno nei sotterranei della Stazione Centrale per cancellare il colpevole oblio caduto sui treni in partenza per i lager anche dalla nostra città.