“Sporco ebreo!”. L’insulto che ferisce l’amico di una liceale francese spinge i suoi genitori a interpellare un loro amico esperto di problematiche riguardanti il razzismo e l’antisemitismo, il sociologo Wieviorka, per l’appunto, direttore di studi all’École des hautes Études en sciences sociales di Parigi.
Il resoconto degli incontri tenuti è organizzato in nove capitoli, che tematizzano gli stereotipi più diffusi che concorrono al perpetuarsi di cliché negativi sugli ebrei, che non hanno alcun fondamento nella realtà, ma che si rinnovano e si rinfocolano a ogni piè sospinto. Le domande all’esperto sono dirette, precise, a bruciapelo. E le risposte sono oltremodo sintetiche, chiare e convincenti.
L’antisemitismo è una specie di razzismo contro una razza che non c’è, ma che è rivolto invece contro un popolo e una nazione. Il tema dell’antigiudaismo permette di chiarire le nozioni di ebreo e di sionista, con la ricostruzione sintetica della storia che ha portato alla creazione dello Stato di Israele. Non può mancare la trattazione dell’ossessione del complotto ordito nascostamente dalla cricca ebraica per impossessarsi delle leve del comando a livello mondiale.
L’antisemitismo porta a discutere delle ragioni di così tanto odio presenti in Hitler e nel nazismo. Altre tematiche sono lo Stato di Israele, il negazionismo e lo Shoah business, il nuovo antisemitismo, ecc. A un popolo di minoranza, con una propria religione, presente in stati nazionali ma con collegamenti internazionali, integrato ma non completamente integrabile viene addossato nel corso della storia la causa di ogni male, a partire dalla colpa iniziale dell’uccisione di Gesù.
L’accostamento all’usura e all’attaccamento ai soldi (senza riflettere sull’origine storica di questi fenomeni) è uno dei tanti cliché che si ripresentano continuamente. In vari passaggi si citano esplicitamente problematiche attinenti fatti e personaggi collegati strettamente al paese francese. Un libretto davvero interessante, che può chiarire tante problematiche. È da tener presente in gruppi informali di discussione e in particolare nell’ambiente scolastico e formativo in genere.