Gli orrori della guerra a Gaza hanno superato ogni limite e le vittime sono le popolazioni civili innocenti, israeliane e palestinesi. Oltre 1400 israeliani e 5000 palestinesi sono morti e altre migliaia di feriti o dispersi.
Sappiano che sono in corso trattative per un’azione umanitaria, annunciata da diversi mediatori e dalle parti in causa, per il rilascio dei prigionieri di guerra.
Diciamo basta morti!
- Cessate il fuoco immediato e rispetto per i diritti umani.
- Ci preme in particolare rivolgere un appello accorato e sentito ai capi di Hamas e di Jihad Islamica, per il rilascio immediato e senza condizioni di tutti i prigionieri civili nelle loro mani.
Tra di loro abbiamo un’amica della pace e della fratellanza fra i due popoli, Vivian Silver, che all’inizio di ottobre è stata tra le promotrici della marcia per la Pace di donne israeliane e palestinesi a Gerusalemme.
Invitiamo tutte le comunità arabe e musulmane e tutti gli intellettuali arabi e musulmani in Italia di affermare il valore superiore della vita umana e rilanciare un appello comune per un cessate il fuoco, il rilascio dei prigionieri civili e l’apertura di un vero processo di pace giusta, verso la soluzione dei due Stati.
Non c’è pace senza giustizia!
Questo articolo richiamava l’inizio degli orrori di Gaza. Siamo a quasi 40.000 morti; oltre 15.000 sono bambini. Il numero di coloro che sono rimasti irrimediabilmente invalidati si conta in decine di migliaia. Vengono bombardati campi profughi, vi sono prove di fosse comuni, di torture, fisiche ed evidentemente psicologiche. In una intervista recente la giornalista Rula Jebreal racconta con dovizia di particolari, citando le fonti, le orripilanti situazioni di cosa avviene nei confronti di nostri simili a Gaza. https://www.youtube.com/watch?v=znsvUl1xs7o Come possiamo, da uomini prima, da cristiani poi, non sentire un dolore insopportabile? Dobbiamo dire basta a qualsiasi forma di violenza, rinnovando l’ovvietà che violenza genera odio, il quale genera a sua volta altra violenza. Comincio a pensare che un conflitto nucleare che spazzi via questo marciume, sarebbe quasi auspicabile, così da finirla una volta per tutte. La disumanità di questa umanità è forse irrimediabile, anche per i più stoici ottimisti.