Burkina Faso: violenze contro i cristiani

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Nel nord del Burkina Faso si susseguono attacchi ai villaggi e le stragi di civili ad opera dei gruppi armati jihadisti, quale lo Jnim: a Barsalogho durante l’estate, con circa 600 civili morti, e nella diocesi di Fada N’Gourma, recentemente. L’esercito, dopo il golpe che ha portato al potere il militare “filorusso” Ibrahim Traoré, non si sta rivelando in grado di fermare le aggressioni, per la cui ragione aveva spodestato Paul Damiba. Qui la lettera del vescovo di Fada alle comunità cristiane cattoliche flagellate dal terrorismo. La traduzione dal francese è di padre Paolo Motta.

09 ottobre 2024

Cari sacerdoti, consacrati/e, fedeli laici,

In virtù del ministero del Verbo di Dio che si è fatto carne, ogni uomo è affidato alla sollecitudine materna della Chiesa. Perciò ogni minaccia contro la dignità dell’uomo e contro la sua vita non può che toccare il cuore stesso della Chiesa; non può che raggiungerla al centro della sua fede nell’incarnazione redentrice del Figlio di Dio nella sua missione d’annunciare il Vangelo della vita nel mondo intero e a ogni creatura.

Così è con profonda tristezza che mi rivolgo a voi in seguito all’attacco barbaro perpetrato domenica 6 ottobre nella parrocchia di Manni, nel settore nord della nostra diocesi di Fada N’Gourma. In questi momenti di dolore e lutto, voglio esprimere la mia più sincera compassione a tutte le famiglie addolorate. Mentre vi presentiamo le nostre condoglianze più sentite, preghiamo per la guarigione rapida e completa di tutti i feriti.

Questo attacco tragico è sopravvenuto alla vigilia della giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo, una giornata voluta da Papa Francesco. “Avrete tribolazioni nel mondo, ma abbiate fiducia, ho vinto il mondo”, ci dice Gesù.

È dunque il momento per me, al seguito di nostro Signore, di incoraggiarvi a non perdere la fiducia. Intensifichiamo le nostre preghiere e suppliche per la pace nel mondo, nella nostra zona, nel nostro paese, particolarmente nella nostra regione dell’Est.

Ai mezzi umani impiegati contro le forze del male che ci attaccano, nel fervore di questo mese del Rosario, invito tutti i figli e le figlie della diocesi a una novena di preghiera per la pace a Nostra Signora del Perpetuo Soccorso a partire da giovedì 10 ottobre 2024.

Preghiamo anche per coloro che si battono per riconquistare l’integrità del nostro territorio di fronte a questi attacchi condannabili, cioè le nostre Forze di Difesa e di Sicurezza e i Volontari per la Difesa della Patria. Vi invito a mantenere viva la vostra speranza in un domani migliore. “L’amico ama in ogni tempo, e nella sventura si mostra fedele”. Che la vostra carità si faccia creativa verso tutte le persone in necessità in questi tempi difficili. Siate per loro fratelli e sorelle!

Che Dio converta i cuori di pietra in cuori di carne e che Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e del Rosario ci ottenga dal suo Figlio Gesù una pace sincera e duratura.

Restiamo uniti nella preghiera, la fede la carità e la speranza

Pierre Claver Yenpaabu Malgo
Vescovo di Fada N’Gourma


Padre Domenico De Martino è missionario della Comunità di Villaregia a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Ci ha inviato questa sua breve testimonianza di lavoro nel mese missionario.

Oggi sono andato al mulino a prendere un po’ di mangime per i polli che abbiamo a casa. In effetti seguo anche un piccolo allevamento di polli che ci aiuta tra l’altro per l’auto sostentamento della comunità e ci permette di vivere ciò che la gente stessa vive nelle proprie case nel quotidiano.

Arrivato al mulino ho scorto lì un ragazzino che poteva avere 10 anni al massimo, che vi lavora. Dopo le prime battute, gli ho chiesto, visto che l’anno scolastico sta iniziando, perché non fosse a scuola. Il ragazzo che gestisce il mulino mi ha risposto che non va a scuola perché ha ripetuto più volte la seconda elementare e la mamma non vuole più mandarlo a scuola, «perché non ha la testa!».

Il ragazzo di nome Giosué (nome di fantasia) mi ha guardato con uno sguardo vispo e nello stesso tempo desideroso di ”un qualcosa di più”. Allora gli ho chiesto «ma tu vorresti andare a scuola?». Il ragazzo ha abbassato lo sguardo e mi ha detto «Vorrei!».

Ho parlato dunque col proprietario del mulino, pensando che fosse il fratello maggiore, ma non lo era. E anche lui – Fabrizio nome di fantasia – con uno sguardo pieno di speranza mi ha detto: «Anch’io vorrei andare a scuola, anche io vorrei frequentare». Al che gli ho chiesto: «ma tu sei grande, hai 35 anni, perché non sei andato a scuola?»; «perché i corsi serali che trovo sono cari per me». Perciò lo ha invitato a venire alla nostra scuola di alfabetizzazione Apprendere per la vita, che è iniziata proprio in questi giorni di ottobre.

La sera stessa, alla scuola alfabetizzazione, prendendo le iscrizioni, tra le tante persone che sono venute, ho rivisto Fabrizio che, con uno sguardo fiero e contento, mi ha detto: «Sono qui!». «Fabrizio che bello vederti, hai quindi deciso di iniziare la scuola!». E lui mi ha risposto: «Sì anche se il lavoro è duro, sento che questo è un nuovo inizio per la mia vita, non posso stare sempre nel mulino a macinare mais per la gente, ma non avanzare mai nella mia vita personale».

Così la nostra scuola di alfabetizzazione è cominciata anche quest’anno. Tanti sono quelli che si sono iscritti per la prima volta e c’è già tanta frenesia, tanta gioia di iniziare nelle varie classi, dalla prima elementare alla sesta!

Buon anno scolastico a tutte le mamme, papà e giovani che sognano un futuro diverso. E Giosuè? Vediamo se riusciamo a fare cambiare idea alla mamma perché creda in lui. Pregate per noi.

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