Padre Paolo Motta, missionario della Comunità di Villaregia (già presente su SettimanaNews) ci ha inviato una “cartolina” di aggiornamento sulla situazione in Burkina Faso.
Circa il momento politico in Burkina Faso
Mentre la strategia del Capo di Stato militare, Ibrahim Traoré sembra dare qualche frutto in termini di riconquista del territorio ai jiahadisti, le rotatorie e gli incroci della capitale Ouagadougou − da quel che vedo − sono diventate il luogo privilegiato di una propaganda in cui sventolano insieme 4 bandiere: quella del Burkina, del Mali, del Niger e della Russia, quale ideale corolla della alleanza anticolonialista che marca la speranza di una nuova fase in questo angolo d’Africa. La lingua francese, per contro, significativamente, è stata ridotta dal rango di lingua ufficiale a lingua di lavoro, affiancata, in ciò, all’inglese, per mera esigenza.
Circa il momento ecclesiale in Africa
È notevole la reazione che sto notando da parte dei vari episcopati nazionali africani − compreso il nostro qui − alla Dichiarazione pontificia Fiducia supplicans, tutti fortemente imbarazzati per la possibilità concessa di benedire, sia pure a molte condizioni, le coppie omosessuali. Queste Chiese si sentono, così, molto esposte al vilipendio da parte dei protestanti e degli islamici, a motivo di tale decisione. Perciò stanno manifestando l’impossibilità di benedire le coppie irregolari nei rispettivi Paesi per non dare motivo di scandalo.