Secondo il recente sondaggio Gallup sulla religione, sono sempre meno i cattolici statunitensi che si identificano con la loro Chiesa. Sono battezzati, ma raramente si vedono alla messa o nella vita della comunità cristiana. I ricercatori hanno identificato diverse ragioni che stanno alla base di questo fenomeno.
La percentuale dei cattolici battezzati negli Stati Uniti che si considerano membri della Chiesa è diminuita di quasi il 20% negli ultimi 20 anni. Il dato risulta da uno studio pubblicato lunedì 29 marzo dall’Istituto di sondaggi USA Gallup. Complessivamente, solo un intervistato su due ha dichiarato di appartenere ad una comunità religiosa.
Mentre nel sondaggio dal 1998 al 2000, il 76% degli intervistati cattolici si identificava con la propria Chiesa, l’attuale sondaggio dal 2018 al 2020, indica al 58% il loro numero. Ciò significa che la percentuale dei cattolici sta diminuendo più del doppio rispetto alle altre denominazioni cristiane.
Secondo i sondaggi, ciò si riscontra anche nei dati riguardanti la frequenza della chiesa domenicale raccolti in una rilevazione separata: mentre il 75% dei cattolici partecipava regolarmente alla messa a metà degli anni ’50, la cifra è scesa al 39% nell’ultimo sondaggio del 2014-2017.
Allo stesso tempo, sta diminuendo anche il numero di cittadini statunitensi che dichiarano di appartenere ufficialmente a una qualsiasi comunità religiosa. Mentre la proporzione era rimasta, tra il 1940 e il 2000, relativamente costante al 70%, il valore è sceso in modo significativo all’ingresso nel nuovo millennio. Con il 47%, i dati attuali rappresentano un nuovo minimo. Siccome solo il 2% circa degli americani è ebreo e l’1% musulmano, i dati riguardano principalmente le Chiese cristiane, di cui la Chiesa cattolica è la comunità più numerosa.
I sondaggisti attribuiscono il declino al cambio generazionale. Mentre la generazione nata prima del 1946 e i baby boomer (figli del boom demografico del dopoguerra), nati cioè tra il 1946 e il 1964, si identificavano ancora con la loro religione tra il 66 e 58%, il valore per i millennial, nati tra il 1981 e il 1996, è invece significativamente inferiore al 36%.
Per la Generazione Z, nata intorno al 2000, non ci sono ancora dati significativi sufficienti, ma i ricercatori presumono che la tendenza al ribasso continuerà anche in questa fascia di età.
D’altra parte, il declino legato all’età va di pari passo con l’aumento dei cosiddetti nones, cioè di quelle persone che non appartengono a nessuna comunità religiosa o che non hanno alcun rapporto con la religione. La percentuale degli intervistati è passata dall’8 al 21% tra il 2000 e il 2020.
L’istituto di sondaggio Gallup conduce un’indagine pluriennale sull’affiliazione religiosa tra gli americani alla fine di ogni decennio. Secondo l’istituto, oltre 6.000 persone hanno preso parte all’ultima indagine tra il 2018 e il 2020. Molti avrebbero perso il contatto con la Chiesa durante il lockdown.
«Abbiamo infrastrutture per una Chiesa che non esiste più»: i ricercatori ritengono che il numero di coloro che frequentano la chiesa diminuirà ancora di più a causa della pandemia, con effetti sulla struttura e sulla vita di fede (Washington, 30 marzo 2021).