Da alcuni anni, grazie soprattutto alla biografia best seller scritta da Eric Metaxas, vita e opera di Dietrich Bonhoeffer sono state ideologicamente rilette per farne un paladino della nuova destra evangelicale americana – e di Donald Trump. Un gruppo di teologi tedeschi e americani ha pubblicato ieri sulla Zeit una lettera contro questa forma di appropriazione indebita del grande teologo luterano. Oggi sono pubblicamente intervenuti anche i familiari e gli eredi di Dietrich Bonhoffer, con una lettera firmata da quasi tutti i componenti della famiglia che qui pubblichiamo in traduzione italiana.
Siamo sconcertati nel vedere come l’eredità di Dietrich Bonhoeffer venga sempre più distorta e strumentalizzata da antidemocratici, xenofobi e agitatori religiosi di estrema destra.
Come discendenti diretti dei sette fratelli del teologo e combattente della resistenza giustiziato dai nazisti, possiamo testimoniare, sulla base della tradizione familiare, che egli era un filantropo amante della pace e di mentalità liberale. Non si sarebbe mai visto vicino ai movimenti violenti e di estrema destra che oggi cercano di appropriarsi di lui. Al contrario, avrebbe criticato proprio questi atteggiamenti.
Una figura chiave in questo abuso è Eric Metaxas, la cui biografia di Bonhoeffer, pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti nel 2010, ha venduto milioni di copie. In essa, presenta una visione distorta della vita di Bonhoeffer trasformandolo in un pio evangelicale.
Ora, divenuto un sostenitore radicale di Trump, Metaxas paragona regolarmente il presidente degli Stati Uniti Biden a Hitler, parla di «guerra totale» e pubblica foto con una pistola sulla Bibbia: «Così possiamo finalmente vedere chiaramente che Biden è il nostro Hitler. Nel 1933-1934. Si veda il mio libro su Bonhoeffer per i dettagli. I paralleli sono sconcertanti e sempre più evidenti. Pregate per questa nazione. PREGATE».
La casa di produzione evangelicale di destra Angel Studios, che si è assicurata i diritti per un nuovo film su Bonhoeffer, lo sta pubblicizzando su X: «La battaglia contro la tirannia inizia ora. Guardate Bonhoeffer: Pastore. Spia. Assassino». Nell’immagine di accompagnamento, Dietrich Bonhoeffer impugna una pistola. Questo film biografico, che stravolge la storia e stilizza Bonhoeffer in un santo evangelicale, uscirà nei cinema subito dopo le elezioni presidenziali statunitensi.
Dietrich Bonhoeffer non era un combattente solitario. La famiglia Bonhoeffer visse e lavorò a stretto contatto durante questo periodo. Il fratello di Dietrich, Klaus, e i cognati Hans von Dohnanyi e Rüdiger Schleicher furono giustiziati come Dietrich perché erano attivi nella resistenza.
Erano spinti dalla ricerca della verità, dalla sincerità, dall’umanità e dalla lotta per la libertà, lo stato di diritto e la democrazia. Il fervore religioso, il nazionalismo, il militarismo e la cieca obbedienza furono rifiutati con decisione. Chiunque invochi Dietrich Bonhoeffer per giustificare iniziative antidemocratiche e xenofobe è disinformato o malintenzionato.
La crescente banalizzazione e il travisamento dell’eredità di Bonhoeffer hanno favorito questo abuso. Era un pensatore poliedrico, che si occupava principalmente di questioni etiche. A differenza della maggior parte dei tedeschi, non ha chiuso gli occhi di fronte all’emarginazione, all’oppressione e allo sterminio di massa.
Estrapolate dal loro contesto, degradate a detti pietistici e a pathos resistenziale, le citazioni di Bonhoeffer sono degenerate in brani che oggi vengono utilizzati da molti: dal Progetto 2025 – la proposta di programma della Heritage Foundation per Trump – all’estremista di destra tedesco Höcke, le cui intenzioni contraddicono diametralmente i pensieri e le azioni di Bonhoeffer.
I teologi e gli storici che hanno studiato a fondo Dietrich Bonhoeffer e il suo ambiente hanno rilasciato da anni dichiarazioni chiare contro questa appropriazione, da ultimo pochi giorni fa. Ne siamo grati.
Noi discendenti possiamo raccontare lo spirito tramandato in famiglia. Siamo cresciuti sentendo parlare e discutendo molto della resistenza al nazionalsocialismo, dei suoi motivi e delle sue conseguenze. Sullo sfondo dell’aumento a livello mondiale dell’intolleranza, dell’antisemitismo, del razzismo e della xenofobia, del nazionalismo e delle tendenze autoritarie, è importante per noi fare chiarezza con il pubblico: per tutta la sua vita Dietrich Bonhoeffer ha lottato contro uno spirito bieco, contro la mancanza di libertà e contro l’emarginazione.
Il fatto che gli odierni nemici della libertà strumentalizzino la vita e l’opera di Dietrich Bonhoeffer per giustificare le loro posizioni, è qualcosa di insuperabile in termini di cinismo. Non convinceremo questi demagoghi.
Ma ci rivolgiamo soprattutto agli elettori americani: non fatevi ingannare, guardate bene la storia, solo insieme e nello spirito della libertà e dell’amore per il prossimo risolveremo i nostri problemi. Questo è esattamente ciò che Dietrich Bonhoeffer rappresenta.
