In quello che potrebbe essere il più grande ritorno politico nella storia degli Stati Uniti, l’ex presidente Donald J. Trump tornerà alla Casa Bianca. Trump ha riconquistato la presidenza contro la vicepresidente Kamala Harris, che ha avuto a disposizione tre mesi scarsi per presentare la sua candidatura al popolo americano.
La corsa alla presidenza di Trump è stata ostacolata da quattro incriminazioni. Diventerà la prima persona condannata per un reato ad assumere la carica. Anche la Camera dei Rappresentanti ha messo sotto impeachment Trump due volte durante il suo precedente mandato, che è stato definito un fascista da alcuni che hanno lavorato con lui durante la sua precedente amministrazione.
Tuttavia, grazie a una campagna che ha fatto perno sull’inflazione e promesso un giro di vite sull’immigrazione, Trump ha ottenuto abbastanza voti per reclamare lo Studio Ovale.
“È ora di lasciarci alle spalle le divisioni degli ultimi quattro anni. È tempo di unirsi” – ha detto Trump a una folla di sostenitori riuniti in un centro congressi a West Palm Beach dopo che alcuni organi di stampa avevano dato la vittoria a suo favore. “Dobbiamo mettere il nostro Paese al primo posto almeno per un po’ di tempo. Dobbiamo sistemarlo”.
L’appello all’unità potrebbe essere prematuro, visto il tenore della campagna elettorale. Quali sono gli spunti pertinenti per un pubblico cattolico?
L’immigrazione
Come nelle sue precedenti campagne presidenziali, Trump ha nuovamente posto l’accento sull’applicazione della legge sull’immigrazione. Questa volta ha assicurato che avrebbe deportato 10 milioni di immigrati senza documenti se fosse stato eletto. Durante l’unico dibattito con la Harris, Trump ha affermato che gli haitiani di Springfield, Ohio, mangiavano gli animali domestici dei loro vicini.
Per tutta la campagna elettorale Trump si è concentrato sulle storie di crimini violenti commessi da immigrati privi di documenti, piuttosto che sulle cause che spingono gli immigrati verso nord e sul contributo che essi danno alla società americana.
Per decenni, i vescovi statunitensi hanno difeso gli immigrati. La loro campagna Giustizia per gli immigrati cerca di creare “una cultura dell’accoglienza in cui tutti gli immigrati siano trattati con rispetto e dignità”.
Il cambiamento climatico
Quando si parla di cambiamenti climatici, Trump è quantomeno scettico. Nel 2009, come privato cittadino, Trump ha espresso il suo sostegno agli sforzi per frenare il cambiamento climatico, ma nel 2014 ha definito il riscaldamento globale una “costosa bufala”.
Quando gli è stato chiesto di parlare del cambiamento climatico durante il dibattito con Harris, Trump ha ignorato la domanda e ha invece parlato di posti di lavoro nel settore manifatturiero. Durante l’intervista di tre ore con il conduttore di podcast Joe Rogan, Trump ha riconosciuto con riluttanza le preoccupazioni per l’ambiente, ma ha rapidamente cambiato argomento.
“Durante i nostri quattro anni abbiamo avuto l’aria e l’acqua più pulite” – ha detto. “Io la vedo in modo diverso. Io dico aria e acqua. Ricordate questo. Costa molto di più fare le cose in modo pulito dal punto di vista ambientale. La Cina non fa nulla”.
Nella sua storica enciclica Laudato Si’ del 2015 papa Francesco ha messo in guardia da “uno straordinario cambiamento climatico e da una distruzione senza precedenti degli ecosistemi, con gravi conseguenze per tutti noi”. Il papa ha esortato le persone di buona volontà a impegnarsi in “un dialogo che possa aiutarci a sfuggire alla spirale di autodistruzione che attualmente ci travolge”.
Aborto e fecondazione in vitro
Durante il suo primo mandato, Trump ha nominato tre giudici alla Corte Suprema che hanno tutti votato per rovesciare la sentenza Roe v. Wade. L’aborto è diventato questione di competenza degli stati. Tuttavia, durante la campagna elettorale Trump ha preso le distanze dalla sua precedente posizione a favore della vita.
La piattaforma del Partito Repubblicano per il 2024, ad esempio, menziona l’aborto solo una volta. Il partito ha detto che si sarebbe opposto all’aborto tardivo e che avrebbe sostenuto la fecondazione in vitro.
La Chiesa cattolica, in accordo con la sua convinzione che la vita umana inizia al momento del concepimento, si oppone alla fecondazione in vitro e all’aborto.
Il secondo vicepresidente cattolico
Trump ha scelto J.D. Vance, senatore americano dell’Ohio, come compagno di corsa. Il vicepresidente eletto Vance sarà il secondo cattolico a ricoprire questo ruolo dopo Joe Biden. Dal 2008, un cattolico è stato vicepresidente o presidente in quattro amministrazioni su cinque.
Vance, convertito al cattolicesimo, si è imposto all’attenzione nazionale per il suo libro di memorie Hillbilly Elegy del 2016. In precedenza si era descritto come un “mai Trump” ed è stato eletto al Senato degli Stati Uniti nel 2022.
Il vicepresidente eletto, che non esita a condividere la sua appartenenza religiosa, si è tuttavia allontanato dalla posizione della Chiesa cattolica sull’immigrazione. In precedenza Vance aveva espresso il desiderio che l’aborto fosse illegale, ma di recente ha cambiato idea e ora sostiene l’accesso alle pillole abortive e al FIV.
Il voto cattolico
Anche se imperfetti, gli exit poll possono aiutarci a capire le tendenze degli elettori. Gli exit poll indicano che i cattolici hanno preferito Trump alla Harris: 56% al primo 41% per cento alla seconda.
Trump ha ottenuto il 45% dei voti dei latinos, rispetto al 54% della Harris. La differenza è più pronunciata se si considera il genere: il 54% degli uomini latini ha appoggiato Trump e il 61% delle donne latine ha sostenuto Harris.
Il sondaggio ha anche rilevato tendenze prevedibili sui temi. Coloro che sono favorevoli alla legalizzazione dell’aborto in tutti o nella maggior parte dei casi hanno sostenuto in modo schiacciante la Harris; mentre coloro che ritengono che debba essere illegale nella maggior parte o in tutti i casi hanno favorito Trump.
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Trump è sopravvissuto a due attentati quest’anno, i cui resoconti sono diventati parte integrante dei suoi comizi. Nel suo discorso di accettazione di ieri sera ha fatto nuovamente riferimento a essi.
“Hanno detto che molte persone mi hanno detto che Dio ha risparmiato la mia vita per una buona ragione: quella di salvare il nostro Paese e riportare l’America alla grandezza. E ora porteremo a termine questa missione insieme”.
Nelle settimane a venire, gli americani elaboreranno i risultati di questa storica elezione. Se gli exit poll sono attendibili, i cattolici hanno avuto un ruolo fondamentale nell’elezione di Trump a un secondo mandato. Nei prossimi anni vedremo se faranno anche la loro parte nel chiedere conto a Trump, e agli altri eletti, delle sue scelte politiche.
- Pubblicato sulla rivista America.