Il vaso di Pandora della Corte Suprema americana

di:

uscourt11

La sentenza della Corte Suprema americana ha introdotto il principio senza precedenti che qualsiasi Presidente degli Stati Uniti può legalmente sovvertire le istituzioni. Ha cambiato gli Stati Uniti e i termini della loro competizione con Russia e Cina.

La sentenza ha aperto un vaso di Pandora per gli Stati Uniti e per il mondo? Guardando la situazione da Roma, tutto appare molto sconcertante e può far nascere pensieri machiavellici.

La Corte Suprema ha stabilito lunedì scorso che l’ex presidente Donald J. Trump ha diritto a un certo livello di immunità da eventuali denunce penali; una decisione che potrebbe ritardare il suo processo per complotto teso a sovvertire le elezioni del 2020.

Ne è seguita una raffica di critiche pubbliche; eccone solo alcuni esempi:

«Lunedì la super maggioranza conservatrice della Corte Suprema ha modificato radicalmente la democrazia americana, concedendo al Presidente un’immunità ampia e inedita quando lo si arma del potere della sua carica per scopi corrotti, violenti o di tradimento. Questo scudo quasi insormontabile contro i procedimenti giudiziari per i crimini commessi durante il mandato stravolge la struttura del governo federale, elevando la presidenza a uno status di re al di sopra degli altri rami» (qui).
«La decisione odierna di concedere agli ex Presidenti l’immunità penale ridisegna l’istituzione della Presidenza. Si fa beffe del principio, fondamentale per la nostra Costituzione e il nostro sistema di governo, che nessun uomo è al di sopra della legge. Basandosi su poco più che la sua saggezza forviata di una necessità di “un’azione coraggiosa e senza esitazioni”… la Corte concede all’ex Presidente Trump tutta l’immunità che aveva chiesto e anche di più… Il principale risultato della decisione odierna è che tutti gli atti ufficiali di un Presidente, definiti a prescindere dal movente o dall’intenzione, hanno diritto a un’immunità che è “almeno… presuntiva”, e molto probabilmente “assoluta”» (qui).
«La Costituzione, dopo tutto, afferma che il presidente “sarà il comandante in capo dell’esercito e della marina degli Stati Uniti”. Quindi, se l’autorità presidenziale è “conclusiva e preclusiva” quando i presidenti esercitano i loro poteri costituzionalmente garantiti, la Corte sembra aver stabilito che sì, Trump può ordinare ai militari di assassinare uno dei suoi avversari politici. E non gli può essere fatto nulla per questo» (qui).
Il consigliere e ideologo di Trump, Steve Bannon, aveva appena dichiarato: «Progetto 2025 e altri stanno lavorando per concentrarsi immediatamente sull’immigrazione, sulle guerre di lungo termine e sulla questione fiscale e finanziaria. E contemporaneamente la decostruzione dello Stato amministrativo e la distruzione completa e totale dello Stato profondo. Nei primi 100 giorni – sarà diverso dal 2016 – avremo 3.000 incaricati politici pronti a partire» (qui).

Il 1° luglio, in un discorso televisivo, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha raccolto la sfida e ha descritto la sentenza come un “pericoloso precedente”. Biden ha affermato che la sentenza mina lo “Stato di diritto” e rappresenta “un terribile disservizio” per gli americani.

Pertanto, questo è il problema ora: cosa impedisce a Biden di agire contro i piani di Trump per sovvertire gli Stati Uniti? Biden potrebbe giustificare le sue azioni “per salvare la Repubblica” ed essere indenne da conseguenze giudiziarie. Si potrebbe obiettare che, poiché i Democratici rischiano di perdere il voto, se Biden non agisse potrebbe aprire una dittatura; se lo fa, l’America non sarà più la stessa.

Quindi, la sentenza ha già cambiato profondamente l’America. Se Biden non agisce, quali garanzie ci sono che Trump, o qualsiasi altro futuro presidente, non lo faccia? Per dirla con Mao, il Presidente degli Stati Uniti è ora “wu fa, wu tian“: non è vincolato da alcuna legge o autorità superiore.

Tra il 2015 e il 2016, dopo una serie di conversazioni con Angelo Codevilla, conclusi che Trump avrebbe vinto. All’inizio del 2020, quando notai che Trump stava sottovalutando il COVID-19, pensai che avrebbe perso. Allora, se dopo la sconfitta avesse ammesso la vittoria di Biden, ora potenzialmente potrebbe essere di nuovo presidente. Trump che in sostanza afferma: “Se non vinco, Biden ha truccato le elezioni”, distrugge qualsiasi senso di democrazia e mina le forze più importanti degli Stati Uniti: il suo sistema e i suoi valori.

La sentenza della Corte Suprema ha aperto le porte al timore che l’America possa essere persa in caso di vittoria di Trump.

I seguaci di Trump sostengono che, nel 2020, ci sono stati brogli elettorali. Ma i brogli elettorali esistono da quando si vota; nell’Antica Grecia, alcuni ritenevano che il sorteggio fosse più equo del voto. Kennedy fu eletto tra sospetti di brogli elettorali, ma Nixon concesse la sconfitta. La prima vittoria elettorale di Bush Junior non era troppo chiara, ma Gore si arrese. La posta in gioco è il sistema e i valori che esso proietta in tutto il mondo. Senza di esso, i leader americani sarebbero come tutti gli altri, e il presidente russo Vladimir Putin o il presidente cinese Xi Jinping potrebbero essere considerati migliori di Biden o Trump messi insieme. Senza questo sistema, Putin o Xi Jinping potrebbero minare l’America e mettere il mondo sottosopra.

La Corte Suprema ha considerato appieno le ampie implicazioni della sua sentenza? Il giudizio concede un assegno in bianco a Biden che, nel fine settimana, stava considerando di ritirarsi dalle elezioni a causa della sua cattiva performance nel dibattito con Trump.

Eppure ora, finché non si dimette dalla carica, Biden può fare quello che vuole. Questo potrebbe durare per un tempo imprecisato: sette mesi se non viene rieletto, oppure quattro mesi, seguiti da altri quattro anni con la rielezione. A quel punto, se le azioni di Trump del 6 gennaio non sono considerate un’insurrezione, anche le azioni future di Biden non potranno essere giudicate. In altre parole, Trump, per salvarsi da un pericolo relativamente piccolo, si è aperto a un pericolo molto più grande. Cosa gli succederà se Biden deciderà di agire in base ai nuovi poteri conferitigli dalla Corte Suprema? Perché Biden non dovrebbe impedire un piano pubblicamente annunciato per sovvertire le istituzioni americane, come descritto da Bannon? Non farlo sarebbe una violazione dei suoi doveri.

Essendo vecchio e fragile, Biden potrebbe persino essere una migliore garanzia per la democrazia negli Stati Uniti, poiché è improbabile che prolunghi la sua presa sul potere dopo i prossimi quattro anni. Non si tratta di semplici scenari ipotetici, ma di realtà. La Corte Suprema ha dato a Biden uno strumento incredibile e senza precedenti. Sarà criticato a prescindere dall’uso che ne farà. Pertanto, potrebbe scegliere solo il male minore. Allora, forse, inizierà un percorso per ripristinare i valori e la democrazia degli Stati Uniti.


A Pandora’s Box for the Supreme Court

The ruling introduced the unprecedented principle that any US President can legally subvert the institutions. It has changed the US and the terms of its competition with Russia and China

Did the Supreme Court ruling open a Pandora’s box for the United States and the world?

The Supreme Court ruled on Monday that former President Donald J. Trump is entitled to some level of immunity from criminal prosecution, a decision that may effectively delay the trial of the case against him on charges of plotting to subvert the 2020 election.

A flurry of public criticisms ensued; here are just a few samples:

“The Supreme Court’s conservative supermajority fundamentally altered American democracy on Monday, awarding the President a sweeping and novel immunity when he weaponizes the power of his office for corrupt, violent, or treasonous purposes. This near-insurmountable shield against prosecution for crimes committed while in office upends the structure of the federal government, elevating the presidency to a king-like status high above the other branches.”[1]

“Today’s decision to grant former presidents criminal immunity reshapes the institution of the Presidency. It makes a mockery of the principle, foundational to our Constitution and system of Government, that no man is above the law. Relying on little more than its own misguided wisdom about the need for “bold and unhesitating action” by the President… the Court gives former President Trump all the immunity he asked for and more … The main takeaway of today’s decision is that all of a President’s official acts, defined without regard to motive or intent, are entitled to immunity that is “at least … presumptive,” and quite possibly “absolute.”[2]

“The Constitution, after all, states that the president “shall be commander in chief of the Army and Navy of the United States.” So, if presidential authority is “conclusive and preclusive” when presidents exercise their constitutionally granted powers, the Court appears to have ruled that yes, Trump could order the military to assassinate one of his political opponents. And nothing can be done to him for it.”[3]

Trump’s advisor and ideologue Steve Bannon had just declared:[4]

“Project 2025 and others are working on it — to immediately focus on immigration, the forever wars and on the fiscal and the financial. And simultaneously the deconstruction of the administrative state, and going after the complete, total destruction of the deep state. In the first 100 days — this is going to be different than ’16 — we will have 3,000 political appointees ready to go.”

On July 1st in a televised speech US president Joe Biden took up the challenge and described the ruling as a “dangerous precedent”. Biden said the judgement undermined the “rule of law” and was “a terrible disservice” to Americans.

Therefore, this is a problem now: What’s to stop Biden from acting against Trump’s plans to subvert the US? Biden might justify his actions “to save the Republic” and go scot-free. One could argue that, as the Democrats risk losing the vote, if Biden doesn’t act, he could usher in a dictatorship; if he does, America won’t be the same again.

So, the ruling has already deeply changed America. If Biden doesn’t act, what guarantees are there that Trump, or any other future president, won’t do it either? As Mao might put it, the US president is now “wu fa, wu tian“—bound by no law or higher authority.

Between 2015 and 2016, after a series of conversations with Angelo Codevilla, I concluded that Trump would win. In early 2020, when I saw that Trump was underestimating COVID-19, I believed he would lose. If, after the loss, he had conceded defeat, he could potentially be president again now. Trump’s statement, essentially arguing, “If I don’t win, Biden rigged the elections,” destroys any sense of democracy and undermines the US’s most significant assets—its system and values.

The Supreme Court ruling has opened the gates to fears that America could be lost if Trump wins.

Trump’s followers argue there was vote rigging in 2020. But vote shenanigans have existed since voting began; in Ancient Greece, some believed drawing lots was fairer than voting. Kennedy was elected amid suspected vote-rigging, but Nixon conceded. Bush Junior’s first election win was not too clear, yet Gore conceded. What is at stake is the system and the values it projects worldwide. Without it, American leaders would be like any other, and Russian President Vladimir Putin or Chinese President Xi Jinping might be considered better than Biden or Trump combined. Without that system, Putin or Xi Jinping could undermine America and turn the world upside down.

Did the Supreme Court fully consider the broad implications of its ruling? It grants a blank check to Biden, who, over the weekend, was considering withdrawing from the election due to his poor performance in the debate with Trump.

Yet now, until he steps down from office, Biden could do whatever he wants. This could last for an unspecified time—seven months if not re-elected, or four months, followed by four more years with re-election. Then, if Trump’s January 6 actions are not considered insurrection, Biden’s future actions won’t be judged as such either. In other words, Trump, to save himself from a relatively small danger, opened himself up to much larger jeopardy. What will happen to him if Biden decides to act on his new powers granted by the Supreme Court?

Why shouldn’t Biden prevent a publicly announced plan to subvert American institutions, as detailed by Bannon? It would be a dereliction of his duties not to.

Being old and frail, Biden might even be a better guarantee of democracy in the US, as he is unlikely to extend his hold on power after the next four years. These are not mere hypothetical scenarios; they are realities. The Supreme Court has handed Biden an incredible and unprecedented instrument. He will be criticized regardless of what he chooses to do with it. Thus, he may only choose the lesser evil. Then, perhaps it’ll start a path to restore US values and democracy.


[1] https://slate.com/news-and-politics/2024/07/supreme-court-john-roberts-opinion-trump-immunity-nightmare.htm

[2] https://nymag.com/intelligencer/article/supreme-court-gives-trump-permission-to-stand-above-law.html

[3] https://www.vox.com/scotus/358292/supreme-court-trump-immunity-dictatorship

[4] https://www.nytimes.com/2024/07/01/opinion/steve-bannon-trump.html

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