Fra le molte tonache che svolazzano attorno a Vladimir Putin si è aggiunta quella di mons. Carlo Maria Viganò, ex segretario del Governatorato vaticano, ex nunzio a Washington ed ex moralizzatore. Nei giorni scorsi si è fatto presente in occasione della fondazione del Movimento internazionale dei russofili (Mosca, 14 marzo), dove non ha fatto mancare il suo saluto.
Alla corte dei miracoli dei 90 sostenitori, provenienti da 40 paesi, hanno partecipato il sovranista K. Malofeev, il bulgaro N. Malinov, l’attore S. Seagal, il nipote di Charles de Gaulle, la nobildonna siciliana Vittoria Alliata di Villafranca. Al museo Puškin era presente il ministro degli esteri Sergej Lavrov con un messaggio di Putin. Ai partecipanti non è mancato il saluto del patriarca di Mosca, Cirillo.
Mons. Viganò, dopo aver fiancheggiato il tradizionalismo cattolico americano contro Francesco (il caso Mc Carrik e l’accordo Cina-Vaticano), è diventato l’alfiere dell’ex presidente USA, Trump, e un convinto sostenitore delle teorie complottiste del movimento QAnon. Liquidata la pandemia come una «farsa», in un documento del maggio 2020 ha argomentato il progetto politico mortifero dello «stato profondo» (Deep State), anche per la guerra in Ucraina.
Nel suo messaggio ai russofili, Viganò è tornato a proporre la Russia come «ultimo baluardo della civiltà contro la barbarie» e il progetto di colonizzazione mondiale di NATO, ONU, OMS, Fondo monetario e fondazioni varie (Soros, Schwab, Bill Gates). Queste forze − ha sostenuto il presule − perseguono «l’instaurazione di una tirannide infernale in cui l’odio verso Dio e verso l’uomo creato a sua immagine, la malattia, la morte, l’ignoranza, la povertà, la violenza, l’egoismo, la corruzione regnano incontrastate». Insomma, «il regno dell’Anticristo».
Difficile prevedere dove lo porterà la spinta apocalittica e complottista. Mancherebbe solo la Cina di Xi Jinping.
Consiglio di leggere l’articolo “The Bishops and the Madman” su Where Peter is, sito che da anni denuncia la discesa nella paranoia dell’ex nunzio, diventato famoso per avver accusato i medici di assassinare le persone negli ospedali per gonfiare i numeri dei morti Covid. Ricordo anche un’altra sua dichiarazione fantascientifica:
“Vostra Eminenza saprà che l’uso di queste tecnologie con nanostrutture autoassemblanti di ossido di grafene sono state brevettate anche allo scopo di consentire il tracciamento e il controllo remoto dei soggetti, in particolare al fine di monitorare i parametri vitali del paziente, connesso al cloud tramite il segnale bluetooth emesso da queste nanostrutture”.
Mons Viganò ormai è un vecchietto sempre più separato dalla realtà, a causa dell’età e della lunga frequentazione di siti tradizionalisti e complottisti. Criminali sono tutti coloro che usano questo anziano in difficoltà per i loro loschi fini e per fargli fare queste dichiarazioni imbarazzanti