In occasione del centenario delle apparizioni di Fatima, abbiamo pensato di dedicare l’anno pastorale (settembre 2016 – novembre 2017) ad una riflessione e approfondimento della dottrina cattolica sulla Madonna e della pietà mariana.
Il punto centrale di quest’anno era stato fissato per il 13 maggio, centenario dell’inizio delle apparizioni e, in questo giorno, avremmo fatto la consacrazione del Vicariato di Arabia del Nord al Cuore Immacolato di Maria, come la Madonna aveva chiesto a Lucia di Fatima.
Perché questa consacrazione non fosse solo la solita preghiera, era stata preparata da varie iniziative, dal settembre 2°16 fino al 13 maggio di quest’anno.
Cè stata anzitutto la lettera pastorale annuale – datata 2 settembre 2016 –in cui è stata esposta la dottrina della Chiesa cattolica sulla Madonna, basandosi soprattutto sulla Marialis cultus di Paolo VI. Così pure sono state organizzate visite della Madonna ad ogni famiglia. Là dove ogni culto non islamico è proibito, abbiamo trasportato da una casa all’altra soltanto un’immaginetta. Queste visite della Madonna sono state accolte molto bene da tutti i fedeli e c’è stata una risposta generale entusiasta all’iniziativa.
Una preghiera è stata recitata ogni giorno in tutte le Messe, dopo la preghiera dopo la Comunione, per ottenere la grazia di una buona preparazione alla consacrazione che sarebbe avvenuta il 13 maggio 2017. Ripetutamente sono stati invitati I fedeli a recitare ogni giorno il Rosario.
Il 13 maggio è stata celebrata alla sera una sola messa in tutte le parrocchie e in tutti gli Stati che formano il Vicariato di Arabia del Nord. Dappertutto c’è stata una partecipazione straordinaria della gente. Ogni parrocchia ha notato anche molte persone che venivano in chiesa molto raramente. La Madonna aveva attirato molti cuori.
Ma l’aspetto più importante per la nostra situazione ecclesiale in cui convivono molte comunità e riti diversi è stata l’unità. La Messa celebrata in tutte le parrocchie in più lingue è stata una soltanto. Cioè, ogni lingua ha avuto una parte della messa riservata a sé (lettura o canto) e la preghiera dei fedeli è stata pronunciata in molte lingue, ogni intenzione in una lingua diversa.
Le corali, che normalmente seguono soltanto la messa celebrata nella loro lingua, sono venute tutte e ognuna ha accompagnato con i suoi canti una parte della messa. Già il fatto che si fossero riunite tutte insieme è stato un segno molto importante.
Il punto culminante è stato il Padre nostro in latino, cantato contemporaneamente da tutti. Abbiamo sperimentato l’unità della Chiesa, abbiamo sentito che la Chiesa è una, anche se formata da varie comunità e riti. L’unità è stata il dono principale di Nostra Signora di Fatima il 13 maggio nel nostro Vicariato. Abbiamo letto insieme la formula della consacrazione e abbiamo provato una grande gioia, che è esplosa in un lungo applauso. Ci siamo sentiti sotto il manto della Madonna, la quale continuerà a proteggerci in modo particolare perché ora siamo ancora più suoi.
Alla fine è stato distribuito un opuscolo che presenta il fenomeno di Fatima, in modo che i fedeli si ricordino sempre di questo bellissimo giorno in cui la Madonna ci ha accolti con la sua materna e misericordiosa protezione.
Perché questa consacrazione non venga dimenticata facilmente, è stata distribuita a tutti un’immaginetta dietro la quale abbiamo stampato una formula breve per la consacrazione quotidiana personale alla Madonna. Questa stessa formula sarà letta in tutte le messe, al termine dalla preghiera dopo la Comunione, fino al prossimo Avvento 2017.
La Madonna aveva chiesto a Lucia di consacrarle la Russia, noi le abbiamo consacrato il nostro Vicariato. Ci aspettiamo da lei un intervento speciale per i vari e a volte gravi problemi del nostro Vicariato. Abbiamo messo nelle sue mani la nostra gente, il presente, il futuro delle nuove generazioni, le grandi sfide della nostra Chiesa, insomma tutto noi stessi, quello che siamo e anche tutto quello che abbiamo. Le abbiamo detto: Tu sei la nostra mamma!
+ Camillo Ballin,
vicario apostolico di Arabia del Nord (Bahrain, Kuwait, Qatar, Arabia Saudita)