La Dimensión Responsable de la Dimensión del Cuidado Integral de la Creación de Pueblos Originarios y Afromexicanos e la Commissione episcopale per la pastorale sociale sono unite nel dolore e nella preoccupazione per la devastazione dell’Amazzonia, che è uno dei polmoni della Madre Terra.
Siamo preoccupati per la vita delle comunità che tessono la loro storia in quei territori che hanno abitato fin dai tempi antichi. Lì ci sono i loro antenati. Lì dimorano nel riposo di Dio. In quei territori si sono costruiti come comunità, sono cresciuti come esseri umani, hanno realizzato la loro esperienza di Dio, hanno costruito comunità e costituito i loro sistemi organizzativi. Lì sono vissuti in armonia con tutto ciò che vi abita da quando l’hanno ereditato dai loro antenati e ora sono in pericolo per questa deplorevole tragedia e con essa la loro vita. Le popolazioni amazzoniche –afferma l’Instrumentum laboris del sinodo – «sono parte della natura, sono acqua, aria e terra, vita creata da Dio», natura che oggi viene annientata.
Ci rattrista nel più profondo del nostro essere questa distruzione, il deterioramento dell’ambiente. Questo disastro ha la sua origine nell’uomo, per cui è urgente un cambiamento di paradigma nel mondo; ciò che ora stiamo vivendo in fatto di consumo e di scarto ci ha portato a cosificare la terra, ad abusare di essa, come sottolinea l’enciclica Laudato sì’: «Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in essa. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi»; conseguenza di ciò è la tragedia che vive questo bioma del pianeta.
Alziamo la nostra voce e la uniamo a quella di molti fratelli e sorelle che sentono nei loro cuori il dolore e la morte nella nostra Casa comune e altare della condivisione umana per chiedere alle Entità Politiche Internazionali e a quei governi che hanno nelle loro mani la soluzione per combattere questi incendi affinché lo facciano urgentemente, poiché sono a rischio la vita di tutti gli esseri viventi che abitano quella terra e il futuro delle generazioni. Invitiamo a unire gli sforzi nell’impegno.
Il disastro in Amazzonia ci ricorda che il nostro territorio è in pericolo, poiché nella nostra “Casa comune” tutto è interconnesso. È urgente che, nel consesso delle nazioni, vengano prese delle decisioni che correggano gli atteggiamenti egoisti e distruttivi emersi dal modello economico tecnocratico, ma che anche ciascuno degli abitanti di questa “Casa comune” si assuma seriamente gli impegni e le pratiche che tutelino l’Ambiente.
Possa la nostra preghiera tradursi in iniziative che abbiano a difendere la vita dell’Amazzonia e, con essa, di tutta la creazione in questa Madre Terra.
Città del Messico, 23 agosto 2019
Excmo Sr. Don Gustavo Rodríguez Vega
Arzobispo de Yucatán.
Presidente de la Comisión Episcopal para la Pastoral Social
Excmo Sr. Don Engelberto Polino Sánchez
Obispo Auxiliar de Guadalajara.
Responsable de la Dimensión del Cuidado Integral de la Creación
Excmo Sr. Don J. de Jesús González Hernández, OFM
Obispo Prelado de Jesús María, El Nayar.
Responsable de la Dimensión de Pueblos Originarios y Afromexicanos.