Quando nella redazione della rivista biblica semestrale Parola Spirito Vita (PSV) si trattava di assegnare la stesura di un contributo riguardante il libro dell’Apocalisse, la persona del biblista Giancarlo Biguzzi (1941-2016) era una garanzia sicura di affidabilità, serietà e profondità di pensiero. Docente all’Urbaniana e al Pontificio Istituto Biblico, ha contribuito a una maggior comprensione dell’affascinante ma complicato libro biblico studiando, fra l’altro, la funzione dei settenari all’interno di esso.
Il presente volume raccoglie undici contributi scritti dal compianto sacerdote della diocesi di Cesena-Sarsina dal 1996 al 2016.
Il titolo rimanda a una caratteristica fondamentale dei testi apocalittici. In tempi di persecuzione, desolazione e mancanza di speranza a causa della potente azione umana e demoniaca del «nemico», l’Apocalisse intende essere un libro profetico di consolazione e di speranza certa. Cristo risorto, «Agnello, in piedi, come immolato» (Ap 5,6), è vivo e ha già vinto la morte. Egli guida il corso della storia nelle sue pieghe più profonde e decisive, e accompagna la sua Chiesa, tra le prove della vita, a percorrere con fiducia e fedeltà il cammino che da fidanzata ufficiale-sposa (nymphē) dell’Agnello la renderà definitivamente sua sposa splendente (nymphē-gynē, cf. 21,9).
La Chiesa cresce contemporaneamente lungo il cammino storico ma, nello stesso tempo, scende dal cielo, da Dio, già preparata come una sposa agghindata per il suo sposo (cf. Ap 21,2; cf. 22,17).
La Chiesa è una realtà umano-divina che non potrà essere mai annientata, anche se dovrà attraversare tribolazioni, persecuzioni, uccisioni di vari suoi membri.
Il prof. Biguzzi contribuiva al numero di PSV che aveva già un titolo tematico ben preciso, sviluppandone l’aspetto che si poteva rinvenire nell’Apocalisse. Egli affronta i temi violenti e scomodi di Ap, suggerendo una loro lettura «canonica» insieme ad altri testi e considerandoli anche come «catartici» del nostro sentire umano, non molto dissimile.
Secondo le tematiche affrontate in altri numeri di PSV, Biguzzi sviluppa il tema centrale (negativo e non decisivo!) del potere della bestia e l’elemento del demoniaco, l’angosciante dato della sofferenza dei giusti che gridano: «Fino a quando Signore?» (cf. Ap 6,9-11), e il lavoro maledetto descritto nel c. 18, dedicato alla caduta di Babilonia, la grande prostituta, e del lamento fatto su di lei da coloro che vi sbrigavano i loro affari e i loro interessi, e che vedono ora andare in fumo il frutto di un lavoro «contaminato» dal potere materialistico e oppressivo di una città marchiata da una globalizzazione atea e disumana.
«Giovanni»/«Il veggente di Patmos», autore di Ap, contempla e fa contemplare la storia all’assemblea cristiana riunita in preghiera nel giorno del Signore, e che solo «nello Spirito» riesce a scrutare le linee davvero vittoriose nei meandri del percorso della storia.
La profezia è un dato pervasivo di Ap e nessuno può arrogarsi il diritto di aggiungere e di togliere alcunché «dalle parole di questo libro profetico» (Ap 22,19). La storia è fatta oggetto di un discernimento profondo dal Veggente di Patmos, illuminato e pervaso (cf. Ap 1,10: CEI: «preso da», letto: «avvenni in») dallo Spirito nel giorno del Signore: per questo egli può offrire una «rivelazione» (Ap 1,1), «la testimonianza di Gesù Cristo» (Ap 1,2), una parola «pasquale» di grande consolazione e di verità alla Chiesa che, insieme allo Spirito, invoca con fiducia e forza lo sposo: «Vieni» (Ap 22,17).
Ogni capitolo del volume conserva la sua sintesi iniziale ricevuta al momento della redazione dei diversi volumi di PSV. Il lettore vi troverà in tal modo un comodo «riassunto» che lo aiuterà nella lettura.
Possa il volume rendere più diffusa la lettura corretta e consolante del formidabile libro dell’Apocalisse, alla quale il prof. Biguzzi ha dedicato tante sue energie. Il suo ricordo sia in benedizione!
Giancarlo Biguzzi, Paura e consolazione nell’Apocalisse. Presentazione di Giuseppe De Carlo, EDB, Bologna 2017, pp. 168, € 22,50.