André Wénin, il narratologo docente di Greco, Ebraico biblico ed Esegesi dell’AT a Louvain-la-Neuve e alla Gregoriana, torna sulla figura centrale di Abramo sulla quale si era già soffermato nel suo commentario al libro della Genesi (3 voll., in attesa del quarto).
In cinque capitoletti egli esamina il complesso letterario di Gen 11,27–25,11. In esso Wénin non vede tanto lo sviluppo di una trama, quale si può seguire per la storia di Giacobbe e di Giuseppe, quanto l’evoluzione del rapporto del patriarca con Dio. YHWH intraprende con Abramo un percorso pedagogico di rinuncia progressiva alla cupidigia, tramite la quale, proprio mentre il patriarca rinuncia al passato (la casa natale in Ur dei Caldei) e al futuro (nel dono di Isacco, figlio della promessa), ritrova una vita che sboccia verso una fecondità piena, diventando fonte di benedizione per tutte le genti. In Abramo, infatti, dopo la confusione delle lingue (prima benedizione a dire il vero), tutte le genti cominciano a trovare la benedizione quando rinunciano al possesso e all’ingordigia per giungere alla comunione e al rispetto dell’alterità (ad esempio, nel apporto con la moglie Sara, per quanto riguarda Abramo).
In un contesto di morte, Abramo è chiamato alla vita (Gen 11,27–12,4) e muove i primi passi di rinuncia al cupido possesso (12,5–15,21), separando la propria strada da quella del nipote Lot, lasciando a lui la scelta della terra migliore. Nella tormenta della guerra contro i quattro re, riceve la benedizione di Melkìsedek e assume impegni solenni di accoglienza dell’alleanza (in Gen 15, in verità, essa assume l’aspetto quasi unilaterale di promessa da parte di YHWH).
Abramo si muove tra passi falsi e progressi significativi (16,1–19,38).
La pedagogia di YHWH comprende sostegno e incoraggiamento ai passi di Abramo, ma anche scosse e impulsi di correzione allorché il patriarca si avvia su strade sbagliate, come quello accettato con Agar e il suo rinvio, dovuto alla fretta di Sara di realizzare la promessa e al conseguente dissidio tra la serva e la padrona.
YHWH opera un correttivo che consiste in un’alleanza più accentuatamente bilaterale, in quanto comprende il sigillo dell’entrata nell’alleanza costituito dalla circoncisione.
YHWH entrerà in fitto dialogo col suo amico Abramo nel contesto dell’apparizione a Mamre e nella preghiera d’intercessione connotata dalla giustizia di Abramo, che termina però con la distruzione di Sodoma e Gomorra, dalla quale scampano solo Lot con i familiari (mentre la moglie diventa una statua di sale per aver guardato indietro invece che verso il futuro).
Abramo si avvia verso la maturità del suo cammino fede (20,1–22,24). Riceve una lezione di delicata pedagogia da parte del re di Gerar Abamelek, grazie alla quale Abramo ritrova un rapporto più vero con la moglie Sara.
Le conseguenze di un aggiustamento decisivo del rapporto tra YHWH e Abramo vedono la nascita di Isacco (“Egli sorride”), la promessa di un futuro più che dignitoso e fecondo anche per Ismaele, la stipula dell’alleanza a Bersabea e il drammatico episodio della slegatura di Isacco sul monte Moria. YHWH accetta la disponibilità piena di fede di Abramo a rinunciare anche al futuro, rappresentato dal figlio della promessa (Isacco) e non quello della carne (Ismaele) – direbbe Paolo – e non accetta sacrifici umani. Nel contempo, si fornisce l’eziologia popolare del nome Monte Moria (“Il monte sul quale YHWH si fa vedere”).
Ad Abramo verrà assicurato l’avvenire (23,1–25,11): una semplice proprietà sepolcrale pagata a caro prezzo e la nuora Rebecca. Abramo potrà così morire sazio di anni, fedele a YHWH che lo ha guidato in un processo di progressivo spossessamento da sé per ritrovare la vita non nel cupido possesso ma nello slancio del dono totale che riconosce l’alterità come spazio di fecondità inedita e gioiosa.
All’Introduzione (pp. 5-12) e ai cinque capitoli del libro (pp. 13-68) seguono la conclusione (pp. 69-72), una breve bibliografia (pp. 73-74) e l’indice degli otto interessanti fuori testo (p. 75), dedicati a problematiche storiche, letterarie, filologiche.
Come sempre, Wénin affascina per la stringata profondità di vedute e di intuizioni filologiche, narrative e teologiche che aiutano a scorgere il filo rosso che evidenzia lo sviluppo del rapporto tra YHWH e Abramo.
André Wénin, Abramo. Una guida di lettura (Studi biblici 90), EDB, Bologna 2019, pp. 80, € 9,50, ISBN 978-88-10-41042-4