Dopo essere stata pubblicata in prima edizione in “Frecce” nel 2008 (5 ristampe), vede ora una nuova edizione per i tipi Carocci-Aulamagna una pregevole introduzione storico-letteraria all’Antico Testamento. Coordinati da Paolo Merlo, docente alla Lateranense e invitato al PIB, vari studiosi analizzano, a livello storico-letterario, i vari blocchi compositivi dell’AT.
B. Ognibeni (Istituto Giovanni Paoli II-Roma) offre una panoramica generale sulla Bibbia ebraica e Antico Testamento cristiano (pp. 19-34), mentre P. Merlo tratta il testo dell’AT ebraico, studiandone le origini e i suoi testimoni: testimoni diretti (Testamento Masoretico-TM; Pentateuco samaritano; Rotoli del Mar Morto), indiretti (Versione greca dei LXX, Versioni aramaiche o Targumim; Versione siriaca Peshitta; le traduzioni latine e la Vulgata) (pp. 35-48).
Nel contributo successivo, lo stesso Merlo delinea la storia di Israele e di Giuda, dall’inizio (fissata nella situazione della Siria-Palestina nel Tardo bronzo (ca. 1550-1190 a.C.) alla sua conclusione con la distruzione del tempio nel 70 d.C. (pp. 49-68). L’autore traccia quindi in un contributo successivo (pp. 69-82) l’identikit della religione di Israele e di Giuda fino all’esilio babilonese: YHWH e le altre divinità; il culto; Dio e l’uomo in dialogo (La profezia; la divinazione; la magia), l’antropologia religiosa.
La religione di Giuda dall’età persiana alla distruzione del Secondo Tempio è invece studiata da C. Marton, docente a Torino (pp. 83-98): Persia ed editto di Ciro, politica religiosa dei sadociti, le riforme di Esdra e Neemia, periodo ellenistico-romano, con l’apocalittica enochica, esseni, sadducei e farisei.
Passando all’esame dei vari blocchi letterario-teologici dell’AT, F. Giuntoli (Urbaniana e PIB) presenta il Pentateuco con i suo innumerevoli problemi di composizione e di datazione: storia della critica e linee teologiche essenziali e portanti (pp. 99-128), mentre la storia deuteronomistica e cronistica (Gs, Gdc, 1-2 Sam, 1-2 Re, 1-2C Cr, Esd, Ne è analizzata dall’esperto veterotestamentarista C. Balzaretti (pp. 129-162).
M. Milani (Facoltà teologica del Triveneto) analizza nel suo intervento i libri sapienziali: Giobbe, Proverbi, Qohelet, Cantico dei cantici, i libri deuterocanonici della Sapienza e di Siracide. Il docente dell’Urbaniana G. Rizzi studia i libri profetici (pp. 197-240): il fenomeno del profetismo inquadrato nel contesto del Vicino Oriente antico; il messaggio dei profeti e suoi principali contenuti; i libri dei Profeti posteriori.
S. Bazyliński (Pontificia Facoltà San Bonaventura e invitato al PIB) presenta il libro dei Salmi, appartenente al genere dei libri poetici, esponendo i vari generi letterari (suppliche, canti di ringraziamento individuale, salmi regali), l’analisi poetica (parallelismo, figure retoriche, immagini e simboli), la lettura contestuale (elementi organizzativi del Salterio, tecniche compositive ed editoriali, chiusura del processo editoriale).
M. Zappella, profondo conoscitore dell’Antico Testamento, affronta il tema della narrativa e della storiografia giudaica in epoca ellenistica. Ne studia la dibattuta canonicità, l’accidentata situazione testuale (cf. Est, Tb, 2Mac), le lingue e il contesto originali, la questione del genere letterario e alcuni (s)nodi tematici: tra lealtà e solidarietà; tra omologazione e distinzione; tra dispersione e senso di appartenenza; tra inclusione ed esclusione.
P. Capelli (Università Ca’ Foscari di Venezia) conclude infine questo interessante volume con la presentazione delle tematiche riguardanti il libro di Daniele e l’apocalittica ebraica antica considerata come genere letterario e come visione del mondo. Di essa ne studia la questione dibattuta delle sue radici più profonde: la mitologia cananaica, la mantica babilonese, l’escatologia dualistica zoroastriana, la profezia biblica e la tradizione sapienziale. Esamina quindi i rapporti tra apocalittica, enochismo e umanesimo e presenta il libro di Daniele. Conclude, infine, il suo contributo delineando le principali apocalissi non canoniche: pentateuco enochico, testi apocalittici qumranici, l’apocalittica della diaspora (gli Oracoli Sibillini ebraici); 4 Esdra e 2Baruc.
Le note di ogni capitolo sono raccolte alla fine di ogni contributo (scelta legittima, ma secondo noi scomoda e infelice per il lettore). La bibliografia, divisa secondo i vari blocchi letterari esaminati, occupa le pagini finali del testo (pp. 311-327).
Testo molto interessante, che presenta sinteticamente il mondo storico, letterario e teologico dell’AT nei suoi rapporti con letterature non canoniche che aiutano a comprendere con maggior profondità le analogie e le peculiarità della letteratura biblica.
Volume adatto per studenti di teologia, studiosi e appassionati dell’inquadramento culturale e teologico dei non sempre facili testi dell’Antico Testamento.
Paolo Merlo (a cura), L’Antico Testamento. Introduzione storico-letteraria, Carocci-Aula magna, Roma 2018, pp. 330, € 15,00, ISBN978-88-430-9378-6.