L’ACEC, l’Associazione cattolica esercenti cinema, ha scelto le Giornate del cinema d’essai di Mantova, 17ª edizione, dal 9 al 12 ottobre, per mostrare in anteprima nazionale il cortometraggio Come amavi la cabina del Paradiso.
Il documentario è un viaggio on the road nelle sale della comunità, uno storytelling itinerante che permette di scoprire la ricchezza e la freschezza che abita questi luoghi di spettacolo e di cultura disseminati lungo lo stivale in moltissime parrocchie italiane.
Nella mattinata di mercoledì 11 ottobre, nel cuore delle Giornate promosse dalla Fice, al cinema Ariston il cortometraggio sarà proiettato per la prima volta alla presenza di esercenti, distributori e addetti ai lavori della filiera cinematografica che interverranno alla kermesse mantovana.
«Per raccontare una storia lunga e intensa – spiega Arianna Prevedello, responsabile nazionale della comunicazione ACEC –, fatta di tradizioni e di cambiamenti, territorialmente estesa e variegata e dalle molteplici prospettive come quella della nostra associazione abbiamo scelto di affidarci ai giovani che delle nostre sale conoscono l’impatto gestionale ma anche le prospettive culturali e pastorali. Nelle sale della comunità i giovani sono integrati pienamente sia professionalmente sia in termini di volontariato e, al contempo, sono anche integratori, veri e propri principi nutritivi che rendono questi luoghi moderni, interessanti e accoglienti. Speriamo per questo di poter contribuire alla riflessione verso il Sinodo dei giovani, voluto da papa Francesco, per il 2018».
Il documentario, diretto dal regista Matteo Polo, ci porta a conoscere le sale della comunità proprio a partire dal viaggio di alcuni giovani che le gestiscono e che decidono di visitarle, l’una dopo l’altra, facendoci conoscere gli ingredienti che le rendono oggi al passo con i tempi e capaci di aggredire le sfide sempre più accese del sistema spettacolo.
«Siamo molto contenti di aver coinvolto per l’aspetto produttivo – spiega Francesco Giraldo, segretario generale nazionale ACEC – Officina della comunicazione, perché ha saputo narrare il senso, lo stile e le emozioni più autentiche delle nostre sale della comunità».
Il concetto di unione e di partecipazione, alla base di ACEC, è il fil rouge del documentario. «Da qui è nata l’idea – spiega il regista – di un film che documentasse un viaggio attraverso alcune delle sale più care ai ragazzi della comunità, così da sottolineare come ACEC si preoccupi non solo dei contenuti che divulga, ma anche di creare delle comunità attive e unite. Il viaggio è stato il filo conduttore del racconto; in questo modo, l’amicizia e la storia dei nostri ragazzi, ci ha permesso di capire veramente cosa sono le sale della comunità, ma soprattutto ha mostrato cosa esse riescono a creare: dei rapporti sinceri, veri e importanti».
Il tema del viaggio è una metafora che i giovani coinvolti hanno vissuto tante volte, proprio perché ACEC è un’associazione dove i soci, le sale della comunità, veramente si incontrano anche oltre gli appuntamenti più istituzionali. È un’associazione dove i soci cercano l’aiuto, il sostegno e il confronto degli altri soci anche geograficamente lontanissimi e attivi in contesti molto diversi.
«Ogni viaggio – spiega il presidente di ACEC, Adriano Bianchi – ha dentro la possibilità di incontrare persone. Il viaggio richiede la fantasia, la curiosità di trovare soluzioni davanti agli imprevisti, ci aiuta a sopportare la fatica e a viverla come un valore e non come un disagio. È la gioia di nuovi paesaggi, di nuovi incontri, di nuovi sguardi. Questa prospettiva è quella di ACEC, dove le sale della comunità insieme, riunite in associazione, hanno la possibilità di raccontare la vita del Vangelo con i linguaggi della comunicazione moderna».
Testimonianze di alcuni giovani protagonisti di Come amavi la cabina del Paradiso
Abbiamo atteso quel weekend con emozione e piacevole inconsapevolezza. Non conoscevamo la sceneggiatura né il copione: ci siamo fidati del direttivo Acec. Una volta iniziata l’avventura, ci è stato chiesto da Matteo Polo, il regista, di essere semplicemente spontanei. NOI. È stata la gioia a guidarci, quella gioia che dà ancor più valore alle nostre attività nelle sale. Rivedersi sullo schermo è una conferma della bellezza del nostro legame e dell’essere comunità.
(Marta Meneguzzo, Veneto)
Sulla strada il nostro pulmino, come una piccola camera di proiezione a 4ruote, ha steso km di pellicola ad unire le nostre sale. Abbiamo sperimentato cosa vuol dire realizzare un prodotto video con un vero regista, fonico, produttore fino a crederci dei veri attori protagonisti. Ci siamo ritrovati ancora più amici, perché nelle nostre sale lavoriamo tutti con lo stesso entusiasmo nel donare e ricevere un cinema che rimane nel cuore.
(Mariachiara Di Nuzzo, Emilia Romagna)
Officina della Comunicazione
Officina della Comunicazione è una società di produzione di contenuti multimediali e opera da dieci anni sia in ambito cinematografico/documentaristico, che in quello della comunicazione multimediale corporate. Da 4 anni ha instaurato una feconda partnership con il Centro Televisivo Vaticano e più di recente con la Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede per la produzione di documentari e film documentari, circa 40 negli ultimi 4 anni, veicolata dai principali network nazionali e internazionali (Rai Uno, Rai Com, Rai Cinema, Sky) e dai più importanti editori italiani ( Gruppo Repubblica- L’Espresso, RCS Corriere della Sera).
Crediti
Progetto promosso e realizzato da Acec con la collaborazione di Ancci e Federgat.
Da un’idea di Arianna Prevedello e Francesco Giraldo
Prodotto da Officina della Comunicazione
regia Matteo Polo direzione artistica Paoloalberto Tonoli e Elisabetta Sola
service Moviechrome direttore di produzione Alessio Bellunato
montaggio Francesco De Giorgi e Matteo Polo fotografia Matteo Zanin
riprese video Marco Serpenti e Matteo Zanin audio ripresa diretta Franz Degio
con Mattia Bertania, Simona Garino, Marco Tassinari, Stefania Cherubini, Mariachiara di Nuzzo, Marta Meneguzzo, Enrico Piasente, Andrea Melloni, Simone Zarri, Giovanni Cascio
Contatti Stampa
Arianna Prevedello – Responsabile nazionale COMUNICAZIONE ACEC
3402806315 arianna.prevedello@gmail.com / prevedello@acec.it
Informazioni
Segreteria Generale ACEC
acec@acec.it – 06.4402273/44254212 – www.saledellacomunita.it