Un poderoso saggio filosofico-teologico del docente di filosofia della Facoltà teologica del Triveneto e a Belluno (oltreché parroco) indaga sulla via dell’empatia come chiave di accesso al “castello” costituito dalla propria anima.
Per conoscere veramente se stessi, non solo a livello teorico ma “a pelle”, occorre il contributo dell’alterità umana e divina. Il prossimo e Dio, nel Signore Gesù, permettono di accedere ad una conoscenza di sé e del mondo che non sia narcisistica ma vera e profonda.
Ottone indaga sul primo capitolo scomparso della tesi di dottorato di Edith Stein a Freiburg in Breisgau nell’agosto del 1916. Studiando il suo Zum Problem des Einfhülung (“La questione dell’empatia”), l’autore tesse una trama di fili che collega la scoperta del libro Il castello interiore di santa Teresa D’Avila che portò la Stein alla conversione, all’opera del fenomenologo Husserl e agli studi di Scheler.
La chiave del “castello” è l’apertura empatica all’altro da sé, umano e divino, che conduce alla verità di se stessi. Oggi la teologia apprezza molto l’“empatica di Gesù”, cioè il suo approcciarsi alle persone con uno sguardo di empatia, cioè con una condivisione di affetti e di amore che gli faceva intravedere anche “oltre” la persona, cioè quello che essa poteva e doveva diventare.
In senso oggettivo, l’“empatica di Gesù” studia anche il fatto che le persone fossero attratte da Gesù e dal suo modo di fare e di conoscere. Nel Verbo incarnato anche Dio sente e conosce ormai “con la pelle” e noi siamo scritti sulle sue mani. Occorre avere i sentimenti di Cristo, invita la Lettera ai Filippesi nell’introduzione all’inno alla kenosi ed esaltazione di Cristo. Una conoscenza connotata dall’empatia è capace di coniugare il dato fenomenologico e gnoseologico con quello esperienziale, che è il traguardo a cui vuol portare la conoscenza.
Il poderoso volume di Ottone si chiude con un’ampia bibliografia (pp. 549-566) e l’Indice dei nomi (pp. 567-570). “Empatica” e sommamente laudativa la prefazione di Pierangelo Sequeri (pp. 7-16), che traduce nel “suo” linguaggio ciò che Ottone ha tentato di dire (anche su Sequeri stesso…) con proprio linguaggio.
Opera di alto valore filosofico-teologico, che fonda adeguatamente un percorso di gnoseologia empatica esperienziale che sembra essere la cifra comprensiva adeguata di una conoscenza che voglia essere propria dell’uomo, creato a immagine di un Dio empatico, amoroso e pro-esistente.
Rinaldo Ottone, La chiave del castello. L’interesse teologico dell’empatia di Gesù. Prefazione di Pierangelo Sequeri (Nuovi saggi teologici 123), EDB, Bologna 2018, pp. 584, € 39,00. 9788810412329