L’autore, licenziato In teologia dell’evangelizzazione e in scienze bibliche, aggiunge un importante tassello alla sua benemerita opera di riportare in un unico volume il testo biblico con molteplici versioni. Nella pagina dispari di sinistra trova posto il testo ebraico masoretico basato sulla Biblia Hebraica Stuttgartensia (= BHS), testo standard degli studi biblici odierni.
La versione italiana interlineare segue a calco il testo ebraico, permettendo a chi possiede gli elementi minimi di conoscenza della lingua ebraica di gustare il testo originale supportati da una prima traduzione di orientamento.
Le pericopi del testo ebraico ricevono una titolatura propria di Reggi e sono di grande aiuto per la comprensione globale dell’argomento trattato.
A piè di pagina viene riportato il testo in lingua italiana della versione ufficiale della Bibbia curata dalla Conferenza episcopale italiana e pubblicata nel 2008. Essa è la lettura liturgica ufficiale e normativa, ed ha un carattere pastorale-liturgico, non strettamente scientifico. Al margine sono citati i passi paralleli che illuminano la comprensione del testo.
Nella pagina pari di destra viene riportato il testo greco della LXX edito dallo studioso Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente al IV sec. d.C. Anche questa versione, tenuta in altissimo conto dagli autori neotestamentari – che la citano spesso, più o meno alla lettera – viene corredata da una traduzione letterale interlineare.
Gli studiosi suppongono che la LXX potrebbe avere presente davanti a sé una Vorlage, un testo originale in ebraico diverso da quello posseduto ai nostri giorni. Di qui la diversità che si nota nella traduzione greca. In ogni caso, il testo greco è un grande aiuto per poter capire come, in antico, si compresero vari termini ebraici difficili da tradurre per la rarità delle loro occorrenze.
A pié di pagina viene riportato il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativo per la liturgia cattolica.
Vari accorgimenti tipografici permettono di notare le varianti tra i testi delle varie lingue e la versione CEI, la scelta diversa delle lezioni ritenute come originarie ecc. I termini ebraici ripetuti varie volte, spesso in serie, sono tradotti (a differenza della CEI 2008) sempre con lo stesso termine italiano. Fra parentesi tonde sono riportati termini che sono morfologicamente assenti nell’ebraico ma presenti logicamente e semanticamente, o che possono comunque aiutare la comprensione.
Il blocco letterario di 1-2Re riporta la “storia deuteronomistica” che, dagli intrighi per la successione a Davide, arriva fino alla riabilitazione del re Ioiachin, in esilio a Babilonia, ma alla fine ammesso alla mensa del re babilonese Awel Marrduk nel 563 a.C.
Si noti la titolatura del testo greco rispetto a quello ebraico. 1-2 Samuele nel testo originale ebraico masoretico corrispondono a 1-2 Re nel greco della Settanta; 1-2 Re in ebraico corrispondono invece a 3-4 Re nel greco della Settanta.
Ringraziamo lo studioso per un’opera così utile per chi è appassionato del testo biblico nelle sue varie forme disponibili, che viene gratificato anche di due traduzione interlineari letterali molto preziose.
Re 1 e 2. Testo ebraico masoretico Versione greca dei Settanta Versione latina della Nova Vulgata Testo CEI 2008. A cura di Roberto Reggi (La Bibbia quadriforme), EDB, Bologna 2018, pp. 312, € 35,00. 9788810821367