Il volume «Noi e l’islam» (Carabà, Milano 2024) offre un’analisi approfondita e un commento della lettera omonima del card. Carlo Maria Martini firmati da Giuseppe Samir Eid, co-fondatore del Centro Ambrosiano di Dialogo con le Religioni (CADR) voluto dallo stesso Martini. Giuseppe Samir Eid, egiziano di origini siro-libanesi, è un esperto conoscitore della cultura islamica e cristiana e si è occupato a lungo di dialogo interreligioso. È autore di alcune pubblicazioni sul tema, tra cui: L’Islam: Storia, Fede, Cultura (Carabà, 2013); Musulmani e cristiani. I nodi invisibili del dialogo (Carabà, 2012) e Cristiani e musulmani verso il 2000. Una convivenza possibile (Paoline, 1995).
La Lettera
“Noi e l’Islam” è il discorso alla città di Milano che l’allora arcivescovo tenne in Sant’Ambrogio il 6 dicembre del 1990. Il vescovo di Milano sollevava allora il problema dei rapporti con l’Islam in relazione al fenomeno migratorio che cominciava a registrare in Italia l’approdo di un numero crescente di persone musulmane. Con ampiezza e profondità, non soltanto in un’ottica storico-politica, Martini rilevava come il cambiamento sociale allora già visibile – le migrazioni spingevano verso una trasformazione della società in senso pluralista – non poteva essere lasciato all’improvvisazione o a risposte ideologiche (non razionali) o a criteri meramente economici.
La lettera conserva una straordinaria attualità, soprattutto nell’impostazione degli interrogativi. Martini trattava del rapporto tra cristianesimo e islam non solo sotto il profilo religioso, ma toccando temi come l’accoglienza, il ricongiungimento delle famiglie, l’integrazione dei figli e della donna. Auspicava il rispetto delle leggi del Paese ospitante e dei diritti umani, escludendo privilegi basati sull’appartenenza religiosa; insisteva sul tema dell’uguaglianza, piuttosto che su quello della tolleranza, per caratterizzare positivamente l’accoglienza in Italia.
Metteva in guardia su alcune questioni delicate che toccavano il rispetto delle leggi dello Stato, come la scelta degli imam e dei direttori dei centri religiosi, ovvero delle figure responsabili della gestione, della conduzione della preghiera e della predicazione. Prendendo distanza dalle correnti islamiche più integraliste, auspicava un dialogo sul piano religioso che − da parte dei cristiani − non rinunciasse all’annuncio del Vangelo di Gesù (sebbene i due piani venissero opportunamente distinti), partendo però dalla testimonianza semplice e quotidiana della carità: «Ciò che conterà sarà lo stile, il modo, cioè quelle caratteristiche di rispetto e di amore, quello stile di attenzione e di desiderio di comunicare la gioia nella pace che è proprio di chi accetta le Beatitudini».
Un commento e una attualizzazione
Il volume di Samir Eid è suddiviso in 35 capitoli che toccano temi diversi del rapporto tra cristianesimo, islam e mondo musulmano. Ogni capitolo è integrato da uno o più articoli – scritti dall’autore nel corso degli ultimi trent’anni – che propongono un confronto tra l’evoluzione socio-religiosa del nostro contesto e quanto scriveva Martini nella sua lettera, affinché le sue riflessioni tornino utili per capire il presente e agire di conseguenza.
Rileggendo la lettera del dicembre 1990, e confrontandola con gli eventi dei trent’anni successivi, si costata infatti la lucidità e il realismo del pensiero di Martini, che esprimeva già concetti poi ripresi nel 2019 dal Documento sulla fratellanza umana sottoscritto da papa Francesco e da Ahmad al Tayyib, il Grande Imam di Al-Azhar, la moschea-università del Cairo, che è il punto di riferimento dell’islam sunnita.
Oggi, l’islam, con la diffusione di moschee, centri culturali e di preghiera, è una realtà sempre più presente nel tessuto sociale italiano, ma per molti aspetti è ancora poco conosciuto. Vi sono questioni socialmente rilevanti che gli articoli prendono in considerazione, come la situazione familiare, che evidenzia problemi seri d’integrazione sociale e scolastica (che talora hanno richiesto l’intervento delle autorità), ma anche la situazione dei giovani musulmani di fronte al tema matrimoniale e alle libertà esistenti in Italia, impensabili nei Paesi d’origine.
Samir Eid non manca anche di fare luce sulla questione del rispetto dei diritti umani e sulla condizione di vita dei cristiani all’interno del mondo islamico. Il suo volume si rivolge a tutti coloro che desiderano approfondire i temi legati all’immigrazione e all’integrazione sociale delle persone che provengono dal mondo musulmano.
Giuseppe Samir Eid, «Noi e l’Islam», Carabà, Milano 2023, 216 pp., 20 € (disponibile qui)