Si torna a parlare di mafia e del rapporto tra questa e la Chiesa. A offrirne lo spunto è la figura di don Pino Puglisi, primo ecclesiastico ucciso per mafia a Palermo da “Cosa Nostra” nel 1993 e protagonista del libro scritto a quattro mani da Rosaria Cascio e Salvo Ognibene, recentemente pubblicato da EDB. Il testo non focalizza tanto la narrazione sulla vita e le opere del prete di strada di Brancaccio prima del tragico evento, quanto piuttosto su ciò che accadde e, forse ancora dovrebbe accadere, dopo.
La beatificazione, l’eredità lasciata ai suoi “ragazzi”, le istanze ancora in sospeso. Orizzonte del libro non è infatti presentare la figura di Padre Puglisi ma porsi e porre al lettore domande cruciali e quanto mai attuali sul rapporto tra Chiesa e mafia (in occasione dell’uscita del libro venne anche lanciato il sito www.chiesaemafia.it). Dalle parole di condanna di Giovanni Paolo II a quelle di scomunica di Papa Francesco si è realmente passati, nella Chiesa, «dalle parole ai fatti»? I sacerdoti e le comunità cristiane sanno come comportarsi in modo evangelico di fronte alla prepotenza mafiosa? Esistono esempi di buone pratiche cristiane, che potrebbero essere riprodotte in contesti simili?
Trovare risposte e soluzioni pratiche a questi quesiti, elaborando una pastorale più vicina agli ultimi e capace di fronteggiare i fenomeni mafiosi, è la grande sfida che l’uccisione di Padre Puglisi chiede di raccogliere. Una sfida che tocca la comunità intera superando distanze geografiche e culturali. A conferma di ciò, all’interno del libro è presente un capitolo intitolato “Il caso «Emilia» e le buone pratiche di pedagogia civile contro le mafie” e vi è anche un paragrafo dedicato alla Chiesa di Bologna e al suo arcivescovo mons. Zuppi.
L’evento
Proprio a Bologna e proprio per un dialogo intorno a tutte queste istanze, mercoledì 23 novembre gli autori saranno presenti alla presentazione del libro, nell’Aula Magna di San Sigismondo alle ore 21.00, accompagnati da Antonello De Oto, docente di Diritto delle Religioni e coordinati dalla politologa Giancarla Codrignani.
Vedi la scheda del libro: Il primo martire di mafia. L’eredità di padre Pino Puglisi