La rivista semestrale biblica dehoniana Parola Spirito e Vita si avvia a compiere il prossimo dicembre i 40 anni di vita. Tranne rarissime eccezioni, PSV ha sempre affrontato singoli temi biblici, esaminandone in quindici articoli le sfumature bibliche nell’AT, nel NT e nella vita della Chiesa.
In questo numero, dedicato alla Notte, M. Cassuto Morselli e G. Maestri offrono un quadro riassuntivo su come le notti abbiano generato il giudaismo. Si pensi solo alle quattro notti (creazione, legamento di Isacco, Pasqua, venuta del messia), celebrate nel famoso poema collegato da Le Déaut alla festa di Pasqua (cf. lo studio di M. Perani).
M. Priotto commenta il passo fondamentale di Es 12,2 sulla notte di veglia esodica per YHWH, mentre L. Mazzinghi affronta la riflessione sapienziale sugli eventi dell’esodo, riflettendo su Sap 18,14 che celebra la venuta della parola onnipotente di YHWH per il giudizio (mentre nel Natale cristiano se ne celebra l’interpretazione soft con l’incarnazione del Verbo).
T. Lorenzin scorre i salmi che parlano della notte, mentre in un denso contributo L. Monti si sofferma sulla notte del salmista, vissuta nella fede, dedicandosi al tenebroso Sal 88.
Dei Profeti si occupa G. De Carlo che, fra l’altro, offre un’interessante e originale traduzione del difficile passo di Is 21,11-12. La notte può essere il tempo opportuno per le rivelazioni divine ai profeti, di attesa di liberazione, ma anche il tempo del silenzio di Dio verso i suoi servi.
M. Crimella esamina l’inutile fatica notturna dei pescatori che saranno chiamati da Gesù ad essere suoi discepoli, ma anche le notti in cui si intrecciano la rivelazione divina di Gesù e la diversificata risposta umana, che va dalla paura al riconoscimento della propria distanza da Dio.
M. Marcheselli riflette sulla notte nel Vangelo di Giovanni, notando come essa possa denotare uno stato di partenza da dove si può uscire per andare verso Gesù, la luce, nella fede (Nicodemo), oppure uno stato di arrivo – quello di Giuda – dove la notte indica il tradimento e il fallimento della fede. Alla fine del ministero pubblico sopraggiunge per Gesù la notte/tenebra. La notte è anche il tempo dell’assenza di Gesù (Gv 21).
Esaminando il tema negli Atti, Rossé nota come la notte possa essere il momento della fuga e quindi assumere il carattere di protezione, di liberazione miracolosa per intervento divino. Nella notte è possibile avere la visione del Risorto, ma sempre in vista della missione. Luca ha una prospettiva storico-salvifica anche della notte…
S. Romanello esamina il fatto che, per Paolo, noi non siamo della notte né delle tenebre (1Ts 5,5; Rm 13,12), situando lo status dei credenti nel frattempo del già e non ancora.
L. Pedroli sottolinea infine come, nell’Apocalisse (cf. Ap 21,25; 22,5), nella Gerusalemme celeste non vi sarà più notte, perché la luce verrà ogni momento dalla presenza dell’Agnello alla sua fidanzata ufficiale divenuta sua sposa.
M. Panzanini riporta brevi commenti di Agostino nelle Enarrationes in Psalmos circa la gioia di meditare al legge del Signore giorno e notte. Nella notte di questo mondo occorre cercare Dio, perché essa è il luogo del presente esilio e simboleggia l’umiliazione della natura umana. La notte è simbolo di ignoranza e di malizia, ma, assieme al giorno, fa comunque parte della vita del cristiano.
L. Cremaschi si sofferma sull’affascinante tema della notte luminosa in Gregorio di Nissa, mentre F.-M. Léthel chiude il quaderno riflettendo sulla notte oscura nella spiritualità carmelitana.
Pochissime le sbavature redazionali. Notiamo solo che, purtroppo, i mariti morti a Sara prima di sposare Tobia furono sette e non solo due (p. 29, r -18), mentre Sara, nel poema delle Quattro notti, aveva novant’anni e non solo ottanta (p.104, r 16). A p. 156 r -14 leggi phōs. A metà pagina 205 si può citare Es 19,20 e Es 24,11, mentre il testo citato per esteso a p. 206 è Es 33,21-23.
La terza di copertina annuncia che le candeline dei 40 anni saranno rappresentate dai contributi del n. 80 che avrà per titolo La Bibbia e le sue teologie. Si recupererà in questo modo la ricchezza di un interessante convegno biblico organizzato dalla CEI e celebrato a Napoli.
Le tre parti avranno per titolo: “Fondamenti” (che cos’è la Teologia biblica e come si fa), “La Bibbia e le sue teologie” (Un Dio che cambia, un Dio del Sacrificio, un Dio silente, un Dio antagonista, un Dio nascosto e l’Umanità” del Figlio); “Bibbia, teologia e arte”. Le conclusioni sono affidate a Guido Benzi.
Parola Spirito e Vita. Quaderni di lettura biblica. 79. La notte, EDB, Bologna (gennaio-giugno) 2019, pp. 224, € 24,60, ISBN 978-88-10-90379-7