Roberto Reggi, dottore in teologia e licenziato in teologia dell’evangelizzazione, e Martina Cavallari, laureata in lettere classiche, con specializzazione in filologia, letteratura e tradizione classica, hanno preparato un ennesimo volume della fortunata collana La Bibbia quadriforme, che ha già al suo attivo la pubblicazione di tredici volumi.
I due libri biblici 1–2 Samuele narrano la storia di Israele dalla nascita del profeta Samuele (verso il 1040 a.C.) fino al censimento fatto fare dal re Davide dal suo capo dell’esercito, il generale Ioab, che eseguì controvoglia il compito. Il censimento produsse una profondo rimorso a Davide e una grave punizione che colpì l’intero popolo di Israele.
Nella pagina dispari di sinistra del volume viene riportato il testo ebraico masoretico, il testo cioè tramandato dai masoreti – i “trasmettitori” –, che verso l’VIII-IX sec. d.C. fissarono definitivamente anche la situazione testuale con l’apposizione dei segni vocalici. Esso è accompagnato da una traduzione interlineare letterale che segue a calco il testo ebraico andando anch’essa da sinistra a destra.
A fondo pagina, sotto il testo ebraico, trova posto la traduzione ufficiale in lingua italiana, di natura pastorale, curata dalla Conferenza episcopale italiana e terminata nel 2008.
Nella pagina pari di destra è collocato il testo della versione greca detta dei Settanta. Secondo la tradizione, essa fu redatta nel II sec. a.C. ad Alessandria, ad opera di settanta studiosi che, lavorando separatamente, produssero un testo identico in tutti i particolari.
La versione dei LXX è di importanza fondamentale perché permise una diffusione dei testi sacri degli ebrei anche nella cultura greco-romana del tempo. Non si sa bene quale testo ebraico impiegasse come originale, cioè come Volage. La versione greca, infatti, più che essere una traduzione letterale, appare transcodificare, con una traduzione “dinamica”, il testo ebraico nella lingua e nella cultura greca, ma talvolta rispecchiare un testo originale chiaramente diverso dal testo masoretico com’è conosciuto oggi.
La LXX è importante perché fu il testo di riferimento per gli evangelisti e gli autori del Nuovo Testamento, ricco di citazioni esplicite, di citazioni implicite, di allusioni e di echi.
Anche la versione della LXX è accompagnata da una traduzione interlineare letterale.
A fondo pagina viene riportata, infine, la versione latina della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica. Essa è un’accurata revisione della Vulgata di Girolamo, la traduzione latina che fu normativa per 1500 anni nella liturgia e nel lavoro teologico della Chiesa cattolica. Fu revisionata tenendo presente in modo più accurato il testo originale ebraico.
Appositi accorgimenti tipografici segnalano le differenze di traduzione dovute a scelte diverse di lezioni considerate come originali. A fianco del testo ebraico vengono riportate brevissime traduzioni alternative proposte dagli autori e la titolatura delle pericopi, molto utili per il lettore, che può seguire in tal modo l’evolversi del contenuto del testo biblico.
Un plauso, come sempre, è dovuto gli autori per un così minuzioso e prezioso testo di consultazione.
Roberto Reggi – Martina Cavallari (a cura), La Bibbia quadriforme. Samuele, Testo ebraico masoretico, Versione greca dei Settanta, Versione latina della Nova Vulgata, Testo CEI 2008, EDB, Bologna 2018, pp. 298, € 32,00, ISBN 978-88-10-82139-8