In un giorno di calura, un facchino di Baghdad si sofferma, stanco del carico, davanti alla porta di un sontuoso palazzo e si lamenta della propria sfortuna e della disuguaglianza tra gli uomini. Il padrone di casa lo sente, lo invita ad entrare, lo sfama e inizia a narrare, in sette giorni consecutivi, la storia dei suoi sette meravigliosi viaggi, dei disagi e dei pericoli affrontati prima di raggiungere il tranquillo benessere di cui gode.
Eroe di un ciclo di racconti leggendari inclusi nelle «Mille e una notte», il marinaio Sindbad narra vicende romanzesche che riverberano le esperienze dei viaggiatori e dei commercianti dell’alto Medioevo, all’epoca della grande floridezza commerciale di Baghdad.
Di questa celebre storia, Marietti 1820 manda ora in libreria «Sindbad il marinaio», una traduzione inedita dall’arabo realizzata nel 1701 da François Pétis de La Croix, professore al Collège Royal, ritrovata alla Biblioteca Nazionale Bavarese di Monaco.
Si tratta di una scoperta sorprendente perché è una versione precedente a quella di Antoine Galland, finora considerato il primo e anche l’unico traduttore delle storie di Sindbad. Gli autori della scoperta e curatori del volume, tradotto in italiano da Elena Muceni, sono Aboubakr Chraïbi, docente all’Inalco di Parigi, responsabile del progetto «Le Mille e una notte: fonti e funzioni nell’islam medievale arabo» dell’Agenzia nazionale della ricerca, e Ulrich Marzolph, professore di Studi islamici all’Università Georg-August di Gottinga, in Germania.
François Pétis de La Croix si è servito di un manoscritto arabo datato, secondo quanto riporta la traduzione, venerdì 17 giugno 1672. La scoperta è dunque importante perché rappresenta, insieme a quella di Galland, una testimonianza storica rilevante dell’impatto del racconto orientale, ma anche perché menziona chiaramente la data del manoscritto arabo su cui è basata, uno dei più antichi dei racconti di Sindbad.
Sindbad il marinaio, Traduzione inedita del 1701 di François Pétis de La Croix. Edizione critica a cura di Aboubrak Chraïbi e Ulrich Marzolph. Traduzione italiana di Elena Muceni, Marietti 1820, Bologna 2020, 136 pp., 15,00 euro.