Mentre l’appena eletto presidente iraniano Aḥmadinežād metteva in piedi un nuovo programma nucleare per il proprio paese, i Servizi segreti statunitensi insieme a quelli israeliani progettavano una contromisura per renderlo inefficiente: un potente e subdolo malware capace di autoreplicarsi e insinuarsi nella rete informatica per colpire chirurgicamente obiettivi precisi. Un malware che una società di protezione informatica scopriva casualmente e al quale dava il nome di Stuxnet, senza immaginare che fosse stato l’oggetto di una crisi a livello mondiale e che stava portando il Pianeta verso la Terza Guerra Mondiale.
Incalzante come un thriller e potente come un ordigno a orologeria, il nuovo lavoro di uno dei più intelligenti e apprezzati documentaristi mondiali (già insignito con il premio oscar nel 2008 per l’ottimo Taxi to the Dark Side) se da un lato lascia sbigottiti, dall’altro ha il pregio di catapultare lo spettatore dentro uno degli argomenti più scottanti di questo inizio di Terzo Millennio: la cyberwar in atto tra le superpotenze per il nuovo ordine mondiale.
Con l’ausilio di testimonianze dirette e di preziosi documenti audiovisivi, di un seducente apparato grafico capace di supportare e spesso di amplificare la narrazione sonora e di un’attrice che si presta per dar voce a una confessione verosimile quanto ufficialmente inammissibile, Alex Gibney fa dialogare sagacemente i materiali a propria disposizione mettendoli sempre al servizio dell’affabulazione. Componendo così una ricostruzione lucida e puntuale che, attraverso il caso “Stuxnet”, porta alla luce essenzialmente due cose: da una parte quello che è un vero e proprio conflitto in corso – e di cui, probabilmente, la maggior parte di noi ha avuto finora una percezione limitata -, dall’altro l’assoluta Deregulation che lo contraddistingue. E che, proprio per questo motivo, rende l’orizzonte particolarmente spaventoso.
Zero days insomma è uno di quei film appassionanti e necessari che, sia per i temi trattati sia per la modalità con cui li mette in Forma, è in grado di rimanere nella coscienza dello spettatore ben oltre le parole “The end”.
- Regia: Alex Gibney
- Con: Richard A. Clarke, Eugene Kaspersky, David Sanger, Ralph Langner, Gen. Michael Hayden
- Nazionalità: USA 2016
- Durata: 116’