Il Consiglio Episcopale Latinoamericano e dei Caraibi (CELAM) ha compiuto un passo significativo lo scorso 8 marzo, in corrispondenza con la Giornata internazionale della Donna, lanciando la campagna continentale «Donne operatrici del cambiamento» («Mujeres Gestoras del cambio»; cf. qui la video presentazione).
Miguel Cabrejos, presidente del CELAM e arcivescovo di Trujillo (Perù), ha spiegato che si tratta di un’iniziativa con la quale «si intende rendere visibili i contributi delle donne, dei loro servizi e carismi, alla società e alla Chiesa, attraverso espressioni di consapevolezza, spazi di formazione e azioni di concreto cambiamento».
Questa campagna mira al contempo a «offrire visibilità ai risultati del processo di ascolto dell’Assemblea ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi dalla prospettiva femminile per un mondo libero da violenza e discriminazione».
Un percorso sinodale
Il percorso è previsto per la durata di un anno, da marzo 2022 a marzo 2023. Insieme al CELAM, in una dinamica tesa a rafforzare la collaborazione sinodale lungo alcune direttrici individuate dalla recente Assemblea ecclesiale (cf. qui su SettimanaNews), sosterranno il progetto una serie di altre organizzazioni ecclesiali del continente, come la REPAM (Rete ecclesiale pan-amazzonica), la CEAMA (Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia), la CLAR (Confederazione latinoamericana dei religiosi), e la Caritas America Latina.
«Le donne sono protagoniste di una Chiesa in uscita» come «ci ha ricordato papa Francesco, sottolineando la loro capacità di accogliere e annunciare la buona notizia», ha affermato mons. Cabrejos. «Nella storia della salvezza, è una donna che accoglie la Parola; e sono anche le donne che nella notte oscura custodiscono la fiamma della fede, che attendono e annunciano la Risurrezione».
La campagna intende dare voce a tutte le donne della Chiesa in America Latina e nei Caraibi: laiche, religiose, missionarie, catechiste, insegnanti, lavoratrici, giovani.
Tre diverse fasi
Secondo la nota stampa pubblicata dal CELAM, l’iniziativa «Mujeres Gestoras del cambio» è articolata secondo tre dimensioni – ascolto, meditazione e azione amorevole – le quali saranno concretamente sviluppate in tre momenti diversi: sensibilizzazione, formazione e promozione (advocacy).
In una prima fase di sensibilizzazione, da marzo a maggio, s’intende dare rilievo – attraverso una serie di eventi – ai molteplici ambiti in cui le donne hanno dato un contributo significativo nella Chiesa e nella società.
In questa prima fase si affronterà in modo sistematico e ampio il tema della difesa della vita in una prospettiva olistica (vita umana dal concepimento alla morte naturale, ma anche la vita della «casa comune» e lo sviluppo di una eco-teologia, in ascolto del grido della terra e dei poveri), il ruolo evangelizzatore e missionario delle donne nelle diverse aree e territori del continente (sinodalità e protagonismo femminile nella società e nella Chiesa) e la lotta contro la violenza e le disuguaglianze strutturali (tra le sfide dell’Assemblea ecclesiale).
Nella seconda fase, da giugno a ottobre, verranno proposti dei momenti formativi, virtuali e in presenza, con personalità di spicco (teologhe, leader accademiche, ricercatrici) per promuovere spazi di dialogo e riflessione.
Infine, la terza e decisiva fase di promozione, da ottobre a marzo 2023, punterà a mettere in campo azioni concrete di trasformazione della realtà latinoamericana promuovendo «lo sviluppo di protocolli di lavoro equo, in collaborazione con le giurisdizioni ecclesiali del continente e in linea con il Sinodo sulla sinodalità».