Non è improbabile che, causa pandemia, l’anno compostelano non si celebri solo nel 2021 ma che venga prolungato fino a tutto il 2022.
Per il momento – fa sapere l’arcivescovado di Santiago de Compostela – la celebrazione dell’Anno Santo 2021 inizierà alle date previste, benché non venga scartata l’ipotesi di prolungarlo, qualora la pandemia si facesse ancora viva.
Il presidente della Giunta, Alberto Nunez Feijoo, ha fatto sapere di avere consegnato una lettera all’arcivescovo Julian Barrio per sollecitarlo a studiare la possibilità di prolungare fino al 2022 la celebrazione dell’Anno Giubilare, mettendo in conto che potrebbero esserci problemi al suo inizio il 31 dicembre 2021, quando si aprirà la Porta Santa della cattedrale di Santiago con le indulgenze concesse ai pellegrini.
Nel 2021 si celebrerà l’Anno Santo dopo un periodo di undici anni, cadendo la festa di Santiago la domenica 25 luglio.
La concessione degli anni giubilari e l’indizione di giubilei straordinari, come la possibile modifica della celebrazione – si tiene a precisare – non dipendono dall’arcivescovado, ma sono competenza della Santa Sede, direttamente dal papa.
Per il momento, l’arcivescovado ricorda che l’Anno Santo comincerà, come previsto, il prossimo 31 di dicembre e continuerà per tutto l’anno 2021. Si fa notare inoltre che «al momento opportuno» e «secondo le circostanze» e per «ragioni spirituali pastorali», tenendo conto dei moltissimi pellegrini che faranno il percorso, si potrà andare oltre il 2021.