La Russia continua a realizzare accordi con paesi africani. L’ultimo prevede che Mosca invierà specialisti militari nella Repubblica del Congo, paese africano in cui Mosca sta riconquistando influenza dopo una storia che vide nel passato, l’allora Unione Sovietica, fortemente presente.
Un accordo in questo senso è stato firmato al Cremlino alla presenza di Vladimir Putin con il presidente della Repubblica del Congo Denis Sassou Nguesso.
Il vice ministro della difesa russo Aleksandr Fomin ha spiegato che compito principale dei militari russi sarà il mantenimento e l’operatività dei sistemi d’arma sovietici e russi venduti all’ex colonia francese.
La Russia ha recentemente realizzato diversi accordi, soprattutto di carattere militare, con diversi paesi africani. I più recenti riguardano il Centrafrica, paese che non riesce a trovare un compromesso per fermare la guerra che vede impegnate decine di formazioni armate e un governo centrale molto debole. In gioco in questo paese ci sono ingenti ricchezze minerarie.
Ma la Russia negli ultimi anni ha rafforzato la sua presenza in diversi paesi come Sudan e Zimbabwe. Come detto gli accordi sono soprattutto di tipo militare: vendita di armi, di tecnologia, assistenza e addestramento di truppe e ufficiali.
Nella grande confusione sotto i cieli africani che caratterizza questi tempi e che vede diverse potenze interessate al continente (Cina, Economie emergenti asiatiche, ex potenze coloniali, Stati Uniti, le Monarchie del Golfo) bisogna senza dubbio aggiungere la Russia.
Informazione ripresa dalla rivista Africa dei padri bianchi.