Bloccare il Qatar. Perché?

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Il 5 giugno scorso l’Arabia Saudita, il Bahrain, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e l’Egitto hanno tagliato tutti i ponti con il Qatar. Le relazioni diplomatiche sono state rotte, gli ambasciatori richiamati, chiuse tutte le comunicazioni via terra, mare e aerea. Motivo: il Qatar sosterrebbe gruppi islamici estremisti, quindi terroristi, con il supporto dell’Iran.

I quattro Stati hanno presentato al Qatar una lista di 13 condizioni per essere riammesso alla comunione con loro. Tra queste: Il Qatar deve chiudere tutte le organizzazioni dei media con cui è affiliato, incominciando con la sua Al-Jazeera, chiudere la base militare turca in Qatar e abbassare di livello le sue relazioni diplomatiche con l’Iran.

È evidente che la lista di condizioni non sarebbe stata accettata, perché avrebbe significato la capitolazione totale del Qatar, il quale avrebbe perso la sua sovranità.

Ma ci sono anche molte contraddizioni. Viene chiesto l’abbassamento di livello delle relazioni con l’Iran, mentre Iran e Qatar condivono le più grandi risorse del mondo per il gas e, soprattutto, tre dei quattro Paesi hanno relazioni diplomatiche con l’Iran.

L’Arabia Saudita ruppe le relazioni diplomatiche con l’Iran quando protestatari iraniani attaccarono le missioni diplomatiche saudite in seguito all’esecuzione capitale, in Arabia Saudita, dello sciita Nimr al-Nimr nel 2016.

Inoltre, gli EAU sono il secondo Paese al mondo, dopo la Cina, per il commercio estero con l’Iran, che ha ottime relazioni economiche con EAU. Mentre i quattro Paesi chiedono la chiusura della base militare turca in Qatar, gli EAU hanno una base militare francese e il Bahrain ha una permanente base navale britannica, e, infine, questi quattro Paesi non hanno chiesto di chiudere la base navale americana in Qatar.

Ci si deve quindi chiedere: quali sono i motivi per cui i quattro Paesi hanno bloccato il Qatar? Questa lista di 13 condizioni sembra essere piuttosto una scusa. Quali sono le vere ragioni per bloccare il Qatar?

Il Parlamento turco ha già approvato l’invio di parecchie migliaia di truppe nella base del Qatar. Ankara ha già inviato 23 soldati, 5 corazzate e 90 truppe turche.

Il 27 giugno il ministro degli Affari Esteri del Bahrain, Shaikh Khaled bin Ahmed Al Khalifa, ha dichiarato che questa è una pericolosa escalation.

C’è il pericolo di una guerra nel Golfo? Gli EAU hanno detto che non verrà dalla loro parte. Ma cosa ne pensa l’attuale unico principe ereditario in Arabia Saudita, Mouhammad Bin Salman, che ha lanciato il suo Paese nella guerra nello Yemen?

L’Iran e la Turchia hanno promesso al Qatar di fornirgli tutto il cibo di cui ha bisogno.

Ma queste importazioni sono a caro prezzo. Gli stranieri, che sono la stragrande maggiorana in Qatar, come anche negli altri Paesi del Golfo, eccetto in Arabia Saudita, fanno difficoltà a vivere e parecchi partono per sempre.

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