L’evento era inedito. Il discorso di Emmanuel Macron lo è stato ancora di più. Il dialogo pubblico tra la Chiesa cattolica e il più alto rappresentate dello Stato, tenutosi la sera di lunedì 9 marzo al Collège des Bernardins (Parigi), avrebbe potuto rimanere entro un registro concordato. Non è stato così.
Anzitutto, grazie alla qualità delle testimonianze e delle osservazioni che sono state rivolte al capo dello stato. In secondo luogo, perché nell’occasione il presidente della Repubblica si è rivolto ai cattolici di Francia come nessuno dei suoi predecessori aveva fatto prima.
Non era ovvio, solo per fare solo un esempio, che Emmanuel Macron definisse le radici cristiane dell’Europa «prove storiche», per poi aggiungere: «Non sono queste le radici che ci interessano, perché potrebbero anche essere morte. Ciò che conta è la linfa. E sono convinto che la linfa cattolica debba ancora e sempre contribuire alla vita della nostra nazione».
Il discorso del presidente della Repubblica è stato, dall’inizio alla fine, un’affermazione del ruolo che i cattolici svolgono e devono svolgere al servizio della «dignità dell’uomo».
Non ci sono stati annunci nel suo discorso. Il presidente della Repubblica è stato molto cauto riguardo ai dibattiti sulla bioetica in corso, anche se ha detto: «La manipolazione e la produzione della vita non possono estendersi all’infinito senza mettere in discussione il l’idea stessa dell’uomo e della vita».
E tuttavia, Macron ha invitato i cattolici a difendere le loro convinzioni anche sul terreno politico, lamentando la loro assenza. Egli non intende, così ha affermato, neutralizzarli: «La prima libertà che la Chiesa può offrire è di essere intempestiva». «La fatica di un dialogo», ha concluso, non impedisce affatto di «riconoscere la necessità del dialogo».
Riprendiamo in una nostra traduzione dal francese l’editoriale di Guillaume Goubert apparso su La Croix il 10 aprile scorso, all’indomani dell’incontro pubblico tra il presidente Macron e la Chiesa cattolica di Francia al Collège des Bernardins di Parigi.