Il 1° ottobre di 50 anni fa moriva, a Monaco di Baviera, il filosofo Romano Guardini (1885-1968), un pensatore di respiro europeo, che è stato anche citato più volte da papa Bergoglio nella Laudato si’ (LS 105, 109, 116, 203, 220).
Padre veronese e madre trentina (originaria di Pieve di Bono nelle Giudicarie), l’anniversario della morte ha fornito l’occasione per una riflessione sul suo pensiero e la sua influenza nella cultura italiana ed europea a partire dalle terre di famiglia.
Se a Verona, sua città natale, è stato già commemorato la primavera scorsa, e la Facoltà teologica del Triveneto l’ha commemorato nello scorso mese di luglio con un viaggio-studio “Sulle orme di Romano Guardini” (nel 1965 gli era stata conferita la laurea honoris causa dall’Università di Padova), ora è la volta del Trentino e delle due regioni vicine, Lombardia e Veneto. Tre sono gli appuntamenti.
Si è iniziato il 1° ottobre all’università San Raffaele di Milano con una Giornata di studio su «“Dialogare con l’uomo, Aspirare alla verità”. Il lascito di Romano Guardini a 50 anni dalla morte», con interventi di Silvano Zucal dell’università di Trento e curatore per Morcelliana dell’Opera Omnia e di Michele Nicoletti, di Yvonne Dohna Schlobitten della Gregoriana, di Massimo Cacciari dell’università San Raffaele.
Oggi, 2 ottobre, prende il via a Trento, presso l’Aula Magna del Vigilianum in via Endrici, il convegno internazionale (2-4 ottobre): «Romano Guardini (1885-1968). Un ponte tra due culture», promotori l’Istituto superiore di scienze religiose “Romano Guardini”, inaugurato nella città del Concilio lo scorso anno, e il Dipartimento di lettere e filosofia dell’università di Trento. La prolusione della “Cattedra Guardini” sarà tenuta da Isabella Guanzini, docente di teologia fondamentale all’università di Graz. Tre le sessioni per un totale di 29 relazioni.
Le celebrazioni dell’anniversario si concluderanno il 6 ottobre a Isola Vicentina (sede della villa di famiglia dove il filosofo trascorreva l’estate) con il convegno “Romano Guardini e i suoi paesaggi” che si terrà presso la Biblioteca Comunale, a lui intitolata nel 1982.