Se pensavamo che ormai fosse stato detto tutto di Dossetti il volume curato da Roberto Villa ci smentisce. Oltre 400 pagine di testi inediti ci presentano aspetti nuovi della figura del padre costituente. Lettere, memorandum, note su argomenti specifici, relazioni, interventi e verbali in organi del partito della Democrazia cristiana, appunti suoi e del segretario di partito Guido Gonella, dimostrano che fu Dossetti a costruire, o come preferisce dire il curatore, «a inventare», la DC. La scoperta di questi documenti è merito del paziente e ostinato lavoro di Villa che ha vagliato minuziosamente diversi fondi archivistici e ha ritrovato in quello conservato presso la biblioteca dell’Istituto Luigi Sturzo una serie impressionante di fonti rimaste fin’ora inosservate. Il materiale è disposto in ordine cronologico in tre sezioni: primo vicesegretariato 1945-46, secondo vicesegrariato 1950-51 e Appendice con testi vari fino al 1959.
Ci si può chiedere se sia ancora di interesse un periodo ormai così lontano o se si tratti di archeologia storica. A parte la luce che il volume getta sulla questione istituzionale, sullo scioglimento dei CLN, su molti argomenti di politica interna ed estera di quegli anni, si possono trovare anche affermazioni che mostrano l’attualità del pensiero di Dossetti come quelle sulla “democrazia sostanziale”: «Sostanza della democrazia sta nell’edificazione di una struttura che non è soltanto costituzione politica, ma è insieme costituzione politica e sociale nella quale sia sostanzialmente garantita a ciascuno la possibilità di espansione spirituale ma anche fisica del suo essere, pienamente conforme alla proporzionalità delle sue facoltà e dei suoi meriti. Noi vogliamo dunque assicurare una struttura sociale tale da consentire la massima espansione della persona umana secondo i meriti di ciascuno, senza che a questo giuoco di perfetta adeguazione possano opporsi posizioni di privilegio precostituite. Questa perfetta rispondenza e proporzione fra espansione della personalità e meriti di ciascuno non sarà mai conquistata, perché è nella legge delle cose umane che dobbiamo tendere sempre al meglio senza conquistarlo appieno» (p. 71). Infine una nota sulla copertina: si è colpiti immediatamente dal fatto che nella foto a tutto libro Dossetti appaia sfocato mentre sia a fuoco la folla di Piazza Maggiore a Bologna ripresa durante un comizio. L’effetto è come se il protagonista del libro sfumi nella folla. O si tratta di un errore oppure di un’interpretazione coraggiosa dell’avventura dossettiana.
Roberto Villa (a cura di), Giuseppe Dossetti. L’invenzione del partito. Vicesegretario politico della DC 1945-46 / 1950–51, pp. XXXVI+422, € 28,00 – € 7,00 lettura on line.