In una catechesi su sant’Agostino (suo autore prediletto), Benedetto XVI dice che, tornato in Africa dopo aver ricevuto il battesimo dal vescovo Ambrogio, a Milano, nella Veglia pasquale del 387, Agostino «fondò un piccolo monastero, e vi si ritirò con pochi amici per dedicarsi alla vita contemplativa e di studio. Questo era il sogno della sua vita.
Adesso era chiamato a vivere totalmente per la Verità. Un bel sogno che durò tre anni, fino a quando non venne, suo malgrado, consacrato sacerdote a Ippona e destinato a servire i fedeli, continuando sì a vivere con Cristo e per Cristo, ma a servizio di tutti. Questo gli era molto difficile, ma capì fin dall’inizio che solo vivendo per gli altri, e non semplicemente per la sua privata contemplazione, poteva veramente vivere con Cristo e per Cristo.
Così, rinunciando a una vita solo di meditazione, Agostino imparò, spesso con difficoltà, a mettere a disposizione il frutto della sua intelligenza a vantaggio degli altri. Imparò a comunicare la sua fede alla gente semplice e a vivere così per essa in quella che divenne la sua città, svolgendo senza stancarsi un’attività generosa e gravosa […]. Ma egli prese su di sé questo peso, comprendendo che proprio così poteva essere più vicino a Cristo. Capire che si arriva agli altri con semplicità e umiltà, fu questa la sua seconda conversione»1.
Sembra riflettersi, in queste parole, la visione stessa della vita di papa Ratzinger, il suo più profondo desiderio.
Lo evidenzia bene Luca Caruso in una biografia del pontefice2: una biografia leggera, nel senso alto del termine. Un racconto, che si legge col trasporto d’un racconto, scritto con la semplicità di chi vuol rendere chiaro pensiero e azione. (Semplicità e chiarezza: dote rara, perché difficile).
L’autore non bada alle chiacchiere mediatiche intorno a Ratzinger, frutto (il più delle volte) di incomprensione del suo profondo pensiero teologico e di tutt’intera l’azione pastorale. Le accenna, ma non le alimenta. Basta il libro (scrupolosamente documentato) a negarle.
Il libro guida il lettore su un binario fondamentale della vita di Joseph Ratzinger: del teologo e del pastore, dello studioso che ama la solitudine, la meditazione e la preghiera, e del missionario che sente la voce della missione ecclesiale, nella quale profonde tutto il suo impegno, a contatto vivo con le persone comuni, bisognose della parola di Cristo. Al centro dell’una e dell’altra attività c’è la ricerca della Verità, che è Dio3, la cui fede (come pure il cristianesimo) non è qualcosa che si possa gestire come si vuole.
Dei numerosi libri di Ratzinger, i tre volumi sulla vita del Cristo e le encicliche sulle grandi virtù del cristiano, credo siano quelli attraverso cui il grande pubblico ha potuto conoscere la sua profondità intellettuale e spirituale, la straordinaria competenza teologica e l’umiltà evangelica4.
I numerosi incarichi (di professore prima, di sacerdote, di cardinale e di pontefice poi) lo affaticavano, ma non lo preoccupavano. A preoccuparlo era un certo modo di pensare dell’uomo moderno e, soprattutto, le tristi condizioni della Chiesa, verso cui aveva parole dolorose, che a volte rasentavano l’invettiva.
Ma superava tutto con la forza dello studio, della preghiera e di una profonda coscienza, che sempre lo ha aiutato nei momenti critici di decisioni o di proposte di rinuncia a incarichi di grande responsabilità (poi non accettate), fino all’ultima, la più dolorosa (e la più discussa). Quella coscienza non era dubbio o indecisione, ma valutazione dei limiti e delle forze umane, e responsabilità di fronte a se stesso e a Dio, che solo conosce il cuore umano; l’uomo vede solo l’apparenza5.
1 – Benedetto XVI, Testimoni del messaggio cristiano; Mondatori, Milano, 2012; pagg. 80-81.
2 – Luca Caruso, Benedetto XVI – la vita e le sfide [prefazione di mons. Georg Gänswein; postfazione di Padre Federico Lombardi]; edizioni Sanpino, 2021.
3 – 1 Gv, 4, 8.
4 – Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, Gesù di Nazaret: I, LEV, Città del Vaticano, 2007; II – Gesù di Nazaret – Dall’ingresso a Gerusalemme fino alla resurrezione; LEV, Città del Vaticano, 2011; III – L’infanzia di Gesù; LEV, Città del Vaticano, 2012. – Encicliche: Deus, caritas est (2005); Spe salvi (2007); Caritas in veritate (2009). Lumen fidei, sulla fede, non la pubblica. Sarà papa Francesco a riprendere il testo, integrarlo e pubblicarlo nel 2013.
5 – 1 Sam, 16, 7.