Descrizione
«Supponiamo di riuscire un giorno a spiegare meccanicamente l’insieme dei nostri comportamenti e delle scelte che riteniamo libere. Significherebbe la fine della moralità, della responsabilità e della vita sociale?».
Fino alla seconda metà del secolo scorso eravamo convinti che i nostri atti fossero la conseguenza di libere decisioni. Biologia e neuroscienze dimostrano invece che alcuni dei nostri comportamenti, dei nostri sentimenti e delle nostre passioni sono determinati da fenomeni biologici oltre che da meccanismi sociali, psicologici e linguistici. Quando si scopre che una decisione è condizionata da uno scompenso ormonale, una disposizione genetica, un particolare contesto sociale o culturale l’idea che possiamo liberamente decidere dei nostri atti viene drasticamente rovesciata.
Ma in un mondo interamente determinato possono ancora esistere libertà, vita sociale e morale? La tradizione etica di cui siamo eredi afferma che in assenza di libero arbitrio, non c’è nemmeno libertà, responsabilità e morale. È dunque possibile concepire una libertà diversa dal libero arbitrio? E pensare una diversa responsabilità e una diversa morale a partire dagli scenari e dai meccanismi che la scienza ci rivela?
Note sull’autore
Henri Atlan è medico, biologo e filosofo. Professore emerito di Biofisica all’Università di Parigi VI e alla Hebrew University di Gerusalemme, ha diretto il Centro di ricerca in Biologia umana all’Ospedale universitario d’Hadasah, a Gerusalemme. In Francia ha fatto parte del Comité consultatif national d’étique per le scienze della vita e della salute. In italiano sono stati tradotti da Hopefulmonster Tra il cristallo e il fumo (1986), A torto e a ragione (1989), Tutto non può essere (1995) e da Giuffrè L’utero artificiale (2006).
Henri Atlan, Libertà condizionata. Neuroscienze e vita morale, collana «Lapislazzuli», EDB, Bologna 2017, pp. 104, € 12,50. 9788810558898
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